22. Il Calamo della memoria VII. Raccolta delle relazioni discusse nell’incontro internazionale di Trieste, Biblioteca statale, 29-30 settembre 2016
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SOMMARIO
Magnelli Enrico
L’Ocypus pseudo-lucianeo, tra tragedia e commedia
Mattiacci Silvia
Miti acquatici in miniatura: Ila, Narciso, Ermafrodito negli epigrammi di Ausonio
Mazzoli Giancarlo
Prudenzio e Draconzio tra vizi e virtù
Formenti Chiara
Le differentiae uerborum e la scoliastica oraziana antica
Furbetta Luciana
Da Lucrezio a Sidonio Apollinare. Esempi di intertestualità nei versi di Avito di Vienne
Mondin Luca
Sullo scrittoio di Ennodio: la trama allusiva della Paraenesis didascalica (opusc. 6 = 452 Vogel)
Goldlust Benjamin
Mastandrea Paolo
Agosti Gianfranco
Venuti Martina
Lucano nelle Etymologiae di Isidoro: esempi e riflessioni
Valerio Francesco
Tre epigrammi di Massimo Planude
Di Brazzano Stefano
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- PublicationPrudenzio e Draconzio tra vizi e virtù(EUT Edizioni Università di Trieste, 2017)Mazzoli, GiancarloSi analizzano dapprima le nette scansioni narrative, provviste d’un ricco spessore intertestuale, della 'Psychomachia', il singolare poemetto prudenziano che riconverte l’epopea mitologica virgiliana nella battaglia tra le personificazioni delle virtù cristiane e dei vitia pagani, e se ne trae poi un bilancio: 1) valenza soprattutto etica, sotto le apparenze religiose, della tenzone, governata dai riconosciuti principi del ‘contrapasso’, sul piano operativo, e della 'Steigerung', su quello strutturale; 2) complessità del conflitto, che si tiene lontano da una semplicistica polarizzazione della lotta tra il Bene e il Male, mettendo invece in evidenza insidiosi margini di ambiguità; 3) accanimento dunque dello scontro, che solo a prezzo di molto sangue allegorico può pervenire alla sofferta conquista della 'pax' spirituale. Se il poemetto prudenziano – al tempo stesso 'historisches Epos' e 'moralisches Lehrgedicht', per riprendere le etichette di autorevoli critici – esprime nel modo più chiaro le cifre ideologiche dell’età teodosiana, il confronto con la poesia di Draconzio è particolarmente utile per percepire, a cento anni di distanza, il mutamento in atto della situazione storico-culturale, volto a una riconciliazione generale in campo etico-religioso tra gli ormai affermati valori cristiani e gli antichi anti-valori pagani. Specialmente indicativa in tal senso si rivela l’analisi del 'Romul. VII', dove riincontriamo in ormai serena coabitazione alcuni dei più rappresentativi vincitori e vinti della 'Psychomachia', ponendo fine, per ben più irenica via che in Prudenzio, alla battaglia dell’anima nel corpo.
492 907 - PublicationL’'Ocypus' pseudo-lucianeo, tra tragedia e commedia(EUT Edizioni Università di Trieste, 2017)Magnelli, EnricoSi intende dimostrare (a) che la 'hypothesis' dell’'Ocypus' pseudo-lucianeo è opera dello stesso autore dell’operetta, ed aveva la funzione di integrarne le informazioni, forse anche come una sorta di libretto teatrale; (b) che nell’'Ocypus' c’era davvero un coro, ma in veste presumibilmente pantomimica; (c) che il testo della hypothesis è quasi integralmente sano, richiedendo l’espunzione del solo ῎Ἄγγελος; (d) che la hypothesis contribuiva a definire l’'Ocypus' come una commistione di tragedia e di commedia, indicandone altresì un preciso 'ethos'.
444 637 - PublicationSullo scrittoio di Ennodio: la trama allusiva della 'Paraenesis didascalica' ('opusc'. 6 = 452 Vogel)(EUT Edizioni Università di Trieste, 2017)Mondin, LucaLa cosiddetta Paraenesis didascalica di Ennodio ('opusc'. 6 = 452 Vogel) non è soltanto un’epistola prosimetrica di esortazione agli studi composta per gli allievi Ambrogio e Beato, ma un programma di educazione aristocratica rivolto alla nobilitas di Roma, i cui esponenti di spicco sono onorevolmente menzionati come maestri della gioventù romana alla fine dell’opuscolo. L’allusione ad autori (Ausonio, Sedulio e forse Macrobio) particolarmente cari ad alcuni di quei personaggi (soprattutto a Simmaco iunior e a Stefania, sorella di Fausto Niger) fa parte della strategia di captatio benevolentiae e di autopromozione messa in atto da Ennodio nei confronti dell’élite contemporanea.
646 783 - PublicationTre epigrammi di Massimo Planude(EUT Edizioni Università di Trieste, 2017)Valerio, FrancescoEdizione e commento di tre epigrammi di Massimo Planude: 13, 1 e 11 Taxidis, dedicati rispettivamente ai tre Santi Gerarchi, ad una matrigna e alla 'Hypokrisis'. Il commento mira in particolare ad enucleare gli elementi classici degli epigrammi planudei (sia in fatto di stile che di contenuto) e ad indagare il modo in cui essi interagicono con il contesto culturale e letterario bizantino, in cui Planude viveva ed operava
521 822 - PublicationLucano nelle 'Etymologiae' di Isidoro: esempi e riflessioni(EUT Edizioni Università di Trieste, 2017)Venuti, MartinaIl lavoro indaga la fortuna del testo di Lucano nelle 'Etymologiae' di Isidoro: secondo solo all’'Eneide' di Virgilio come quantità di citazioni dirette, il 'Bellum civile' è sottoposto da parte di Isidoro a un vero e proprio spoglio, che passa spesso attraverso l’intermediazione della scoliastica lucanea e di Servio, ma che è anche guidato da meccanismi che evidenziano una fruizione diretta del poema. In questo contributo si forniscono esempi che mostrano le diverse tipologie di questo riuso.
370 1108 - PublicationIndice dei nomi antichi, medievali, bizantini, rinascimentali, moderni dei poeti, degli scrittori e delle opere anonime(EUT Edizioni Università di Trieste, 2017)
201 255 - PublicationLa mémoire poétique dans l’éloge de Théodat, 'Appendix Maximiani (= Carmina' Garrod- Schetter), 'carmen' 3(EUT Edizioni Università di Trieste, 2017)Goldlust, BenjaminDans ce 'carmen' célébrant la gloire de Théodat, qui a bâti une forteresse de pierre pour mettre son peuple à l’abri du danger, on souligne l’importance de l’épique, notamment en tant que médiation vers la finalité épidictique. Le glissement mis en lumière ici offre un bel exemple de la convergence de l’épique et de l’épidictique, en un panégyrique épique de circonstance miniature, ou – mieux – en une vignette autonome d’un ensemble qui, considérablement allongé, aurait pu constituer un panégyrique épique. Cette idée pourrait être confirmée par le recours à la mythologie à travers le prisme de l’épopée et, concrètement, par la réécriture d’un passage d’'Aen'. 8 à propos d’Hercule, auquel est implicitement comparé le roi Théodat.
385 228 - PublicationDa Lucrezio a Sidonio Apollinare. Esempi di intertestualità nei versi di Avito di Vienne(EUT Edizioni Università di Trieste, 2017)Furbetta, LucianaIn questo contributo si propone un’analisi delle modalità con le quali si esplica il gioco intertestuale nei versi di Avito di Vienne mettendo in luce quali funzioni il poeta deleghi, di volta in volta, all’intertesto. Ci si soffermerà innanzitutto sul proemio del secondo libro, a partire dal quale verranno presentati alcuni passi ('carm'. 1,14-34; 193- 223) dove il ricorso agli intertesti non ha solo funzione esornativa, ma anche strutturante e di raccordo tra i diversi 'tableaux' narrativi. Seguirà quindi l’analisi di 'carm'. 2,1-2 che permette sia di delineare il ‘dialogo’ intrattenuto da Avito con il suo 'auctor' d’elezione: Prudenzio, sia di evidenziare come l’intertesto costituisca talvolta una chiave di interpretazione degli eventi esposti. Nella parte conclusiva si proporrà invece qualche riflessione in merito a 'carm'. 5,721 e sulla lettera-prologo di 'carm'. 6, seguendo gli indizi lessicali che consentono di ricondurre il testo e la poetica di Avito all’esempio sidoniano.
413 802 - Publication'Caesareana tempora e Historia Augusta (Vita Aureliani' 6,4), Su certe periodizzazioni della storia romana proposte dagli scrittori tardoantichi(EUT Edizioni Università di Trieste, 2017)Mastandrea, PaoloThe words 'Caesareana tempora' in the 'Historia Augusta' (Life of Aurelianus) have never been fully understood by annotators. I plan to discuss this expression, which appears with some variations in two other fourth and fifth century texts, within the debate on the chronology of composition and edition of imperial biographies, aiming to correct not only the wrong dates suggested in the Scriptores’ inscriptions (i.e. those to Diocletian’s Tetrarchs and to Constantine and his offsprings), but also the majority of the contemporary scholars’ opinions (i.e. the exact time of the ‘terminus ante quem’). In addition, this paper offers a brief overview of the different consecutive phases of Roman history suggested by the late antique religious and profane historians, writing both in Latin and Greek. Julius Caesar’s dictatorship was a crucial turning point, soon followed by Augustus’s principate, which Christian writers from Iulius Africanus and Eusebius on inevitably associated with Jesus’s birth.
487 961 - PublicationIl calamo della memoria VII. Raccolta delle relazioni discusse nell’incontro internazionale di Trieste, Biblioteca statale, 29-30 settembre 2016(EUT Edizioni Università di Trieste, 2017)
;Cristante, LucioVeronesi, VanniMantenere, per i partecipanti, la massima libertà nel presentare materiali ‘nuovi’ senza sottostare alla forzatura del tema unitario; promuovere la ricerca di giovani studiosi, in un dialogo senza gerarchie e preclusioni con filologi già ampiamente noti e autorevoli a livello internazionale; riflettere sui nuovi strumenti tecnico-scientifici apparsi negli ultimi anni e sul loro rapporto con le metodologie tradizionali; affrontare campi, temi e problemi della tarda antichità poco o nulla esplorati: sono queste le linee guida che hanno caratterizzato la settima edizione del Calamo della memoria, i cui contributi – che abbracciano un ampio arco cronologico, dalla media età imperiale al XVIII secolo – sono qui raccolti dopo la discussione cui furono sottoposti nel convegno triestino (29-30 settembre 2016).566 5209 - PublicationLe 'differentiae uerborum' e la scoliastica oraziana antica(EUT Edizioni Università di Trieste, 2017)Formenti, ChiaraIl contributo propone una classificazione delle 'differentiae verborum' all’interno della scoliastica oraziana antica, e in particolare dei commenti di Porfirione e Pseudo-Acrone. L’analisi puntuale delle 'differentiae' in entrambi gli 'scholia' porta a una classificazione formale che distingue 'differentiae' esplicite e implicite: soltanto le prime, meno numerose, presentano tutte le caratteristiche fondamentali del genere, mentre le altre sono note di commento che presuppongono 'differentiae'. Dal punto di vista contenutistico, si distinguono invece tre tipologie: le 'differentiae' ortografiche, presenti solo nel commento pseudacroneo all’'Ars'; le 'differentiae' grammaticali, rarissime; le 'differentiae' semantiche, che tendono ad allontanarsi dalle esigenze della spiegazione semantica del testo di Orazio, soprattutto nei commenti pseudacronei, per dare indicazioni didattiche più generali.
562 512 - PublicationAlcune iscrizioni greche in onore di S. Sergio nel V e VI secolo e la diffusione della 'paideia' classica in provincia(EUT Edizioni Università di Trieste, 2017)Agosti, GianfrancoL’articolo analizza alcune iscrizioni tardoantiche relative al culto di San Sergio, in particolare due epigrammi dell’Hauran, 'I.Syrie' 2412= 22/36/04 (Soada/Dionysias, Deir-el-Kadi, del V/VI sec. e 'IGLS' XV/1 186 = SGO 22/14/04 (Azra‘, VI sec.). Entrambe queste iscrizioni vengono poste a confronto con testi metrici costantinopolitani, rispettivamente uno dei epigrammi dell’abside della Chiesa delle Blacherne ('AP' I 3) e l’iscrizione per la chiesa dei SS Sergio e Bacco ('APApp' I 358 Cougny = 210 Preger). La vicinanza nel riuso di idee e stilemi letterari fra questi epigrammi suggerisce che testi della capitale particolarmente significativi avessero una certa circolazione ed entrassero nelle raccolte di modelli delle botteghe epigrafiche della periferia dell’Impero.
348 630 - PublicationMiti acquatici in miniatura: Ila, Narciso, Ermafrodito negli epigrammi di Ausonio(EUT Edizioni Università di Trieste, 2017)Mattiacci, SilviaIl presente articolo esamina alcuni epigrammi del ciclo mitologico di Ausonio dedicati a giovinetti il cui destino è in vario modo connesso all’elemento acqueo: Ila (106-107), Narciso (108-110, ma vd. anche 11 su Eco), Ermafrodito (111-112). Con esemplare esercizio di 'brevitas' e scaltrita tecnica allusiva, Ausonio dialoga con le 'Metamorfosi' di Ovidio (esplicitamente citate, in relazione a Ermafrodito, in ep. 72), sia cogliendo aspetti essenziali di quel testo, sia giocando a distanziarsene con versioni alternative (come nel caso di Ermafrodito) o integrative (come nel caso di Ila, il cui mito non compare in Ovidio ma di cui l’ep. 107 propone una singolare metamorfosi in fiore, come indica la lezione dei codici qui sostenuta con nuovi confronti). D’altro canto la ‘miniaturizzazione’ ausoniana del mito si rifà chiaramente a Marziale, che costituisce un modello fondamentale di adattamento del materiale mitico-narrativo (soprattutto ovidiano) alla forma breve dell’epigramma. Nuova è però la sensibilità con cui Ausonio reinterpreta la vicenda degli splendidi efebi: mentre la tradizione ne sottolineava gli aspetti pederastici, egli li collega a storie eterosessuali (Ila e le ninfe, Narciso ed Eco, Ermafrodito e Salmacide), eliminando quasi totalmente ogni riferimento omoerotico. Tale aspetto deve essere interpretato come il riflesso, nell’ambito del mito, della tendenza ausoniana a non rappresentare l’eros paidico, considerato evidentemente inopportuno dal mutato clima culturale e religioso, e a confinare la tematica omosessuale alla sfera dell’epigramma satirico.
590 1382