Trasporti. Diritto, economia, politica n. 107 (2009)
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CONTENTS / SOMMARIO
Trasporti. Diritto, economia, politica n. 107 (2009)
Canali Carla, Maria A. Puglisi
Imprese e competitività nell'area mediterranea
Canali Carla, Puglisi Maria A.
Romagnoli Ettore
La disciplina del diporto nel Codice della nautica
Usberghi Massimiliano
Navi e merci nella Trieste settecentesca - prima parte
Grimaldi Emanuele
Grimaldi Group
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- PublicationNavi e merci nella Trieste settecentesca - prima parte(EUT Edizioni Università di Trieste, 2009)Usberghi, MassimilianoQuale fosse il bacino geografico di riferimento del porto di Trieste, la natura, la quantità e le origini delle merci che in esso venivano scaricate e che da esso partivano, la nazionalità e la provenienza delle navi che in esso attraccava¬no, i tempi di utilizzo degli approdi triestini e il numero e la tipologia dei natanti che di esso si servivano sono temi su cui gli storici, locali e non, hanno a lungo dibattuto senza giungere ancora a ipotesi certe e condivise. Il presente studio si pone come obiettivo il tentativo di contribuire a colmare tale vuoto. Precisamente, di cercare di fornire dati il più possibile esaurienti sul tipo di merci transitate per il porto e sulla loro quantità e origine e inoltre sul tipo di imbarcazioni, sulla loro nazionalità e origine e anche sui periodi in cui queste arrivavano e partivano da Trieste. L’arco temporale preso in esame per la ricerca è quello compreso tra il 1749 e il 1756. Questa scelta è motivata da un lato dal fatto che tali anni sembrano essere centrali per l’evoluzione dei traffici triestini, dall’altro che è proprio in tale periodo che la documentazione coeva sulla materia inizia a farsi consistente.
830 2810 - PublicationImprese e competitività nell'area mediterranea(EUT Edizioni Università di Trieste, 2009)
;Canali, CarlaMaria A., PuglisiNell’ambito della Conferenza di Barcellona del 1995, con la Dichiarazione sottoscritta dai 15 Paesi della Unione Europea, dagli 11 Paesi della sponda Sud del Mediterraneo e dall’Autorità Nazionale Pa¬lestinese, vennero fissati i principali obiettivi di quello che prese il nome di partenariato euro-mediterraneo, a cui, nella stessa sede, venne affidato il compito di operare per raggiungere la cooperazione economi¬co-finanziaria fra i tanti Paesi interessati. A livello regionale e multilaterale il Programma sosteneva la politica di cooperazione regionale volta a promuovere una integrazione più stretta tra i 27 partner, rafforzando gli effetti della cooperazione bilaterale, po¬tenziando la cooperazione sud-sud ed affrontando problematiche di di-mensione transnazionale. L’attuale recessione economica a livello mondiale, con la relativa riduzio¬ne della produzione industriale e della contrazione dei consumi stimola, per contro, una seria riflessione anche sui temi riguardanti la programma¬zione politica ed infrastrutturale dei trasporti finora presi a riferimento. La contrazione dei consumi interni, la diminuzione del PIL dei paesi in¬dustrializzati (e la controtendenza dei Paesi emergenti), la diminuzione del prezzo del petrolio e l’eventuale ricorso a politiche commerciali limitative potrebbero ridisegnare infatti lo scenario mondiale dei flussi di traffico.595 480 - PublicationLa disciplina del diporto nel Codice della nautica(EUT Edizioni Università di Trieste, 2009)Romagnoli, EttoreNell’an¬tichità la navigazione era un’attività avventurosa, faticosa e rischiosa, se non di condanna, come nel caso dei forzati ai remi delle “galere”, mentre la navigazione per diporto era appannaggio di re e potenti e quindi un feno¬meno raro e privo di traccia normativa. La tradizione è rimasta ed anche ora i re ed i vip continuano a possedere navi ed a navigare. Solo alla fine del XIX secolo, con la scoperta del mare quale ambiente di riposo, cura e vacanza estesa a più ampi ceti sociali non elitari si è aperta la navigazione anche a strati di popolazione lontani geograficamente dal mare e privi di risorse favolose. Da qui l’escalation che ha portato all’attuale fenomeno di massa che non accenna a manifestare indici di flessione. Con il Codice della navigazione, frutto di un ampio dibattito dottrinale di cui fu indiscusso capofila lo Scialoja, si è avuto il primo salto di qualità an¬che sistematico della nostra materia poiché la sua trattazione non è stata relegata nelle norme del regolamento come nel sistema ottocentesco, ma trova spazio nel testo cardine evidenziando la presa di coscienza di una problematica che merita la dovuta attenzione.
725 2181 - PublicationI sostegni all'ambiente(EUT Edizioni Università di Trieste, 2009)
;Canali, CarlaPuglisi, Maria A.Diversi sono e saranno i protagonisti nell’ambito del traspor¬to sostenibile (pubblico e privato): la politica e le istituzioni con le con¬seguenti normative, gli utenti-consumatori, le multinazionali dei com¬bustibili, le case costruttrici di autoveicoli e la ricerca che dovrà trovare e proporre soluzioni alternative, dai propulsori dalle emissioni con un impatto ambientale sempre minore, alle materie prime per i carburanti ricavate da fonti rinnovabili. La normativa europea in materia di mobilità sostenibile è piuttosto estesa. Vige un principio di sussidiarietà che delega agli stati membri l’ado-zione di norme in materia di trasporti urbani. Di conseguenza, le diret¬tive si focalizzano principalmente sul miglioramento della qualità dei combustibili, sulla differenziazione delle fonti energetiche usate nel campo dei trasporti, sul miglioramento degli standard emissivi e sulla promozione di buone pratiche. Altro obiettivo da conseguire è la sicurezza e, sebbene l’Unione Europea sia impegnata ad incrementarla relativamente per tutti i modi di traspor¬to, essa continua a rappresentare una delle problematiche più rilevanti.620 428 - PublicationDiscorso per la presentazione delle nuove linee marittime del Gruppo Grimaldi. Civitavecchia, 19.01.2009(EUT Edizioni Università di Trieste, 2009)Grimaldi, EmanueleSi tratta di un programma importante ed ambizioso, volto a promuovere con la nostra presenza nel Mediterraneo i trasporti ed il turismo, e siamo perfettamente consapevoli di compiere questo passo in un periodo estremamente difficile, in cui la nostra generazione si trova inaspettatamente ad affrontare la più grande crisi economica globale che si possa ricordare dal 1929 ad oggi. Si consideri solamente che per contrastare questa recessione si sta facendo ricorso a misure straordinarie il cui costo, negli USA, supera il programma del Piano Marshall e il costo economico globale sostenuto dalle Forze Alleate durante la Seconda guerra mondiale.
662 771 - PublicationGrimaldi Group Position Paper for European Maritime Day (18th-20th May 2009, Rome). Shipping Co2 and sulphur emissions in national and international policies(Trasporti. Diritto, economia, politica, 2009)Grimaldi GroupShipping is not exempt from the environmental problem. Shipping can and needs to further improve its environmental performances. Besides, due to the deployment of larger and larger vessels, with higher capacity intake, with hulls and engines more efficient, during last decades Shipping has significantly reduced polluting emissions per unit transported, representing today the more sustainable transport mode. For instance, newest RoRo vessels reduced their CO2 emissions per unit transported by around 70% compared to RoRo vessels built in the ‘80s.
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