17. Incontri di filologia classica (2017-2018)
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SOMMARIO
Siracusano Giovanni
Un’introduzione all’archeozoologia
Dall’Armellina Vittoria
Bortolami Fiorenza
Sepolture e sacrifici equini nel Veneto preromano
Taglieri Valeria
Floris Stefano
Battisti Martina
Animali da festa: ipotesi sul rituale mitraico a partire dai resti ossei
Tomassoni Roberto
Rozzi Geraldina
Ragione e sentimento: topoi letterari in una lettera paleo-babilonese
Saviano Martina
Usi e contesti della scrittura genealogica: il caso di Kar
Mignosa Valentina
Bonollo Elena
Veronesi Vanni
Prontera Alessia
La Laus litterarum di Ennodio (dict. 12 = 320 Vog.): appunti per un commento
Arrigoni Silvia
La ricezione scolastica di Prudenzio: il caso del De dubiis nominibus
Gerbi Giulia
Benuzzi Federica
Erudizione, autorità e autorialità: l’esegesi antica alla commedia sulla cattedra di Giovanni Tzetze
Consonni Federica
I Deipnosofisti di Ateneo nella filologia di Angelo Poliziano
Indice dei nomi (personaggi, opere, luoghi)
Indice delle epigrafi, delle monete, dei manoscritti e dei papiri
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- PublicationLa mulieris oratio del papiro Didot (= adesp. com. fr. 1000 K.-A.) come esercizio di scuola. A proposito di un’attribuzione dibattuta(EUT Edizioni Università di Trieste, 2019)Bonollo, ElenaSi propone una disamina delle dibattute questioni dell’attribuzione, della tipologia testuale e della destinazione della cosiddetta mulieris oratio del papiro Didot (P. Louvre 7171+7172), edita da Kassel e Austin come adesp. com. fr. 1000. Si intende confutare l’ipotesi, in parte formulata in passato e più di recente ripresa e rielaborata, che il frammento sia un esercizio scolastico di composizione poetica, in particolare ispirato alla rhesis di Panfile negli Epitrepontes di Menandro (vv. 799-835). L’argomentazione distingue il piano della composizione del passo da quello della sua ricezione nel papiro e include sia un’analisi letteraria e stilistica del testo che osservazioni sulla ricezione scolastica antica della letteratura drammatica e di Menandro in particolare. La posizione che si sostiene sulla paternità del frammento è che sia opera di un poeta della Commedia Nuova.
435 828 - Publication
180 172 - PublicationUn apologo politico nella scuola bizantina. Da Stesicoro Ta34(a) Ercoles = PMGF TA8 a Niceforo Basilace Fab. 2(EUT Edizioni Università di Trieste, 2019)Gerbi, GiuliaIl μῦθος del cavallo e della cerva di Niceforo Basilace (Fab. 2) è la redazione bizantina più tarda della favola eziologica della doma del cavallo, le cui radici sembrano risalire fino a Stesicoro (PMGF TA8). Il presente contributo ricostruisce le varie tappe dell’evoluzione dell’apologo attraverso i secoli, fino ad arrivare all’analisi della redazione basilaciana, del suo contesto di produzione e dei suoi modelli. In base all’analisi della pericope esplicativa associata alla favola e dedicata all’uso della prosopopea, la stessa viene attribuita al μῦθος successivo, quello del leone innamorato, cui risulta più pertinente.
445 286 - PublicationIl leopardo di Edoardo III(EUT Edizioni Università di Trieste, 2019)Tomassoni, RobertoNel 1337 le pretese al trono di Francia del re d’Inghilterra Edoardo III portarono allo scoppio di un conflitto che gettò le sue conseguenze distruttive fin oltre la metà del XV secolo (1453). La guerra ebbe da subito un elevatissimo costo in termini sia sociali che economici. Tra il 1343 e il 1344 il sovrano inglese si trovava nel pieno di una grave crisi finanziaria: nei soli confronti delle compagnie fiorentine dei Bardi e dei Peruzzi il suo debito ammontava ad oltre 1.500.000 in fiorini d’oro. Eppure, in una tale contingenza, Edoardo decise di utilizzare il metallo più prezioso per emettere una nuova, importante, serie monetale. Vennero coniati il doppio fiorino, il fiorino e il mezzo fiorino d’oro e in tutti i nominali comparve l’immagine del leopardo.
309 385 - PublicationErudizione, autorità e autorialità: l’esegesi antica alla commedia sulla cattedra di Giovanni Tzetze(EUT Edizioni Università di Trieste, 2019)Benuzzi, FedericaL’analisi di alcuni scolî di Giovanni Tzetze alle commedie aristofanee della triade bizantina permette di evidenziare le principali dinamiche di interazione tra l’io autoriale del grammatikos e la tradizione esegetica precedente, rappresentata non solo dalle grandi auctoritates del passato, ma anche dalla scoliografia anonima, unico tramite per la conservazione del materiale interpretativo antico. All’interno dei commentari aristofanei, Tzetze combina pratiche proprie della scoliografia – inserendo così il proprio lavoro in quel filone tradizionale (ma allo stesso tempo rifunzionalizzandone in senso retorico-autoriale alcuni aspetti) – a strategie retoriche originali, finalizzate alla tutela della paternità dei commentari e alla promozione della propria autorità intellettuale. Ne risulta uno ‘stile esegetico’ composito, in continua tensione tra massima e minima presenza autoriale.
466 951 - PublicationLa ricezione scolastica di Prudenzio: il caso del De dubiis nominibus(EUT Edizioni Università di Trieste, 2019)Arrigoni, SilviaPrima dell’epoca carolingia, l’anonimo trattato grammaticale De dubiis nominibus è il più importante testimone della tradizione indiretta di Prudenzio. Il presente contributo definisce il numero esatto e le caratteristiche precipue delle citazioni prudenziane nell’opera, per poi operare un confronto con la tradizione diretta del poeta cristiano.
278 391 - PublicationUsi e contesti della scrittura genealogica: il caso di Kar(EUT Edizioni Università di Trieste, 2019)Saviano, MartinaUna genealogia rappresenta la dichiarazione del modo in cui un individuo è, o asserisce di essere, connesso con altri attraverso una discendenza comune. La tradizione greca ha conservato tre diverse genealogie di Kar, l'eroe eponimo dei Cari. Ogni genealogia connette l'eroe a quattro differenti gruppi etnici: i Lidi (Hdt. I 171, 6), i Misi (Hdt. I 171, 6), i Torrebi (Nic. Dam. FGrHist. 90 F47) e i Cretesi (Ael. Nat.An. XII, 30). L’obiettivo di questo contributo è comprendere, attraverso lo studio delle tre genealogie conservate e dei loro contesti storici, se l’elaborazione di queste genealogie possa rappresentare uno strumento per legittimare una rivendicazione etnica e identitaria.
270 296 - PublicationIncontri di filologia classica XVII-(2017-2018)(EUT Edizioni Università di Trieste, 2019)Gli Incontri di filologia classica (INCF) sono una rivista scientifica internazionale a cadenza annuale. Nata per accogliere le relazioni discusse da studiosi appositamente invitati all’interno dei seminari che si tenevano presso l’Università di Trieste (da qui il titolo Incontri triestini di filologia classica, conservato fino al volume IX), la rivista pubblica, previa valutazione, contributi inviati alla redazione e/o discussi nell’ambito di incontri scientifici in Italia e all’estero.
207 3402 - PublicationI gioielli della Potnia. Alcune note sui vaghi di collana zoomorfi nell’affresco del Vano 3a della Xesté 3 di Akrotiri (Thera)(EUT Edizioni Università di Trieste, 2019)Taglieri, ValeriaL’obiettivo di questo contributo è la comprensione del significato simbolico degli elementi zoomorfi (libellule e anatre) sulla collana della divinità femminile raffigurata nel Vano 3a della Xesté 3 (Akrotiri, Thera) attraverso il confronto con raffigurazioni simili su diversi media (sigilli, anelli-sigillo, ornamenti in foglia d’oro, avori, affreschi) a Creta e nella Grecia continentale. Tale analisi ha permesso inoltre di correlare i temi raffigurati nei Vani 3a e 3b sulla base di elementi fino ad ora non adeguatamente considerati dagli studiosi.
362 761 - PublicationSepolture e sacrifici equini nel Veneto preromano(EUT Edizioni Università di Trieste, 2019)Bortolami, FiorenzaUn rituale ampiamente diffuso nel Veneto durante l’età del Ferro prevedeva il sacrificio e l’inumazione di cavalli, pratica caratterizzata da un’ampia variabilità riguardante soprattutto le modalità di sacrificio e di deposizione. Il contributo, a partire da una sintesi dei dati finora noti, intende offrire una panoramica sui sacrifici e le sepolture equine attraverso l’esposizione di alcuni casi specifici.
520 2373 - PublicationAnimali da festa: ipotesi sul rituale mitraico a partire dai resti ossei(EUT Edizioni Università di Trieste, 2019)Battisti, MartinaLo studio dei resti faunistici all’interno dei contesti cultuali ha portato negli ultimi anni a un ampliamento del campo di indagine dell’archeologia del sacro. In questo contributo si esamina il ruolo dei resti faunistici nella ricostruzione del rituale mitraico, raccogliendo i dati provenienti dai mitrei di alcune regioni dell’Impero romano in cui l’apporto dell’archeozoologia ha permesso di gettare nuova luce sulla presenza di sacrifici e sulle abitudini alimentari in questi luoghi di culto. In aggiunta ai dati osteologici, l’ausilio della documentazione architettonica, iconografica e letteraria, ha permesso di approfondire le dinamiche del banchetto e la sua importanza nel culto di Mitra.
341 1117 - PublicationUn’introduzione all’archeozoologia(EUT Edizioni Università di Trieste, 2019)Siracusano, GiovanniLa relazione, impostata in modo informale, si compone di una consistente parte introduttiva, il cui scopo principale è illustrare il ruolo dell’archeozoologia nell’ambito delle discipline antichistiche, e di una parte esemplificativa, in cui sono trattati dei casi di studio affrontati dall’autore, in qualità di archeozoologo nei siti di Arslantepe (Turchia) e di Tell Beydar (Siria).
381 498 - PublicationIndice delle epigrafi, delle monete, dei manoscritti e dei papiri(EUT Edizioni Università di Trieste, 2019)
143 140 - PublicationRagione e sentimento: topoi letterari in una lettera paleo-babilonese(EUT Edizioni Università di Trieste, 2019)Rozzi, GeraldinaIl presente contributo si propone di presentare la lettera paleo-babilonese indirizzata alla principessa Iltani del regno di Qaṭṭara (moderno sito di Tell al Rimah, in Iraq). L’autore di questo testo, rinvenuto a palazzo nell’archivio di Iltani, al quale appartengono più di 200 testi di vario genere, è uno scriba sfortunato di nome Yasitna-abum: lontano dal palazzo e impoverito, lo scriba accusa Iltani di averlo illuso con promesse di gloria mai mantenute, e di averlo invece abbandonato a un’umiliante inattività. Tentando di dimostrare il proprio valore e di convincere Iltani ad accoglierlo a palazzo, Yasitna-abum fa uso sia delle strutture e delle formule tipiche della letteratura epistolare mesopotamica, sia pure di motivi e topoi caratteristici delle preghiere e della letteratura sapienziale. In questo paper, lo stile e il contenuto della lettera di Yasitna-abum saranno identificati e analizzati, e verrà mostrato come elementi presi da diverse tradizioni letterarie sumericoaccadiche si mescolino e intreccino, facendo di questo testo un documento a metà tra epistolografia e letteratura.
387 561 - PublicationIl sacrificio del cavallo nel Caucaso meridionale dell’età del bronzo… e varie problematiche cronologiche e interpretative(EUT Edizioni Università di Trieste, 2019)Dall’Armellina, VittoriaLo studio intende analizzare alcuni tra i più antichi esempi di una tradizione, fortemente simbolica ed evocativa, presente in diverse culture del mondo antico: il sacrificio del cavallo. Proprio nel Caucaso Meridionale dell’Età del Bronzo, infatti, si trovano alcuni contesti particolarmente significativi che verranno presi in esame e messi a confronto con le regioni limitrofe.
335 620 - PublicationI Deipnosofisti di Ateneo nella filologia di Angelo Poliziano(EUT Edizioni Università di Trieste, 2019)Consonni, FedericaIn questo contributo si identifica il manoscritto dei Deipnosofisti di Ateneo di Naucrati (ms. Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Laur. Plut. 60) utilizzato da Angelo Poliziano e si dimostra, attraverso lo studio dei riferimenti e delle citazioni reperibili, in particolare, nell’incompiuta Miscellaneorum Centuria Secunda, che l’umanista lesse integralmente l’opera solo nel 1494, pochi mesi prima di morire. Si considerano infine due testimonianze (inc. Firenze, Biblioteca Riccardiana, B. R. 345 e Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 90 sup. 39) che attestano la prima diffusione, verosimilmente entro la cerchia dei suoi allievi, di alcuni tardi studi su Svetonio di Poliziano (1494) nei quali si fa riferimento a un lungo passo del testo di Ateneo (Ath. V 38- 39 [204d-206d]).
454 583 - PublicationLa Laus litterarum di Ennodio (dict. 12 = 320 Vog.): appunti per un commento(EUT Edizioni Università di Trieste, 2019)Prontera, AlessiaL’articolo fornisce traduzione integrale e analisi sistematica della dictio 12, altrimenti nota come Laus litterarum, composta da Ennodio (V-VI secolo) e dedicata a Aratore (probabilmente) nel 508. Nello studio si individuano i modelli letterari dell’epigramma prefatorio (Avieno, Properzio e Macrobio). Per la parte in prosa si dimostra come Ennodio abbia proceduto a una bipartizione del testo in cui la prima sezione contiene una riflessione sull’obbligo morale di ringraziare la Retorica per il dono dell’eloquentia; la seconda, ricca di elementi tipici dell’inno, è dedicata all’encomio effettivo, sistematizzando il repertorio di metafore spesso associate da Ennodio alla composizione letteraria e agli studi liberali.
408 790 - PublicationLe Institutiones di Cassiodoro, Tatwine e Marziano Capella. Appunti per una storia del testo delle Nuptiae(EUT Edizioni Università di Trieste, 2019)VERONESI VANNIIl secondo libro delle Institutiones di Cassiodoro è trasmesso in tre diverse redazioni. La redazione II, in particolare, è tràdita da quattro manoscritti derivati da un perduto archetipo Φ; all’interno del testo cassiodoreo, senza soluzione di continuità, sono inseriti alcuni paragrafi dal III libro del De Nuptiis Philologiae et Mercurii di Marziano Capella (§ 300-309 e 312-324), alcune delle quali rielaborate anche dai grammatici insulari Tatwin e Anonymus ad Cuimnanum. L’intervento esamina la genesi degli inserti marzianei in rapporto alla tradizione manoscritta di Cassiodoro, Tatwin e l’Anonymyus ad Cuimnanum, con l’obiettivo di ridiscutere la datazione dell’archetipo delle Nuptiae.
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