Bollettino dell'Associazione Italiana di Cartografia 178
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- PublicationDisegno e produzione di carte turistiche a stampa nell’era digitale: percorsi epistemologici(2023)Macchi Jánica, GiancarloNell’era digitale, grazie all’opportunità offerta da piattaforme online come Google Maps, OpenStreetMaps o Bing Maps, le tradizionali mappe a stampa per finalità turistiche sono considerate superate (Valeri, Fadlon, 2017). Ciò nondimeno, l’essere in disuso non significa necessariamente essere obsolete. Esistono specifiche qualità caratteristiche delle mappe a stampa tradizionali che quelle digitali non possono replicare. Un vantaggio delle carte è la loro capacità di migliorare nel destinatario la consapevolezza spaziale, la memoria, la creatività e l’apprendimento (Hurst e Clough, 2013). Inoltre, le mappe stampate hanno anche valori estetici, storici e culturali che rappresentano qualità importanti per un visitatore. Lo sviluppo tecnologico, peraltro, ci consente già oggi di immaginare e progettare mappe stampate capaci di integrarsi con una dimensione digitale. Sebbene le piattaforme di navigazione siano diventate la norma nella società odierna, le mappe stampate hanno ancora un valore e una rilevanza. Precisamente, il settore del turismo, caratterizzato dalla necessità di ‘spiegare’ un territorio, rappresenta uno dei settori di maggiore rilevanza. In questo contesto, la cartografia tradizionale, caratterizzata da un’integrazione solida con altri strumenti digitali, può offrire un grandissimo contributo.
30 14 - PublicationPercorsi e sentieri della Bassa Valle d’Aosta: prima tappa della costruzione di una mappa delle potenzialità turistiche(2023)
;Pioletti, Anna MariaFavro, MartaI nuovi modelli di consumo turistico richiamano sempre più l'attenzione verso i territori delle aree interne. Questa tendenza si manifesta attraverso la domanda di esperienze uniche e autentiche, legate ai luoghi, alle tradizioni e ai patrimoni ambientali, storici e culturali. Il processo di valorizzazione territoriale, a cui queste aree sono chiamate, passa necessariamente dall’individuazione delle risorse e delle potenzialità volte a costruire una nuova attrattività. Nel contributo viene presa in considerazione un'area interna oggetto prima della Strategia Nazionale per le Aree interne (SNAI) e quindi del Progetto nazionale di Ripresa e Resilienza. In particolare, vengono presi in esame alcuni comuni della Bassa Valle d'Aosta che hanno aderito spontaneamente alla proposta di riconversione e valorizzazione verso il turismo lento complementare al turismo dell'oro bianco presente nell'alta Valle d’Aosta. Partendo da una riflessione preliminare sulle nuove pratiche turistiche, riconducibili al turismo lento e a quello culturale, il lavoro intende dimostrare come la cartografia possa essere usata a supporto della scelta, della costruzione e della successiva narrazione di un’esperienza di valorizzazione del patrimonio.30 19 - PublicationLa Cittadella: il baluardo del patrimonio modenese(2023)Bertacchini, MilenaIl progetto di educazione al patrimonio culturale “La Cittadella: il baluardo del patrimonio modenese” è stato sviluppato usando il valore del patrimonio come chiave di lettura delle bellezze e delle fragilità del territorio locale. Le attività hanno coinvolto un centinaio di studenti nella consultazione, nella lettura e nell’interpretazione di fonti documentarie e rappresentazioni cartografiche di diverse epoche per andare alla (ri)scoperta della Cittadella fortificata di origine seicentesca, un luogo importante e iconico del paesaggio urbano modenese di cui il manufatto noto come Baluardo della Cittadella è l’unico testimone rimasto.
18 16 - PublicationL’imprenditoria femminile nel Mezzogiorno. Casi di studio di rigenerazione territoriale(2023)D’Aponte, VivianaLe recenti analisi sviluppate da Unioncamere, tese a monitorare l’andamento dell’imprenditorialità femminile nel nostro Paese, mostrano con evidenza come se nel confronto a livello europeo si registri un significativo ritardo nella partecipazione della componente femminile alla vita d’impresa, sul piano regionale, la maggioranza delle imprese femminili del Paese sia localizzata nel Mezzogiorno, con punte di più spiccata concentrazione in Molise e Basilicata (Unioncamere, 2022). Sebbene questo dato non riesca a colmare la strutturale criticità che caratterizza il mercato del lavoro nelle nostre regioni del Sud dove l’occupazione femminile registra, in assoluto, livelli significativamente inferiori alla media nazionale ed enormemente ridotti rispetto a quella europea (Barbaschi, 2020), ciononostante esso rappresenta, in ogni caso, un segnale importante ai fini dello sviluppo socio economico di tali regioni, in particolar modo alla luce delle più recenti misure varate dal Mise a valere sui fondi PNRR, per la costituzione ed il consolidamento delle imprese femminili (Decreto MISE 24/11/2021). La metodologia impiegata nel lavoro parte, dunque, da un’attenta analisi delle caratteristiche peculiari che l’imprenditoria femminile assume nel nostro Paese, con particolare attenzione per gli aspetti distributivi e per i settori in cui il fenomeno assume più elevata concentrazione geografica. Obiettivo del contributo è la realizzazione di una mappatura, quanto più possibile esaustiva del fenomeno, per lasciare emergere le combinazioni di fattori significativi in grado di suggerire utili opzioni di sviluppo per le aree interne del Mezzogiorno, anche nella prospettiva di vantaggiosi esiti derivanti dalle iniziative poste in essere per l’incentivazione dell’imprenditorialità femminile. Gli esiti dell’analisi condotta permettono di evidenziare, in tal modo, l’esistenza di una certa dinamicità dell’iniziativa femminile nelle imprese del settore agricolo nel Mezzogiorno, particolarmente interessante in quanto assume particolare evidenza nel comparto vitivinicolo il cui incremento in queste regioni si rivela sensibile e in progressiva crescita da oltre un decennio. In questo senso è possibile attribuire alla componente femminile un imprevedibile ruolo di driver di crescita aziendale nelle attività legate ad una valorizzazione delle potenzialità espresse da innovative forme produttive nel contesto dell’agricoltura meridionale. Tale caratteristica emerge efficacemente allorché si affermano modelli che combinano forme di conduzione declinate intorno al settore vitivinicolo unitamente ad attività di ristorazione e ospitalità, il cui effetto indotto si riflette su di una più efficace valorizzazione delle aree interne del paese, che contribuisce all’auspicato contenimento dell’esodo di popolazione e al conseguente recupero di manutenzione del territorio.
67 35 - PublicationL’analisi diacronica dell’uso del suolo nella cartografia: l’alta val di Vara (SP) tra 1936 e 2019(2023)Priarone, EnricoAttraverso la tecnica del filtraggio cartografico progressivo, lo scopo della ricerca è la ricostruzione delle trasformazioni paesaggistiche e di uso del suolo intercorse nell’alta val di Vara (SP). Con l’obiettivo di aggiornare gli studi sulla valle e di quantificare i cambiamenti avvenuti, l’analisi è stata svolta attraverso il confronto tra la Carta forestale del Regno d’Italia del 1936, la Carta della vegetazione dell’alta Val di Vara del 1988 e le Carte dell’Uso del Suolo della Regione Liguria del 2000 e del 2019. I principali risultati evidenziano un aumento delle aree boschive tra il 1936 e il 2019 del 46,39% (con un’incidenza sull’intera superficie passata dal 52% al 77%) e la particolare rapidità del fenomeno tra il 1988 e il 2000 (+22,60%). Una parallela diminuzione delle aree agricole (-51% tra 1988 e 2019 e -37,34% tra 1988 e 2000) e l’abbandono delle pratiche di sfruttamento boschivo dimostrano una progressiva e diffusa rinaturalizzazione nell’alta valle.
52 3 - PublicationGeografica storica e divulgazione pubblica: dall’opera Trento con il Sacro Concilio [...] (1673) all’Historical GIS del territorio trentino seicentesco(2023)Gabellieri, NicolaIl presente contributo espone il metodo, le problematiche e i risultati di un progetto volto a costruire un Historical GIS basato su una fonte geostorica testuale, il testo Trento con il sacro Concilio, et altri notabili […] (Mariani, 1673). Questa opera, redatta circa un secolo dopo il Concilio, contiene numerose informazioni di interesse geostorico sul territorio trentino seicentesco relative a insediamenti, pratiche sociali e aspetti ambientali, unite a riferimenti localizzativi precisi. Tali brani sono stati trascritti e geolocalizzati in ambiente GIS tramite un dataset associato a un layer puntuale. Il processamento della fonte tramite GIS consente: 1. di promuovere la divulgazione presso il grande pubblico del contesto geografico trentino seicentesco attraverso la pubblicazione sul web tramite webGIS; 2. di approfondire, grazie ad una una lettura spaziale dei dati riportati, alcuni filoni di ricerca di interesse attuale come la storia dei paesaggi vitivinicoli o una animal historical geography delle aree alpine. In conclusione, questa esperienza dimostra le potenzialità del processamento in ambiente GIS di fonti geostoriche anche testuali e narrative.
28 4 - PublicationLe criticità della pianificazione territoriale nel consumo di suolo: l’anomalia dello scenario italiano(2023)
;De Falco, StefanoCuomo, FedericoIn relazione al tema del consumo di suolo, una corretta pianificazione urbana deve adottare approcci olistici che tengano conto delle dinamiche multifattoriali legate ad aspetti diversi, come la legalità, la mobilità sostenibile, la governance partecipativa, la condizione socio-economica e il verde urbano. In tal senso, l’evoluzione del consumo di suolo italiana appare anomala, in quanto presenta criticità anche in città caratterizzate da valori elevati di altri indici di sostenibilità urbana . L’obiettivo principale del presente lavoro è verificare la trasversalità del fenomeno critico del consumo di suolo anche nelle città virtuose dal punto di vista di tali diversi indici. La correlazione indagata è stata sviluppata considerando due variabili relative ai principali Comuni italiani: la dimensione urbana e la localizzazione geografica54 67 - PublicationTraslitterazione dei toponimi, ricalco cartografico, collaborazione interdisciplinare. Il metodo di Michele Ruggieri per l’atlante della Cina (fine XVI-inizi XVII secolo)(2023)Piastra, StefanoDopo aver sintetizzato dati e vicende relativi alla figura del gesuita Michele Ruggieri (1543-1607), pioniere della stagione di incontro fra Oriente e Occidente in età moderna, e al suo progetto, rimasto allo stadio di manoscritto, di pubblicare il primo atlante occidentale della Cina, l’articolo analizza nel dettaglio, sulla base dei materiali oggi esistenti entro il corpus ruggieriano presso l’Archivio di Stato di Roma, il metodo di lavoro del missionario, ancorato a fonti cartografiche cinesi, loro ingrandimento e traslitterazione dei toponimi lì contenuti, ricalco cartografico. Successivamente a tali operazioni, un’ulteriore fase avrebbe visto un cartografo professionista succedere a Ruggieri nella lavorazione delle carte, le quali, così finite, sarebbe infine passate all’incisore per l’incisione calcografica (fase, quest’ultima, a cui non si giunse mai, causa la morte del Nostro). Ulteriori temi affrontati sono una stima dei materiali ruggieriani connessi all’atlante che originariamente dovevano essere presenti tra i materiali di lavoro, ma che oggi risultano distrutti o dispersi, alcune riflessioni epistemologiche sulla natura della cartografia dell’atlante e infine alcune note circa quale aspetto grafico e quale impatto l’atlante ruggieriano avrebbe avuto se fosse stato stampato.
42 2 - PublicationUn’analisi esplorativa dei distretti rurali della Campania(2023)Iovino, GiorgiaL’approccio distrettuale ha assunto una crescente rilevanza per l’analisi e la pianificazione dei sistemi rurali e agro-alimentari locali, in relazione all’esigenza, oramai ampiamente condivisa, di implementare politiche di sviluppo territorializzate o place based. In Italia questo approccio ha tratto nuovo impulso dalla normativa recentemente introdotta a scala nazionale e regionale, che ha portato alla nascita dei Distretti del Cibo, macrocategoria a cui afferiscono più tipologie distrettuali. Il presente lavoro prende in esame i sette distretti rurali (DIR) riconosciuti dalla Regione Campania (DRD 54/2020), con l’obiettivo di indagare caratteri, finalità e modalità di spazializzazione di questi nuovi spazi di governance locale, mettendone in luce elementi distintivi e criticità. Si utilizza, a tal fine, una metodologia mista che combina l’analisi di contesto degli ambiti indagati con una disamina della documentazione presentata alla Regione ai fini del riconoscimento (schede e piani di distretto), integrata dalle informazioni rilevabili on line dai siti e social network dei distretti.
32 9 - PublicationLe “carte di situazione” di Prima Guerra Mondiale del Comando Supremo dell’Esercito Italiano: decodifiche ed interpretazioni semiologiche per una fruizione applicativa(2023)
;Dai Prà, ElenaRossi, SebastianoLa Prima guerra mondiale ha rappresentato uno spartiacque per quanto concerne la conduzione bellica, ponendosi come un momento di forte innovazione e sperimentazione in numerosi campi, ampiamente indagati dalla storiografia internazionale. L’utilizzo sistematico e massivo del supporto cartografico quale veicolo bidirezionale di informazioni tra i centri decisionali e il fronte rappresenta un tema di profondo interesse per lo studio storico e geografico del conflitto: in questo, la modalità di rappresentazione simbolica utilizzata dai singoli eserciti costituisce un tassello fondamentale da conoscere per poter decrittare la documentazione cartografica nei suoi contenuti informativi. Il lavoro intende presentare i primi risultati di uno studio condotto sul fondo di carte di massimo vertice prodotte dallo Stato Maggiore Italiano negli anni 1915-1920 e conservate presso l’Archivio Storico dell’Esercito italiano. In primo luogo si presenta il corpus per poi attuare una prima analisi in merito alla simbologia adottata, tentando di fornire alcune considerazioni in merito all’evoluzione semiologica presentando poi il progetto – in corso – di un prontuario esplicativo della simbologia italiana di Prima Guerra Mondiale.27 22 - PublicationIl valore dei toponimi nell'analisi geostorica. I centri abitati dell'area telesina e alifana e della media valle del Volturno in Campania(2023)
;De Iulio, RosarioCofrancesco, PacificoIl presente lavoro analizza i toponimi dei centri abitati della media valle del Volturno in Campania compresi nelle quattro diocesi storiche di Alife, Sant’Agata de’ Goti e Telese o Cerreto, facendo uso di diversi documenti e carte storiche antiche. Preliminarmente all’analisi vera e propria si discute l’adozione di un sistema di classificazione basato su quello di Tent e Blair (2021). I risultati dell’analisi vengono poi illustrati secondo tale schema di classificazione nonché dal punto di vista diacronico, evidenziandone l’evoluzione a partire dall’alto Medioevo fino all’epoca moderna. Come risultato del lavoro svolto si è realizzato un geodatabase collegato ad un GIS, aperto ad ulteriori aggiornamenti ed estensioni, utile per un approfondimento della conoscenza del territorio dal punto di vista geostorico e culturale, utilizzabile anche ai fini di una pianificazione turistico-ricreativa.24 5