La tesi mira a fornire una descrizione complessiva delle politiche messe in atto dal Partito comunista italiano verso il confine orientale dal 1941 al 1955, sia sul piano del processo decisionale interno sia su quello della propaganda e delle posizioni pubbliche. Particolare attenzione è dedicata al problema della direzione del movimento comunista sul territorio e all'alternarsi della giurisdizione politica da parte del Pci, da un lato, e del Partito comunista jugoslavo, dall'altro. Il raggio e il timbro dell'azione politica del Pci al confine orientale sono analizzati alla luce del mutare del contesto internazionale, con riferimento costante alla questione diplomatica di Trieste e alle relazioni sovietico-jugoslave.