31 Tigor. Rivista di scienze della comunicazione e di argomentazione giuridica. A. XV (2023), n. 2 (luglio-dicembre)
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Sommario
Antonio Vernacotola, Gualtieri D’Ocre
Come si giustifica l’appello a Dio nelle Costituzioni? Un percorso attraverso la teleologia tomistica del Novecento
Francesco Petrillo
Metodologia ermeneutica e didattica giuridica. A partire da un recente volume di Donato Carusi su diritto e letteratura
Claudia Atzeni
Il populismo penale come specie del populismo politico: alcune questioni teoriche
Chiara Savazzi
L’incontro del diritto penale con le neuroscienze, nella genesi del comportamento anti-sociale dei sex offenders
Arianna Maceratini
Hate Speech: l’odio nella Rete
Linda Brancaleone
Appartenenza e cittadinanza tra comunitarismo e liberalismo. Riflessioni a partire dal pensiero di Michael Walzer e Jürgen Habermas
Roberta Pittelli, Sebastian Ciancio, Fenice Valentina Valenti
Dal “sistema Italia” al “caso Calabria”. Dal “caso Calabria” al “sistema Italia”. Una riflessione sul principio di leale collaborazione alla luce delle misure di contenimento della pandemia da Covid-19, con uno sguardo alla potestà legislativa concorrente in ambito sanitario
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Browsing 31 Tigor. Rivista di scienze della comunicazione e di argomentazione giuridica. A. XV (2023), n. 2 (luglio-dicembre) by Issue Date
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- PublicationHate Speech: l’odio nella Rete(2023)Maceratini, AriannaSebbene l’odio e le sue espressioni abbiano accompagnato la sto ria dell’uomo sin dai tempi più remoti, le peculiarità di Internet introducono alcune caratteristiche di amplificazione temporale e spaziale del fenomeno che portano il contesto virtuale a rappre sentare un fertile terreno al dilagare dell’hate speech, fake news e idee estremiste e persecutorie, rendendo arduo il rinvenimento di un’informazione corretta e oggettiva. Alla difficoltà di offrire una definizione univoca e comprensiva dell’hate speech si aggiunge, poi, una diversa sensibilità degli ordinamenti giuridici sul tema, nella comune esigenza di gestire il rapporto, in tensione, tra libertà di espressione e confliggenti diritti costituzionalmente protetti. Una questione critica centrale è data dalla prospettiva di una regolazio ne del dibattito online, effettuata dai pubblici poteri o da soggetti privati professionalmente coinvolti nella diffusione dei contenuti virtuali, facendo emergere il pericolo di un arbitrario controllo del pensiero ed aprendo ad un intenso confronto sulla responsabilità dei fornitori di servizi digitali. La circostanza che proprio dal Web provengano molteplici segnalazioni e richieste di rimozione dei post incitanti all’odio sembra, in ogni caso, far ripensare il contrasto all’hate speech, al di là delle possibili misure repressive, per introdurre interventi di segno positivo, di supporto delle vitti me, iniziative di attivismo digitale e counterspeech. Si porta all’attenzione, inoltre, l’indispensabilità di una complessa opera di educazione all’impiego delle più recenti tecnologie, essenziale a scongiurare ogni rischio di paternalismo informatico e correlata ad una formazione linguistica capace di valorizzare i principi della cittadinanza e della democrazia, favorendo l’apertura del dibat tito pubblico con il diffondere gli anticorpi dell’odio virtuale. Le questioni affrontate sollecitano, infine, una profonda riflessione che investe la centralità della persona e dei suoi dati elettronici nonché il ruolo dei social network e degli intermediari virtuali, metten do in luce il rischio di una collateral censorship conferita a soggetti che, per vocazione specifica, esercitano attività di natura commerciale, un tema che rimanda alla complessità dei rapporti tra poteri pubblici e privati e ai loro riflessi sul concreto esercizio della libertà di espressione.
103 282 - PublicationCome si giustifica l’appello a Dio nelle Costituzioni? Un percorso attraverso la teleologia tomistica del Novecento(2023)
;Vernacotola, AntonioD’Ocre, GualtieriVarie Carte Costituzionali, specialmente in Europa e in Ame rica Latina, contengono nel loro Preambolo, con differenti mo dalità, un richiamo diretto o indiretto a Dio. Il saggio, acclarando questo dato dell’esperienza giuridica internazionale, si propone di affrontare la questione se tale appello risulti o meno adeguatamen te fondato, provando a coglierne il senso e a spiegarne l’eventuale razionalità sotto un profilo teoretico. Lo studio pone come base il riconoscimento del carattere teleologico del concetto giuridi co, in particolare per come emerge dal finalismo d’ispirazione to mistica di H. Rommen e dalla concezione dialettica di F. Gentile. A partire da ciò, viene sviluppato un percorso argomentativo che perviene alla tematizzazione dell’attrattività del Bonum, colto anche nei suoi aspetti di pertinenza teologica, quale idea-chiave della giustificazione del diritto.33 155 - PublicationAppartenenza e cittadinanza tra comunitarismo e liberalismo. Riflessioni a partire dal pensiero di Michael Walzer e Jürgen Habermas(2023)Brancaleone, LindaIl presente contributo ha come obiettivo quello di analizzare la cittadinanza nel pensiero di due dei più influenti filosofi del ‘900, cioè Michael Walzer e Jürgen Habermas. Attraverso una disa mina dei concetti di appartenenza e partecipazione declinati in maniera differente nel comunitarismo e nel liberalismo, si tenterà di mettere in luce i punti di forza e le criticità delle due teorie per poi arrivare a un probabile modello teorico futuro di cittadinanza.
57 168 - PublicationIl populismo penale come specie del populismo politico: alcune questioni teoriche(2023)Atzeni, ClaudiaQuesto articolo si propone di esaminare il concetto di populismo penale alla luce di due delle questioni teoriche più urgenti sollevate dal concetto di populismo nel suo complesso: la questione definito ria, che riguarda la difficoltà di fornire una definizione comune di “populismo”; il controverso rapporto tra populismo penale, etica pubblica e società.
62 511 - PublicationDal “sistema Italia” al “caso Calabria”. Dal “caso Calabria” al “sistema Italia”. Una riflessione sul principio di leale collaborazione alla luce delle misure di contenimento della pandemia da Covid-19, con uno sguardo alla potestà legislativa concorrente in ambito sanitario(2023)
;Pittelli, Roberta ;Ciancio, SebastianValenti, Fenice ValentinaLa pandemia da Covid-19 ha messo in evidenza le numero se falle all’interno del sistema politico ed economico italiano. Il presente elaborato si prefigge l’obiettivo di porre sotto la lente di ingrandimento il principio di leale collaborazione tra lo Stato e gli enti decentrati, focalizzando l’attenzione nel periodo della crisi pandemica da Covid-19 contraddi stinto, come noto, da un’eccessiva proliferazione legislativa che ha coinvolto tutti gli attori istituzionali con il risultato, a volte, di aver svilito il principio di solidarietà istituziona le sovente elevato a valore principale al quale ispirarsi. Enti decentrati che l’emergenza ha certificato continuino a dif ferenziarsi per efficienza ed efficacia dal punto di vista dei rispettivi sistemi sanitari.161 181 - PublicationMetodologia ermeneutica e didattica giuridica. A partire da un recente volume di Donato Carusi su diritto e letteratura(2023)Petrillo, FrancescoA partire da un recente volume su Diritto e letteratura, il lavoro propone una metodologia didattica per lo studio del diritto in grado di non trascurare la metodologia giuridico ermeneutica. La precomprensione critica e la circolarità erme neutica sono necessari strumenti formativi di un giurista, qual è quello contemporaneo, protagonista di un’epoca giuridica uscita fuori dalla geo-globalizzazione, ma ancora incapace di definire i contesti della nuova geo-glocalizzazione. La lettera tura - così come l’estetica - ha fornito strumenti di anticipazio ne possibile all’esigenza per il giurista di superare il rapporto tra interpretazione filologica e mera critica dei testi giuridici con la definizione del concetto di precomprensione critica e di superare il paradosso di un metodo della maggioranza demo cratica soltanto volto ad imporre determinazioni convenienti ai più, ma non necessariamente perseguibili per l’intero contesto sociale con la definizione di circolarità ermeneutica. Il diritto più vicino alla giustizia che alla legge, reclamato dallo psicolo gismo letterario del primo Novecento e dal realismo letterario ottocentesco, va proposto per la formazione dell’habitus del giurista e per l’operatività concreta nel sociale di quest’ultimo. La didattica del diritto è lo strumento possibile, potendo fruire del metodo giuridico-ermeneutico senza escluderlo dalle poten zialità applicative del diritto, per trasporre un’aspirazione e una concreta esigenza umana, raccolta nelle esperienze lettera rie, all’interno della realtà giuridica di tutti i giorni. Il metodo giuridico-ermeneutico si pone come un peculiare percorso neces sario di formazione per il giurista attento alle trasformazioni di una società politica non governabile e regolabile esclusiva mente attraverso l’ordine delle leggi voluto dalla maggioranza dei suoi consociati.
48 132 - PublicationWhat does human flesh taste like? Some reflections on cannibalism considering anthropology, sociology, and psychoanalysis(2023)Costa, DavideThe aim of the present contribution is to analyze the concept of cannibalism from different points of view: from the historical one to the classification one, then moving on to a brief anthropological examination and focus on the Freudian vision of cannibalism and its symbolic meaning, concluding with an attempt at a socio logical analysis of the phenomenon. The conclusion reached in this contribution is the persistence of the concept of cannibalism in individuals, even if under a merely symbolic profile.
214 272 - PublicationL’incontro del diritto penale con le neuroscienze, nella genesi del comportamento anti-sociale dei sex offenders(2023)Savazzi, ChiaraNegli ultimi anni le neuroscienze hanno iniziato timidamente ad avanzare nel campo del diritto penale, in particolare in quello dell’imputabilità e della colpevolezza. Gli approdi sono ancora ancora pochi e in divenire, tuttavia si assiste ad un nuovo modus operandi nella valutazione della condotta dell’autore del reato. Ciò è evidente soprattutto in alcune tipologie di crimine, tra cui quelli a sfondo sessuale.
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