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Semiotica e traduzione testuale: un'ipotesi di lavoro
Tortoriello, Adriana
1997
Abstract
La traduzione di un testo teatrale pone il traduttore di fronte a una problematica estremamente complessa che, data la natura di questo tipo di testo, trascende le difficoltà legate alla traduzione del testo letterario: la complessità semiotica del testo teatrale, infatti, lo differenzia notevolmente da un testo 'chiuso' ed autoreferente, come ad esempio il romanzo, e ne fa un testo che porta inscritte in sé le proprie determinazioni sceniche già a partire dalla pagina scritta, e che di conseguenza è stato sovente definito 'incompleto' o 'potenziale', ossia non pienamente realizzato se non a livello di messa in scena. Attraverso l'applicazione di criteri di analisi già sperimentati in ambito monolingue dai semiotici del testo teatrale, si vedrà appunto come il traduttore possa ottenere una serie di indicazioni che gli permettano di elaborare una griglia di riferimento tramite cui potersi confrontare in maniera diretta e consapevole con un testo che, pur essendo riconducibile al testo letterario 'tout court', resta pur sempre un testo scritto la cui traduzione risulterà in un altro testo scritto. Si vuole qui
dimostrare che un'analisi volta a identificare la specificità del linguaggio teatrale,
e le funzioni svolte all'interno di tale testo dal codice linguistico, può in effetti
rappresentare anche per il traduttore di teatro un utile strumento metodologico,
un punto di partenza in base al quale elaborare una scala di priorità per il suo
lavoro di trasferimento.
Series
Traduzione, società e cultura
7 (1997)
Publisher
EUT Edizioni Università di Trieste
Source
Adriana Tortoriello, "Semiotica e traduzione testuale: un'ipotesi di lavoro", in :Traduzione, società e cultura 7 (1997), pp. 59-115.
Languages
it
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