Opere d'arte Lascito Fonda Savio
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Browsing Opere d'arte Lascito Fonda Savio by Author "Boccacci, L."
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- PublicationPiazza Grande di TriesteBoccacci, L.Veduta dell’attuale Piazza dell'Unità, un tempo Piazza Grande. Gli elementi rimasti immutati da sono: la Fontana dei Continenti dello scultore bergamasco Giovanni Mazzoleni eretta nel 1751 e la colonna sormontata dalla statua di Carlo VI, collocata appena 5 anni dopo (strutture che costituiscono un elemento post quem per la datazione del dipinto in questione). Furono invece demoliti nel 1871 sia la chiesa di San Pietro (visibile sulla sinistra) sia il Palazzo Pubblico (o Palazzo del Magistrato); essi lasciarono spazio a due creazioni dell’architetto Giuseppe Bruni: il Palazzo Modello e il Municipio. (Descrizione sintetica dell'opera: Architettura: Trieste: Chiesa di San Pietro; Palazzo Pubblico; Colonna; Fontana dei Continenti. Attivitナ umane: mercato. Figure: donne; uomini; mercanti. Oggetti: bancarelle; carro; sedie; casse; bilancia; mercanzia.)
265 97 - PublicationPonte rosso di TriesteBoccacci, L.Veduta del Ponte Rosso sul Canal Grande di Trieste. Rappresentazione del Canal Grande di Trieste, così come si presentava a metà del XIX secolo. In primo piano è visibile il Ponte Rosso, sullo sfondo si distingue la chiesa di Sant’Antonio Taumaturgo (completata nel 1849) e sulla destra si scorge la prima chiesa di San Spiridione (demolita nel 1860) presso cui celebravano i loro riti unitamente le comunità greca e serba. La compresenza dei succitati elementi permette di circoscrivere al decennio tra il 1850 e il 1860 la realizzazione di quest’opera. Le cronache dell’epoca descrivono il Canal Grande nel modo seguente: “Fu scavato per ordine dell’imperatrice M. Teresa nel 1754 sugli antichi fondi delle saline dall’architetto veneto Antonio Pirona. La sua lunghezza dalla piazza di S. Antonio fino al mare è di klafter 200, la larghezza di klafter 18, e la sua maggiore profondità è di 14 piedi. Le sue rive furono costruite con grosse pietre dure quadrate che vennero smaltate con porcellana. Esso è capace di contenere da 30 bastimenti i quali accostati alle rive e legati a grosse colonne ivi appositamente piantate per la loro perfetta sicurezza, possono altresì venir caricati, rimanendovi nel mezzo libero passaggio al barcolame per il piccolo cabotaggio al qual è altresì conceduto la stazione. (…) Al suo termine sono stati condotti dalla sorgente del monte Staribrech due fili di acqua dolce che perennemente sgorga fuor da due ceffi di pietra e dalla quale la gente marina si provvede non solo per l’uso giornaliero del bordo, ma ancor per i bisogni da viaggio. Quello che rende singolarmente notabile questo bel canale si è che appena caricato in esso un bastimento, può spiegar tosto le sue vele, e col favor del vento intraprendere immediatamente il suo viaggio per l’alto mare.” (Girolamo Conte Agapito, Le Grotte di Adlesberg, di S. Canciano, di Corniale e di S. Servolo, la miniera di mercurio d’Idria, il lago di Cirknitz, le terme di Monfalcone, antichità romane di Aquileja e Pola, ed altri notevoli oggetti nelle vicinanze di Trieste, Vienna 1830.) (Descrizione sintetica dell'opera: Architettura: Trieste: Ponte rosso; Chiesa di Sant'Antonio; Chiesa di San Spiridione. Figure: uomini. Mezzi di trasporto: imbarcazioni. Oggetti: bitta; remi. Veduta: canale di Trieste.)
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