La comunità cinese di Trieste

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Nell’ultimo trentennio l’Italia è stata interessata da una crescente immigrazione di cittadini della Repubblica Popolare, che hanno dato vita a comunità variamente distribuite sul territorio. Benché non sia una meta storica di immigrazione per questi cittadini (come, ad esempio, Milano, Bologna e Prato), Trieste ha registrato un grande aumento della popolazione cinese, che in breve tempo ha costituito una piccola comunità formalmente composta da meno di mille persone: meno dello 0,50% della popolazione triestina. Tuttavia la presenza è capillare, complice la posizione strategica delle numerose attività commerciali sul territorio. La convivenza con i concittadini triestini risulta talvolta difficile, e sono ancora poche le iniziative intraprese per favorire la comunicazione tra due sistemi così distanti l’uno dall’altro. Il maggior problema è la difficoltà (o non volontà), riscontrabile da ambo i lati, di comunicare, di aprirsi all’Altro, sia nella vita di ogni giorno che nella condivisione di valori comunitari più profondi. L’unica reale interazione è quella resa possibile (o necessaria) dall’economia. Eppure il cambiamento è nell’aria. Nonostante la giovane età, la seconda generazione, a metà tra le due culture, è un ponte tra di esse, e ne permette l’interazione. La scuola acquisisce quindi un ruolo chiave per un primo avvicinamento tra la comunità triestina e quella cinese e rappresenta la culla del dialogo. Il presente studio si basa su ricerca bibliografica e documentale, analisi della stampa locale, interviste e colloqui con autorità locali ed esperienza diretta sul campo. Scopo della ricerca è stata la definizione delle peculiarità della comunità cinese di Trieste, sconosciuta alla letteratura nazionale pur costituendo un interessante caso di studio.

Alessia Davino (1985), attualmente scientific manager presso il C.R.O. di Aviano, si è laureata in Interpretazione di Conferenza presso la Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori di Trieste nel 2010. Dopo il master in Traducción e Interpretación aplicada a la Empresa conseguito presso l’INSA, una business school di Barcellona, ha collaborato con un gruppo di volontari come interprete e traduttrice per la raccolta di testimonianze e richieste di asilo di immigrati francofoni scampati alla guerra libica. Da sempre interessata alla valorizzazione delle differenze e del dialogo interculturale, durante gli studi ha collaborato con due istituti comprensivi triestini con studenti cinesi come aiuto docente. Questa esperienza, importantissima dal punto di vista personale, è stata altrettanto fondamentale per lo sviluppo del presente studio.

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