Il mio triangolo
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Il triangolo di Kanizsa è divenuto,
a partire dalla sua apparizione nella letteratura scientifica nel 1954, un’autentica icona, utilizzata per veicolare l’idea che la percezione
visiva è, almeno in parte, un’attività creativa, in grado di sorprendere l’osservatore e di farlo riflettere sul rapporto tra apparenza e realtà.
Poche altre immagini prodotte dalla ricerca in psicologia sperimentale hanno conosciuto analoga popolarità
e sono state così diffusamente reimpiegate nella comunicazione visiva. Questa Lezione Magistrale riunisce, per la prima volta, la genesi del fenomeno e l’evoluzione della sua interpretazione teorica, sviluppatasi nell’arco di un trentennio.
Gaetano Kanizsa, (1913-1993) lascia Trieste per laurearsi a Padova con Cesare L. Musatti. Nel 1953 la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trieste lo chiama a ricoprire la cattedra di Psicologia, che Kanizsa terrà fino al 1983. Fondatore della scuola triestina di psicologia sperimentale, è internazionalmente noto per l’acutezza delle sue indagini fenomenologiche sulla percezione e sul pensiero. I lavori principali sono raccolti in Organization in Vision (1979), pubblicato in italiano con il titolo Grammatica del vedere (1980), e in Vedere e pensare (1991).
Gaetano Kanizsa, (1913-1993) lascia Trieste per laurearsi a Padova con Cesare L. Musatti. Nel 1953 la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trieste lo chiama a ricoprire la cattedra di Psicologia, che Kanizsa terrà fino al 1983. Fondatore della scuola triestina di psicologia sperimentale, è internazionalmente noto per l’acutezza delle sue indagini fenomenologiche sulla percezione e sul pensiero. I lavori principali sono raccolti in Organization in Vision (1979), pubblicato in italiano con il titolo Grammatica del vedere (1980), e in Vedere e pensare (1991).