Opere d'arte Lascito Fonda Savio

L'incisione, con il ritratto del filologo, teologo e riformatore, proviene dal libro di Nikolaus Reusner, Contrafacturbuch: ware und Lebendige Bildnussen etlicher weitberümbten unnd Hochgelehrten Männer in Teutschland : so beide die Religion auch gute Künste und Sprachen mit Lehren und schreiben..., edito da Jobin, a Strasburgo, nel 1587. (Descrizione sintetica dell'opera: Ritratto: Matteo Flacio Illirico.)

Scena raffigurante un episodio delleGuere Gradiscane che videro fronteggiarsi gli Asburgo e la Repubblica di Venezia tra il 1615 e il 1617. Veduta della costa tra Trieste e Capodistria e del tratto di mare antistante con la flotta della Serenissima in posizione d'assedio. (Descrizione sintetica dell'opera: Architetture: mura cittadine. Attività umane: guerra. Figure: uomini; soldati. Mare: Adriatico; Saline. Mezzi di trasporto: navi; barche.)

Carta composta da due fogli uniti verticalmente, delimitata da un margine graduato, all'interno del quale stanno le diciture: Settentrione, Oriente, Mezzo Giorno, Occidente. Il territorio raffigurato è il Golfo di Venezia, olim Adriaticum, ovvero tutte le terre che si affacciano al Mar Adriatico e allo Ionio, da Punta Alice all?isola di Corfﾗ. In basso a sinistra è presente una corona composta dalle piante topografiche delle fortezze adriatiche (dall?alto in senso orario: Chioza, Pola, Spalato, Curzola, Zara, Antuari, Budua, Cattaro, Trau, Sebenico, C. Nuovo, Ragusi(sic), Dolcino, Castelli del porto di Malamocco, Segna, Lesina, Ancona, Fano, Maran, Sinigallia, Castelli del porto di S. Nicolﾕ, Ravenna) alla cui sommitﾅ si trova una veduta planimetrica di Venezia sormontata dallo stemma con l?aquila bicipite. In alto a destra è raffigurato un grande manto drappeggiato attorno ad un compasso. Sotto tale manto è visibile il leone marciano. Sopra di esso compaiono 6 scale grafiche (Scala di Miglia d'Italia, Leghe di Francia, Leghe di Spagna, Leghe Tedesche, Miglia d'Inghilterra, Leghe comuni di mare), poco piﾗ a sinistra si legge: ?Si vende anco in Parigi presso I. B. Nollin all?Insegna/della piazza delle Vittorie con privil./di sua Maestﾅ Christianissima?. Il citato Jean Baptiste Nolin (1648-1708), fu un libraio ed incisore parigino che mantenne a lungo stretti ed amichevoli rapporti d?affari con Vincenzo Maria Coronelli. (Descrizione sintetica dell'opera: Carte geografiche: mar Adriatico; mar Ionio.)

La carta geografica presenta nella zona superiore la rappresentazione della città, nella parte inferiore e sulla sinistra sono invece raffigurate svariate imbarcazioni. Ad alcuni degli edifici visibili sono associati dei numeri da 1 a 6. La spiegazione di tale numerazione, in lingua francese, si trova all’esterno del riquadro, nella parte bassa della stampa: 1 Colisée ancien 2 Monastere de Religieuses 3 Ruines antiques 4 Le port de Pola 5 Tour d'Orlande 6 S. Marie du Promontoir. La stampa faceva parte di "Description des principales villes, havres et Iles du Golfe de Venise du coté Oriental, comme aussi des villes et forteresses de la Morée et quelques places de la Grèce, des principales iles de l'Archipel, de quelques places de la Terre Saincte et autres dessous la Domination Ottomanne…" pubblicato ad Anversa nel 1690. (Descrizione sintetica dell'opera: Carta geografica: Istria; Pola. Mezzi di trasporto: imbarcazioni.)

(Descrizione sintetica dell'opera: Carte geografiche: Istria; Rovigno. Veduta: Rovigno.)

(Descrizione sintetica dell'opera: Architetture: Pola: arena; monastero; chiesa. Carte geografiche: Istria; Pola. Figure: uomo; donna. Veduta: Pola.)

La carta, originariamente piegata orizzontalmente, è composta da tre parti con diverso orientamento. In alto a sinistra sono indicate quattro scale di riferimento: Miglia graduate, Leghe Francesi e Inglesi, Leghe Olandesi, Miglia Italiane. Nel riquadro in alto a destra si possono leggere degli AVVERTIMENTI” (ovvero indicazioni per evitare alcune secche della zona di Umago, Cittanova e Rovigno). In basso a sinistra è raffigurata un’allegoria di Venezia (donna con Corno dogale, manto d'ermellino e seduta su un Leone). La carta faceva parte di una delle innumerevoli pubblicazioni del Coronelli, probabilmente l'"Isolario, descrittione geografico-historica, sacro-profana, antico-moderna, politica, naturale, e poetica. Mari, golfi, seni, piagge, porti, barche, pesche, promontorj, monti, boschi, fiumi ... ed ogni piu esatta notitia di tutte l'isole coll'osservationi degli scogli sirti, scagni, e secche del globo terracqueo. Aggiuntivi anche i ritratti de' dominatori di esse. Ornato di trecento-dieci tavole geografiche, topografiche, corografiche, iconografiche, scenografiche ... a' maggiore dilucidatione, ed uso della navigatione, et in supplimento dei 14 volumi del Bleau." (Descrizione sintetica dell'opera: Allegorie-simboli: Venezia. Carte geografiche: Golfo di Trieste e Istria.)

(Descrizione sintetica dell'opera: Carte geografiche: Istria; Quarnero; Cherso; Ossero. Veduta: Cherso; Ossero.)

Cornice di foggia barocca con base riccamente intagliata e luce di forma ovale in cui si trova il ritratto di tre quarti a figura quasi intera di Paola Rubbi, moglie di Gian Rinaldo Carli (Capodistria 1720, Cusano, Milano, 1795). Il matrimonio tra i due avvenne nel 1747 e la dipartita di lei appena due anni dopo (il 12 agosto 1749). Fu questa la triste occasione per la quale il Carli commissionﾕ tale raffigurazione. (Descrizione sintetica dell'opera: Figure: donna; putto. Oggetti: anello nuziale; fiaccola. Ritratti: Paola Rubbi Carla. Decorazioni.)

In basso, in due cartigli riccamente ornati e inframezzati dallo stemma con l'aquila bicipite sormontante l'alabarda, elenco di 30 siti della città a sinistra in italiano e a destra in tedesco. (Descrizione sintetica dell'opera: Architetture: Trieste: mura; torre del Mandracchio. Figure: uomini. Mare: Adriatico. Mezzi di trasporto: imbarcazioni; barche; navi.)

(Descrizione sintetica dell'opera: Animali: cavallo. Architetture: Pola: Tempio di Augusto. Costruzioni: case. Vegetali: erba; alberi.)

Il ritratto, del filologo, teologo e riformatore, proviene dal Iº volume del libro di Johann Matthias Schröckh: Abbildungen und Lebensbeschreibungen berühmter Gelehrten (Ritratti e biografie di illustri studiosi), pubblicato a Lipsia tra il 1764 e il 1769. La tavola (numero V) è inserita tra pagina 40 e pagina 41. La biografia di Flacio occupa le pagine 41-54. Il testo digitalizzato da un volume appartenente alla Biblioteca Reale di Monaco, è consultabile al sito http://books.google.it/books id=jbI5AAAAcAAJ&printsec=front cover (Descrizione sintetica dell'opera: Ritratto: Matteo Flacio Illirico.)

Non è nota la personalità artistica dell'esecutore dell'incisione, noto solo dall'iscrizione "Gaetano Lombardi del." (Descrizione sintetica dell'opera: Paesaggio: Golgota. Personaggi: Cristo. Oggetti: croce; teschio; ossa. Simboli della passione: corona di spine; chiodi.)

Carta geografica con un margine graduato e doppio rigo nero esterno. La rappresentazione geografica coglie l’intera penisola istriana, da Trieste a Fiume. Si tratta del rifacimento corretto della Carta dell’Istria pubblicata dal capodistriano Giovanni Valle nel 1784. È probabile che il rifacimento sia stato sollecitato, dopo il trattato di Campoformido dal Conte Raimondo Torre Hoffer Valvassina, primo commissario austriaco dei territori appartenuti a Venezia in Istria e Dalmazia. La carta in questione è la variante di una carta già pubblicata nel 1797 da Giovanni Torricella (le sole divergenze rispetto ad essa sono l’anno di edizione e l’editore). In alto a destra vi è l’immagine di una lapide infissa nel terreno, essa funge da cartiglio per la scritta: “CARTA/DELL'/ISTRIA/Riveduta, et aumentata/dal Cesareo Reggio/Ingegnere /Gio[vanni] Antonio Capelaris/l'anno 1803.” Nell’angolo in basso a sinistra vi è una veduta del Porto di Pola e del tempio di Augusto (al di sotto dei quali vi è la didascalia IL TEMPIO DI AUGUSTO/Esistente in Pola) e il disegno di un blocco di pietra allungato contenente la scala grafica di 6 miglia geografiche e la scritta MIGLIE GEOGRAFICHE LX AL GRADO. Sovrasta tali immagini una rosa di 16 venti assai schematica. Nell’angolo in basso a destra vi sono l'Arco dei Sergi e l'Arena di Pola, sormontati dalla scritta ARCO TRIONFALE ED ANFITEATRO eretti in Pola sotto Augusto Imp[eratore]. (Descrizione sintetica dell'opera: Carte geografiche: Istria.)

Immagine raffigurante una coppia che si congeda da una donna anziana, i tre personaggi indossano costumi tipici di Trieste. La stampa proviene dal libro di Jean Grasset de Saint-Sauveur "Voyage pittoresque dans les quatre parties du Monde" edito in 2 volumi da Veuve Hocquart a Parigi nel 1806. (Descrizione sintetica dell'opera: Figure: uomo; donna; anziana. Abbigliamento: costumi popolari. Costruzioni: bracca in legno. Oggetti: cesto. Piante: fiori; prato; arbusto.)

Rappresentazione di sette figure maschili con uniformi ed armi: l'esercito territoriale di Trieste. La stampa proviene da una serie pubblicata nel 1810 dall'editore viennese Joseph Eder. La serie, comprendente 13 tavole dedicate ai corpi militari dell'impero Austro-Ungarico, è visibile integralmente al sito: http://www.napoleon-online.de/html/oesterreich_landwehr1809.html (Descrizione sintetica dell'opera: Figure: militari. Abbigliamento: uniformi militari. Armi: fucile; spada. Mare. Mezzi di trasporto: velieri. Paesaggio: rocce; radura. Vegetali: erba; alberi.)

Diploma di ammissione di Pietro Nobile all'Accademia Romana di Archeologia. In basso a sinistra vi è un sigillo stampato a secco su carta e poi applicato. Di particolare interesse la presenza della firma di Antonio Canova, allora presidente ordinario dell'Accademia Romana di Archeologia. (Descrizione sintetica dell'opera: Architetture: tempio a tholos. Reperti archeologici: stele. Simboli: Lupa capitolina.)

La carta topografica di Trieste e dintorni è incorniciata da un doppio margine di colore nero che si interrompe in un solo punto in basso a sinistra (in corrispondenza di Nabersina). I toponimi sono in italiano (salvo quelli di derivazione slava), nonostante titolo, scala e legenda siano in tedesco. Il confine territoriale della provincia di Trieste è segnato in rosa, la demarcazione delle zone al suo interno in giallo. La carta identifica 24 ?Gemeinde?. Il primo di essi (Triest) stabilisce i limiti del ?pomerio?, il territorio al di fuori di esso è diviso in entitﾅ territoriali denominate ?comuni? (Servola, Sa. Croce, Prosecco, Contovello, Opchina, Banne, Trebich, Gropada, Basovizza, Longera , Padrich) e ?sottocomuni? (S. Maria Madd.na infer.e, S. Maria Madd.na sup.e, Rozzol, Chiarbola super.e, Chiarbola infer.e, Chiadino, Guardiella, Collogna, Scorcola, Royano, Gretta, Barcola). (Descrizione sintetica dell'opera: Carte geografiche: Trieste.)

Lo specifico esemplare dell'Album di Carlo Wostry "I martiri della Redenzione, Trieste austriaca sotto l'Italia" appartenne allo scrittore Ettore Schmitz, in arte Italo Svevo, come testimonia il monogramma apposto al suo interno e la sua collocazione nella biblioteca di Antonio Fonda Savio assieme ad un cospicuo numero di volumi appartenuti al celebre suocero.

Ritratto di Mattia Gullia (1814-1836), nativo di Breda (vicino ad Isola d’Istria) ed affetto da una particolare forma di nanismo. Smise di crescere in altezza all’età di 5 anni, ma il suo corpo continuò a svilupparsi, senza deformarsi ed acquisì le capacità fisiche e mentali di un individuo adulto (praticava agevolmente alcuni sport ed era in grado di parlare 5 lingue). Era alto 85,4 cm e pesava poco più di 13 kg. Ci forniscono sue notizie alcune fonti dell’epoca: G. Saint-Hilaire, Nain de Bréda en Illyrie in Comptes rendus des séances de l’Académie des Sciences, Seance du lundi 24 octobre 1836, Parigi 1836, tomo III, p. 480; An Illyrian dwarf in “London Medical Gazette. Weekly Journal of Medicine and the collateral sciences”, Londra 1837, vol. XIX, p. 250; Mathias Gullia, the Dwarf in “The Lady’s Magazine and Museum. A family journal of original tales and stories, in prose and verse, includig impartial reviews of literature, the fine arts, drama, fashions etc.”, vol. X, Londra, gennaio 1837, pp. 129-131; Mathias Gullia, the Dwarf in “The Friend. A religious and litrary journal”, Volume X, n. 41, Philadelphia, 15 luglio 1837, p. 328. (Descrizione sintetica dell'opera: Paesaggio: rocce. Figura: Mattia Gullia; nano istriano. Vegetali: erba; fiori.)