Rivista di economia e politica dei trasporti (REPoT) (2017) 1
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- PublicationLa responsabilità sociale dell’impresa nel settore dello shipping: le opportunità per i marittimi(EUT Edizioni Università di Trieste, 2017)Bonciani, BarbaraIl paper approfondisce lo stato dell’arte delle iniziative di responsabilità sociale nel settore dello shipping indagando le opportunità da queste derivanti per il miglioramento delle condizioni di vita dei marittimi. Negli ultimi anni le pratiche di responsabilità sociale nel settore sono cresciute, a seguito della necessità espressa da parte degli operatori di garantirsi ‘la licenza ad operare’ in un contesto sociale in cui la consapevolezza sugli effetti negativi prodotti dall’industria è andata crescendo. Uno degli aspetti meno indagati nell’ambito delle iniziative di responsabilità sociale riguarda il contributo da queste offerto al miglioramento delle condizioni di vita dei marittimi. La competizione internazionale spinge le compagnie armatoriali ad adottare economie di scala con significativi tagli ai costi del trasporto. A sperimentare gli effetti negativi di questo processo sono soprattutto i marittimi, a causa dei tagli realizzati dalle compagnie armatoriali sui costi di personale. Partendo da queste premesse il paper analizza, sulla base della letteratura e delle pratiche aziendali esistenti, lo stato dell’arte delle iniziative di responsabilità sociale dell’impresa, con particolare riferimento a quelle intraprese a favore dei marittimi e le possibili opportunità derivanti da un’implementazione delle stesse ai fini del miglioramento delle condizioni di vita degli equipaggi.
532 445 - PublicationAnalisi delle infrastrutture di trasporto metropolitano di Roma: il caso delle linee metropolitane A e B/B1(EUT Edizioni Università di Trieste, 2017)
;Alessio MarabucciPietro SpiritoIl presente lavoro ha lo scopo di indagare sulla forma della funzione di produzione delle linee A e B/B1 della metropolitana di Roma, in particolare sulla linea B/B1, al fine di individuare la presenza o meno di economie di scala e di far emergere fattori che potrebbero far propendere verso una migliore efficienza produttiva delle due infrastrutture. Lo scopo può essere raggiunto mediante la modellizzazione econometrica, seguendo la letteratura prevalente nell’ambito dell’Economia dei Trasporti. La letteratura stessa sulla materia è vasta e articolata, ma alcuni metodi di stima e valutazione ormai sono diventati prassi condivisa nell’ambito scientifico; unica differenza di questo approccio rispetto ad altri è che nel caso in esame si sta specificando una funzione di produzione micro-econometrica relativa ad un solo operatore, Atac, che dal 2010 gestisce il trasporto pubblico locale (d’ora in avanti TPL) tra cui il trasporto metropolitano. L’idea di fondo è quella di vedere se le due linee gestite congiuntamente dal medesimo operatore possano in qualche modo godere di sinergie e se in particolare la B, dopo l’apertura della tratta B1, possa godere a maggior ragione delle economie di scala.488 419 - PublicationLe consegne fuori dai picchi orari: il caso di Roma(EUT Edizioni Università di Trieste, 2017)
;Marcucci, Edoardo ;Gatta, ValerioCarrocci, Céline SachaNelle città europee il settore dei trasporti è l’unico il cui impatto continua a crescere, anziché diminuire. Nel tentativo di rendere le città più vivibili, molte amministrazioni locali, tra cui quella romana, hanno imposto finestre temporali (FT) per l’accesso dei veicoli adibiti al trasporto merci nei centri storici. Tuttavia, in concomitanza con gli orari di apertura delle FT si vengono a creare orari di massima concentrazione del traffico con gravi effetti su ambiente, economia e società. Inoltre, spesso le imposizioni orarie vengono determinate dalle amministrazioni in assenza di un reale confronto con chi ne subisce gli effetti, alimentando il malcontento e il ricorso all’abusivismo che, di fatto, rendono inefficaci le politiche adottate. In alternativa, è possibile stimolare un passaggio volontario alle consegne fuori dai picchi orari (CFP) mediante il coinvolgimento e la sensibilizzazione degli attori direttamente o indirettamente interessati dagli effetti delle misure. Il paper valuta l’accettabilità di soluzioni di CFP nella città di Roma, adottando un approccio congiunto di raccolta dati basato su focus group, interviste in profondità e questionari somministrati ai commercianti. Lo studio evidenzia gli interventi politici necessari per facilitare l’adozione di tali pratiche.296 269 - PublicationIl valore della vita nell’Analisi Costi Benefici: concetti e valutazione(EUT Edizioni Università di Trieste, 2017)Massiani, JeromeLe stime del valore della vita assumono un ruolo chiave nell'analisi costi-benefici. Tuttavia, il concetto non è sempre definito in maniera univoca e la prassi comune evidenzia, soprattutto in paesi come l'Italia dove non esiste una procedura unificata per l'Analisi Costi Benefici, forti differenze nei valori utilizzati e disomogeneità nelle giustificazioni teoriche adoperate. Il presente articolo propone un esame più approfondito del concetto, sia nei suoi aspetti teorici che pratici e delle diverse metodologie disponibili per fornire un’equivalente monetario a situazioni di rischio sulla vita delle persone. Si mettono in evidenza l’inadeguatezza degli approcci basati sulla perdita di produzione, e l’elusività di quella basata sul capitale umano. Malgrado i suoi limiti, il metodo delle preferenze rivelate o dei prezzi edonici, appare il migliore compromesso proponibile, atto a rappresentare molti aspetti del fenomeno studiato. In questo contesto, si fornisce anche una sintesi critica dei risultati empirici disponibili e delle raccomandazioni in uso in diversi paesi occidentali. Si suggerisce che è coerente con le preferenze degli agenti economici, utilizzare 1,7 – 2,1 milioni € come valore della vita nei paesi europei. Tale stima è molto inferiore alle stime più recenti in uso negli Stati Uniti. Questo rende necessaria la produzione di altre stime empiriche valide nel contesto europeo e una particolare attenzione per l’evoluzione della materia.
692 628 - PublicationStabilità ed efficienza nella struttura della logistica Europea e ruolo delle banche(EUT Edizioni Università di Trieste, 2017)Ambrosio, Rachele AnnaL’efficienza strutturale della logistica e dei trasporti presenti in una nazione ne determina la capacità di essere maggiormente competitiva e quindi la maggiore crescita economica. Tale efficienza viene determinata anche dalla presenza di una struttura finanziaria concorrenziale che sia in grado di supportare l’attività d’imprenditoriale. Per tale ragione, il lavoro cerca di evidenziare attraverso un’analisi empirica la relazione esistente tra la struttura logistica presente sul territorio europeo e l’attività delle banche ivi localizzate. In particolare, il modello econometrico stimato mediante un’analisi per dati panel che considerano i NUTS2 presenti in Europa dal 2000 al 2011, cerca di mettere in luce se l’incremento dei prestiti erogati dalle banche presenti sui mercati locali aumenti la probabilità che la struttura logistica via mare e via aerea sia più efficiente. Dai risultati ottenuti si evince che tale relazione risulta verificata e che nelle regioni europee considerate il lento sviluppo della logistica alternativa al trasporto su terra risulta dovuto anche a delle problematiche di “decoupling negativo”. In un’analisi relativa alle regioni italiane non solo si confermano validi i risultati definiti per l’Europa, ma si evidenzia anche il gap strutturale presente nel sud rispetto al nord, motivato non tanto dall’assenza di investimento, quanto piuttosto da una cattiva scelta degli stessi.
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