Bollettino dell'Associazione Italiana di Cartografia 168
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CONTENTS / SOMMARIO
Grava Massimiliano, Berti Camillo
L’uso dei GIS in geografia storica: il caso studio delle manifatture toscane in epoca preunitaria
Modaffari Giovanni
Piovan Silvia E., Filippini Marco, Hodgson Michael E.
Perdita di Aree Umide nella Pianura Veneta Meridionale: una Prospettiva Geo-Storica
Lucarno Guido
Battino Silvia, Lampreu Salvatore
Ronza Maria
Zaccomer Gian Pietro, Bressan Giorgia
Scaglione Giannantonio
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- PublicationStrumenti digitali e geografia sociale: le rappresentazioni degli spazi della 'nuova élite' in Sicilia nel periodo della Luogotenenza borbonica(EUT Edizioni Università di Trieste, 2020)Scaglione, GiannantonioIn questa ricerca sono state realizzate delle carte tematiche digitali di una città di “medie dimensioni”, quella di Misterbianco, durante il primo periodo della riforma amministrativa del 1817 in Sicilia, con lo scopo di indagare i rapporti e i nessi logici tra la nuova classe politica locale e lo spazio urbano. La serie di dati utilizzata per la costruzione delle rappresentazioni è stata ricavata da fonti archivistiche prodotte dalle autorità borboniche: le Liste degli eleggibili. Gli esiti grafici ottenuti dall'analisi dei documenti prodotti nel 1818, 1825, 1832 e 1839 mettono in evidenza una geografia del potere locale in cui sono chiare, tra una Lista e l'atra, le differenti relazioni esistenti tra i “quartieri” e le nuove élites della città. Queste restituzioni cercheranno di mettere in evidenza parte degli effetti spaziali della politica territoriale, tentando di essere degli agili strumenti interpretavi e un esempio di sintesi tra ricerca geostorica e utilizzo di nuove tecnologie.
209 397 - PublicationItinerari culturali e identità territoriale. La Via Francigena nel Mezzogiorno d’Italia tra prospettive europee e criticità locali. Il caso della Campania(EUT Edizioni Università di Trieste, 2020)Ronza, MariaIl contributo si propone di analizzare il ruolo che gli itinerari culturali potrebbero avere per la valorizzazione del patrimonio identitario e del paesaggio nel Mezzogiorno d’Italia. In particolare, l’attenzione è focalizzata sulla “Via Francigena nel Sud”, un intricato sistema di percorsi che da Roma arriva alle coste pugliesi attraversando l’entroterra appenninico. Dopo aver delineato l’iter di riconoscimento dell’itinerario in sede europea, vengono individuate le criticità connesse all’attuazione della Via Francigena e le problematiche di governance alla scala regionale (Campania). Per comprendere i livelli di attrattività e ricettività dei territori interessati dalla Via Francigena in Campania, sono stati analizzati i dati del MIBACT e quelli di OSM sui beni culturali al fine di evidenziare la distribuzione degli stessi lungo i tracciati. Analogamente sono stati esaminati i dati ISTAT sulle strutture ricettive suddivise per tipologie al 2019, in relazione ai comuni inseriti nell’itinerario. Se la Via Francigena è in grado d’integrare beni culturali e centri minori che, altrimenti, non avrebbero la forza di generare una domanda turistica, di rimando la discontinuità del tessuto ricettivo costituisce un significativo ostacolo per il turismo lento. Il coinvolgimento attivo di enti, soggetti economici e comunità locali nelle linee di finanziamento promosse a livello nazionale ed europeo si configura come fondamentale per una territorializzazione del brand “Via Francigena” in aree marginali o non interessate da flussi turistici.
288 874 - PublicationL’Isola di Gran Canaria tra squilibri territoriali e nuove prospettive di sviluppo turistico per le aree interne e rurali*(EUT Edizioni Università di Trieste, 2020)
;Battino, SilviaLampreu, SalvatoreNell’arcipelago delle Canarie lo sviluppo di un turismo incentrato sul binomio sole-mare ha prodotto squilibri territoriali connessi al consumo di suolo, all’abbandono delle attività agricole e alla distribuzione della popolazione che, negli anni, si è spostata dalle aree rurali e interne verso le coste e le città. Gran Canaria manifesta i segni di un modello divenuto ormai insostenibile e ricerca nuove prospettive di sviluppo nella valorizzazione delle risorse ambientali e culturali presenti anche nelle aree rurali, soggette a spopolamento. Il contributo esamina le problematiche legate al modello Sol y Playa ed evidenzia alcune recenti iniziative di promozione turistica sostenibile del patrimonio naturalistico e culturale presente nell’isola.289 804 - PublicationBollettino dell'Associazione Italiana di Cartografia, 168 (2020)(EUT Edizioni Università di Trieste, 2020)
109 827 - PublicationPerdita di Aree Umide nella Pianura Veneta Meridionale: una Prospettiva Geo-Storica(EUT Edizioni Università di Trieste, 2020)
;Piovan, Silvia E. ;Filippini, MarcoHodgson, Michael E.La protezione delle zone umide è diventata parte importante nella pianificazione degli ecosistemi nella maggior parte delle nazioni. In alcuni paesi il ripristino delle zone umide perdute o anche la creazione di nuove zone umide è considerato essenziale per i servizi ecosistemici che esse forniscono. Il primo passo nella pianificazione delle zone umide e degli ecosistemi è la loro mappatura sia nel presente sia, ove possibile, nell’ambito storico. Il censimento e la mappatura delle zone umide su aree estese sono eseguiti attraverso l’analisi di immagini telerilevate, come immagini aeree o satellitari. Il censimento e la produzione di carte riguardanti le zone umide del passato sono più difficili poiché il telerilevamento da piattaforme aeree esiste solo dalla prima metà del XX secolo. Tuttavia, alcuni prodotti cartografici storici includono aree umide o caratteristiche del territorio che possono essere interpretate come aree umide e che possono fungere da proxy per le ricostruzioni storiche della distribuzione delle zone umide. In questa ricerca, sia le carte storiche sia foto aeree recenti sono state utilizzate per cartografare la distribuzione geografica delle zone umide nella provincia di Padova nel nord Italia. Un’analisi diacronica del cambiamento delle zone umide ha rivelato un’importante perdita di zone umide in tale provincia. Le zone umide attuali rappresentano solo il 3,4% delle zone umide presenti nel 1882. L’attuale distribuzione di zone umide è, in gran parte, diversa dalla distribuzione storica in quanto, ad oggi, pochissime delle zone umide storiche rimangono ancora nel territorio, mentre le nuove zone umide sono sparse e sporadiche, perlopiù risultato di processi antropici.385 670 - PublicationGli studenti universitari sono capaci di produrre informazione geografica di qualità? Primi risultati di uno studio empirico(EUT Edizioni Università di Trieste, 2020)
;Zaccomer, Gian PietroBressan, GiorgiaAl giorno d’oggi è molto comune utilizzare servizi basati su mappe online per pianificare percorsi di trasporto, monitorare attività sportive o cercare l’ubicazione dei negozi, tanto per fare alcuni esempi. Ma questo crescente utilizzo della cartografia interattiva per acquisire informazioni geografiche corrisponde anche a una maggiore capacità delle persone di produrre dati spaziali? Il presente contributo mira ad indagare la familiarità di un gruppo eterogeneo di persone con le mappe online. A tal fine, è stato condotto un esperimento che richiedeva ai partecipanti di identificare la posizione di specifici luoghi su mappe incorporate in un questionario online. L’obiettivo era quello di valutare se la loro conoscenza dei GIS influisse sulla qualità della loro attività di mappatura. L’esperimento ha coinvolto circa duecento studenti dell’Università di Udine ed è stato condotto in parte di persona e in parte a distanza. Gli studenti, iscritti a vari corsi universitari, si differenziano per avere diversi gradi di esposizione alla geografia e ai GIS nel loro percorso formativo. Nell’articolo, dopo una breve presentazione dell’esperimento, descriveremo innanzitutto le caratteristiche degli intervistati, come quelle demografiche, istruzione e competenze informatiche, quindi si analizzerà l’accuratezza della posizione dei dati spaziali che hanno fornito. Infine, si valuterà la partecipazione e la qualità dei dati in relazione alle caratteristiche dell’esperimento. I risultati rivelano che il metodo di supervisione e la formazione GIS sono due fattori importanti per la fornitura di informazioni geografiche di alta qualità.520 351 - PublicationIl ritratto del mondo alla corte di Maometto II: il contributo di Giorgio Amiroutzes e Mehmed Beg alla traduzione della 'Geographia' di Tolomeo (1465)(EUT Edizioni Università di Trieste, 2020)MODAFFARI GIOVANNIAlla vigilia della nascita della Modernità, la storia della Geographia di Tolomeo è stata spesso descritta attraverso una prospettiva che ha privilegiato gli eventi della costa occidentale del Mediterraneo. Nondimeno, un processo parallelo si registrava nella stessa epoca sulla costa orientale, alla corte del Sultano Maometto II a Costantinopoli, la città che sarebbe divenuta Istanbul, centro dell’Impero ottomano appena creato. Nel 1465, lo studioso bizantino Giorgio Amiroutzes (ca. 1400-1475) e suo figlio Mehmed Beg realizzavano una nuova carta del mondo in arabo: una delle grandi imprese negli studi geografici successivi alla caduta di Costantinopoli (1453). In seguito, furono incaricati di tradurre in lingua araba l’opera tolemaica. Nel presente lavoro, si richiamano alcune ricerche relative al contributo fornito da Amiroutzes e altri studiosi, tra cui Giorgio Trapezuntius, alla visione ecumenica di Maometto II e al desiderio del Sultano di creare un nuovo spazio di espansione. Al contempo, si pongono alcune basi per le future ricerche sui contenuti di toponomastica, geopolitica e geografia matematica nella produzione cartografica al tempo di Maometto II e, in particolare, nella carta del mondo analizzata.
441 522 - PublicationImpiego pratico dell’orario grafico nella progettazione di un’infrastruttura per il turismo: la ferrovia Cogne-Plan Praz(EUT Edizioni Università di Trieste, 2020)Lucarno, GuidoThe Cogne-Acquefredde (Plan Plaz) railway is a former mining infra¬structure, which has not been in service for over 40 years. In the 1990s it was modernized to reopen it for train traffic and to contribute to the tourist development of one of the most important Italian Alpine resorts. The results, however, were unsuccessful since, in addition to technical errors showed during testing, the project did not take into account its inadequacy to support the expected traffic flows. It was a typical case in which applied cartography would have solved posi¬tively a problem that was not taken into consideration from an engi-neering point of view. The graphic time-table, a particular kind of two-dimensional car¬togram, with a space-time development, is considered in this work to highlight not only its possible theoretical field of application in a railway with a tourist value, but also the role that the geographer can have, alongside the transport engineer, in the project of a transport infrastructure.
191 934 - PublicationL’uso dei GIS in geografia storica: il caso studio delle manifatture toscane in epoca preunitaria(EUT Edizioni Università di Trieste, 2020)
;Grava, MassimilianoBerti, CamilloIl presente contributo espone i risultati di un progetto di ricerca, cofinanziato tra il CIST (Centro Interuniversitario di Scienze del Territorio) e il SITA (Servizio Informativo Territoriale e Ambientale) della Regione Toscana, finalizzato alla georeferenziazione degli opifici presenti sul territorio toscano nella prima metà del XIX secolo. L’obiettivo principale di questa indagine è stata la creazione di un database geografico, realizzato attraverso l’impiego di sistemi informativi geografici (GIS), di tutte le manifatture (oltre 15.000 strutture per un’area di poco meno di 23.000 chilometri quadrati) alla data di attivazione dei catasti preunitari della Toscana (Catasto Generale della Toscana, Catasto Borbonico e Catasto Estense). La georeferenziazione di ciascuna “fabbrica”, collocata nella sua posizione originale e sovrapposta agli attuali livelli amministrativi, ha inoltre permesso di produrre mappe di densità e soprattutto di effettuare analisi statistiche sul numero, la tipologia, la distribuzione spaziale delle manifatture stesse e tra queste e le reti idrografiche e di comunicazione. Il ricorso a strumenti di geostatistica e l’intersezione tra il Modello Digitale del Terreno (DTM) e il livello informativo delle manifatture ha inoltre consentito di determinare l’altimetria e la pendenza di ogni punto, ma anche, grazie alla creazione di una autocorrelazione spaziale positiva dei dati, l’individuazione delle aree di specializzazione produttiva e conseguentemente di antropizzazione di questi territori. La pubblicazione di questa banca dati online, il più grande geodatabase dedicato alle manifatture storiche ad oggi esistente, sul portale cartografico della Regione Toscana attraverso un WebGIS dedicato è stata l’ultima tappa di una ricerca che, tanto per il numero quanto per la densità degli “opifici”, risulta essere uno straordinario esempio di sintesi tra ricerca geostorica e utilizzo di nuove tecnologie.318 774