Ecosistemi per la ricerca. Atti Convegno ACNP/NILDE Trieste, 22-23 maggio 2014
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SOMMARIO
Bonora Orietta, Coltellacci Daniele, Garbolino Laura, Piazza Maria Chiara, Paradiso Biagio, Perin Anna, Secinaro Emanuela
Moser Stefanie
Bae Seangill Peter
Resource Sharing in the U.S. Academic Libraries: Trends and Future
Pispiringas Leonidas, Dervou Claudine, Boutlas Asimakis
Badalamenti Guido, Scolari Antonio, Tamburrini Renato
Il progetto WorldCat/OCLC del consorzio CIPE
Apostolico Mauro, Andretto Alessandro
Marinai Elisabetta, Peruginelli Ginevra
La banca dati DoGi e la condivisione dei dati giuridici: nuovi orizzonti
Giglia Elena, Vignocchi Marialaura
Biblioteche ed editoria periodica elettronica ad accesso aperto: servizi a valore aggiunto
Truccolo Ivana
Tavola Rotonda I servizi bibliotecari e la valutazione della ricerca: una collaborazione possibile?
Verniti Vincenzo
Mangiaracina Silvana, Russo Ornella, Tugnoli Alessandro, Putti Marta
Sviluppi presenti e futuri di Nilde
Bardelli Annalisa, Colombo Caterina, Consumi Luisella, Cossu Antonella, Salvioni Ornella
Cocever Cristina, Chiandoni Marco
La sopravvivenza delle biblioteche nell’era digitale richiede una mutazione genetica?
Righi Simonetta, Zani Maurizio
Se vuoi tenerti il cliente, rendigli la vita semplice
Bucciarelli Monica, Lanciaprima Lyda, Mancini Vanessa Maria, Crescenti Federica, Di Teodoro Anna Giulia
Da Baco a Farfalla: storia di una metamorfosi
Garbolino Laura
Abbiamo unito le risorse elettroniche: ACNP e NILDE in Ateneo
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Il secondo convegno congiunto ACNP / NILDE: ecosistemi per la ricerca è stato ospitato dal 22 al 23 maggio 2014 dall’Università di Trieste. Sono stati affrontati in un’ottica internazionale i temi del rapporto tra cataloghi collettivi e servizi interbibliotecari, e il più generale ambito dei servizi bibliografici per la ricerca scientifica. ACNP e NILDE possono essere considerati un vero e proprio ecosistema. Le biblioteche e i bibliotecari collaborano tra di loro in maniera reciproca e secondo modalità interconnesse, offrendo agli utenti servizi sempre più evoluti e dinamici. Questo ecosistema, essendo aperto, mette i propri servizi a disposizione della ricerca scientifica in senso generale. Il convegno di Trieste ha offerto l’occasione di investigare e proporre soluzioni innovative, interconnessioni e relazioni nuove e più proficue.
Orietta Bonora, Area Sistemi Dipartimentali e Documentali - Università di Bologna
Daniele Coltellacci, Biblioteca del Dipartimento di Scienze della Terra, Sapienza Università di Roma
Laura Garbolino, Biblioteca Speciale “G. Peano” - Università degli Studi di Torino
Maria Chiara Piazza, Biblioteca Antonio Lo Surdo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma
Biagio Paradiso, CIMEDOC Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”
Anna Perin, Biblioteca Ircres-CNR
Emanuela Secinaro, Biblioteca Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica di Torino
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- PublicationResource Sharing in the U.S. Academic Libraries: Trends and Future(EUT Edizioni Università di Trieste, 2015)Bae, Seangill PeterIl servizio di prestito interbibliotecario nelle biblioteche universitarie americane è uno dei servizi più apprezzati e il numero di richieste cresce rapidamente. Nonostante, ed allo stesso tempo, a causa delle informazioni disponibili online, esigenze di informazione degli utenti diventano sempre più internazionali e diversificate. Inoltre, a causa della immediata disponibilità di molti prodotti on-line, le aspettative degli utenti sono di un rapido accesso al full text. Per soddisfare queste esigenze ed aspettative, i bibliotecari americani hanno sviluppato diversi strumenti per ottimizzare i flussi di lavoro che comprendono, a più livelli, la condivisione delle risorse: ne sono esempi ILLiad e il software Odyssey, Direct Request feature, Purchase on Demand and Standalone Scanning Workstation, etc. Il futuro dell’ILL deve però tener conto di importanti realtà, come il diritto d’autore e le licenze per la gestione delle risorse elettroniche. Tuttavia, se le biblioteche potranno prendere l’iniziativa ed intervenire sulle modifiche tecniche future, si potrà creare un ambiente più favorevole ai bibliotecari ed agli utenti e consentirci di compiere al meglio la nostra missione.
880 1176 - PublicationTavola Rotonda I servizi bibliotecari e la valutazione della ricerca: una collaborazione possibile?(EUT Edizioni Università di Trieste, 2015)Truccolo, IvanaOccorre chiedersi quale sia il ruolo delle biblioteche non solo nella valutazione della ricerca, ma anche nella comunicazione scientifica. La tavola rotonda si propone di esplorare il rapporto fra alcuni prodotti tradizionali delle biblioteche quali i cataloghi collettivi, i servizi interbibliotecari e il più generale ambito della ricerca scientifica che propone nuove sfide. In particolare, la valutazione della ricerca, che vede sempre più spesso i bibliotecari coinvolti nel processo di valutazione grazie alle loro specifiche conoscenze e abilità in campo bibliografico e bibliometrico. Miglioramenti sono tuttavia ancora possibili e auspicabili nell’interesse di tutto il processo di ricerca e comunicazione scientifica. I cataloghi collettivi, per esempio, e in particolare del Catalogo Italiano dei Periodici ACNP, potrebbe garantire descrizioni bibliografiche controllate e qualitativamente elevate. Oggi le Anagrafi dei prodotti della ricerca di ateneo sono per la maggior parte scollegati sia dai repertori bibliografici sia dai cataloghi delle biblioteche, obbligando i ricercatori e i docenti a descrivere ex-novo le citazioni di pubblicazioni già ampiamente catalogate dalle loro biblioteche di afferenza. Ancora, i cataloghi collettivi, con le loro innumerevoli informazioni sulle collezioni possedute dalle biblioteche accademiche, potrebbero rappresentare un fonte preziosa per sperimentare nuovi indicatori non bibliometrici per la valutazione e la diffusione della ricerca scientifica presso gli Atenei italiani.In conclusione le biblioteche devono essere inserite a pieno titolo nel ciclo della comunicazione scientifica e non solo nella fase della valutazione. Per farlo, devono conoscere le caratteristiche del lavoro scientifico, che è in continuo sviluppo e usa sempre le tecnologie più avanzate, e sapersi proporre. Le biblioteche hanno a disposizione molte competenze in termini di risorse umane professionali e strumenti da valorizzare, ma anche limiti da superare. Sono necessarie nuove competenze per l’innovazione dei servizi, per renderli adeguati al cambiamento dei metodi di ricerca degli studiosi e per essere di reale supporto alle sfide attuali delle università e dei centri di ricerca.
920 1351 - PublicationEsperienza di interoperabilità tra servizi interbibliotecari tramite protocollo ISO-ILL. Colloquio standard ILL- SBN/aleph e ILL-SBN /sebina open library(EUT Edizioni Università di Trieste, 2015)
;Bardelli, Annalisa ;Colombo, Caterina ;Consumi, Luisella ;Cossu, AntonellaSalvioni, OrnellaL’intervento illustra le caratteristiche di interoperabilità di ILL-SBN e in particolare l’integrazione in modalità standard ISO-ILL con i software Aleph500 e Sebina OpenLibrary. Il colloquio con le biblioteche Aleph è stato reso possibile dalla cooperazione con l’Associazione Italiana Utenti ExLibris (ITALE) che ha portato all’approfondimento dello standard (con revisione delle rispettive configurazioni) e all’interoperabilità tra i due sistemi attraverso la realizzazione di un gateway HTTP/TCP-IP. Il colloquio con le biblioteche Sebina OpenLibrary è stato realizzato direttamente via http in modalità nativa ILL- SBN. L’intervento descrive inoltre l’esperienza comune nell’ambito del Gruppo di lavoro per il colloquio tra ILL- SBN e altri applicativi, le riflessioni e le esigenze emerse e i vantaggi per le biblioteche; propone infine la cooperazione allargata per la realizzazione di un servizio nazionale integrato.1632 1963 - PublicationIl Centro di Documentazione Scientifica IOV come ponte tra sviluppo di sistemi informativi e valutazione della ricerca(EUT Edizioni Università di Trieste, 2015)
;Apostolico, MauroAndretto, AlessandroIl Centro di Documentazione dell’Istituto Oncologico Veneto, grazie a BiblioSan e al network ACNP - Nilde, ha potuto creare un programma di diffusione di strumenti digitali, con un’attenzione specifica alla realizzazione di servizi per la Ricerca. In quest’ottica è stato sviluppato un database in grado di determinare degli indicatori di performance, utili alle esigenze specifiche degli IRCCS, ma anche di altri centri biomedici. Il principale obiettivo di SIPS (Sistema Informativo Pubblicazioni Scientifiche) è di fornire una semplice gestione delle pubblicazioni ed un monitoraggio immediato della produttività. SIPS è indirizzato al management e calcolo di dati quantitativi (articoli, n. ricercatori, contratti, ecc. ) e qualitativi (bibliometria, affiliazioni, rapporto tra personale a tempo determinato – indeterminato, ecc.). Trattasi dunque di un Sistema per il supporto delle decisioni, in grado di aiutare gli amministratori della ricerca nello stabilire le priorità interne ad ogni ente, come nell’assegnazione dei finanziamenti sulla base di indicatori, non solo “accademici”.922 781 - PublicationSviluppi presenti e futuri di Nilde(EUT Edizioni Università di Trieste, 2015)
;Mangiaracina, Silvana ;Russo, Ornella ;Tugnoli, AlessandroPutti, MartaIl presente articolo illustra i più recenti sviluppi del sistema NILDE, le prospettive di evoluzione futura e le ricadute positive di un modello di lavoro cooperativo e di condivisione delle esperienze e delle professionalità per la comunità delle biblioteche aderenti. La collaborazione con DoGi e l’integrazione di NILDE con questa importante banca dati, nasce in risposta alle esigenze evidenziate dai bibliotecari dei settori disciplinari umanistico, sociale e giuridico di lingua italiana. La collaborazione tra NILDE e Kronosdoc (biblioteche spagnole) e tra NILDE e ITALE (biblioteche che usano Aleph e Alma) nasce per migliorare i flussi di lavoro di chi utilizza sia NILDE che altri sistemi per la gestione del document delivery, e per evitare la duplicazione manuale di inserimento degli stessi dati in software diversi. Il progetto ALPE per la creazione di un archivio condiviso di licenze dei periodici elettronici relativi alle clausole di document delivery intende supportare i bibliotecari nella corretta applicazione degli usi consentiti e favorire la diffusione delle conoscenze su questi aspetti.958 954 - PublicationAbbiamo unito le risorse elettroniche: ACNP e NILDE in Ateneo(EUT Edizioni Università di Trieste, 2015)Garbolino, LauraL’idea della gestione di un servizio di Document Delivery (DD) sulle risorse elettroniche (ER) non è nuova, ma il modello sperimentato all’Università di Torino presenta delle innovazioni ed ha soddisfatto pienamente tutti i partecipanti. Il servizio è stato strutturato in modo distribuito ma coordinato: l’adesione volontaria e la disponibilità a sottoscrivere una carta comune del servizio, oltre all’impegno a registrare in NILDE tutte le transazioni per agevolarne la misurazione, sono tra le peculiarità del progetto. Il vantaggio del modello è la piena valorizzazione del ruolo delle biblioteche che, scegliendo di aderire, ottengono una riduzione del rischio di forti scompensi di debito sul sistema NILDE, grazie alla disponibilità per il DD dei titoli migrati al solo formato elettronico; hanno altresì una standardizzazione del servizio, la diffusione di buone pratiche e un maggiore rispetto delle licenze d’uso. Tra gli impegni dei partecipanti c’è inoltre l’assunzione di responsabilità sulla stabilità degli accessi ed il controllo delle consistenza su ACNP. Grazie alla gestione del servizio tramite NILDE si è avuta la possibilità di misurare la circolazione delle ER. Il confronto tra due periodi, pre- e post-sperimentazione, dimostra come l’inserimento delle ER nel catalogo ACNP abbia incrementato il numero delle transazioni del nostro Ente. Nonostante l’aumento della mole di lavoro il numero delle biblioteche che hanno deciso di continuare e/o iniziare ad offrire questo servizio per il network è incrementato. L’unica defezione registrata è dovuta a problemi di struttura.
909 1009 - PublicationHeal-link: using NILDE to provide Public Organizations in Greece with articles from HEAL-Link’s electronic subscriptions(EUT Edizioni Università di Trieste, 2015)
;Pispiringas, Leonidas ;Dervou, ClaudineBoutlas, AsimakisThis paper is about the collaboration and cooperation in both software and policies between NILDE, Library of CNR and HEAL-Link. Moreover is about the need of HEAL-Link to acquire and use software in order to fulfill its requirements to setup a document delivery service for the Greek Public Organizations (Hospitals, City Libraries, etc.). HEAL-Link was founded 15 years ago with the aim to provide electronic resources to the members of HEAL-Link. Main goals of HEAL-Link are: −− The collaboration among its members, by establishing common policy on journals subscriptions, to promote rational growth of journals’ collections among members, and achieve both savings and access to a greater number of electronic sources in order to meet the educational and research needs of the users of the participating institutions. −− The joint subscriptions and the management of remote access to electronic resources and information services, including electronic journals. For many years a large number of Public Organizations have been consistently expressing their wish to become active members of HEAL-Link in order to have full-text access to the subscribed electronic resources. But this is very difficult and the main reason is their limited budget to contribute to the cost of the electronic subscriptions of HEAL-Link. Therefore, under the NSRF (National Strategic Reference Framework) 2007–2013, we decided to take advantage of the interlibrary loan terms of the agreements we have with the publishers and setup a document delivery service. After research for software that is used among libraries internationally, we have decided to use the NILDE software. With the great cooperation of the people at CNR, together we managed to make all the necessary changes and modifications in the software so that it can be used for HEAL-Link’s document delivery service. An agreement was signed between CNR and HEAL-Link describing the terms under which NILDE will be used and the terms of collaboration. After signing the agreement, we had a one-week training in Bologna on learning NILDE fundamentals and its source code, and also made most of the changes needed to implement the HEAL-Link version. We were very careful with each needed change in the software so as not to affect the total functionality of the software. As an example of the changes needed in our version only HEAL-Link acts as a lending library. The Libraries of the Public Organizations, that are not allowed to access directly the full-text of the electronic journals, can make a “Document Delivery Request” through NILDE. HEAL-Link sends a copy of the electronic scientific article to them according to the clauses included in the HEAL-Link license agreements with the publishers.1195 928 - PublicationIl progetto WorldCat/OCLC del consorzio CIPE(EUT Edizioni Università di Trieste, 2015)
;Badalamenti, Guido ;Scolari, AntonioTamburrini, RenatoCIPE è un consorzio di 11 università italiane, che qualche anno fa ha deciso di porsi come un “rompighiaccio” rispetto alle altre università italiane, importando i suoi 11 milioni di record catalografici in WorldCat. Oggi una buona parte del progetto è stata completata e circa la metà dei dati è visibile, mentre si sta procedendo all’importazione del resto. È interessante notare che nelle università che hanno esportato i dati è già stato riscontrato un significativo aumento di richieste di ILL da parte di istituzioni estere. La motivazione più importante del progetto sta nella necessità di colmare il deficit di documentazione italiana non accessibile in rete. Gli obiettivi del progetto sono: a) dare maggiore visibilità al patrimonio bibliotecario italiano; b) aprirsi attraverso WorldCat al VIAF e alla struttura dei linked data; c) incoraggiare l’adesione al progetto CIPE-WorldCat delle altre università italiane; d) incrementare la rilevanza dei risultati della ricerca italiana nella comunità internazionale e migliorare il processo di valutazione della letteratura scientifica italiana, con particolare riguardo alle monografie. La partecipazione al progetto ha rappresentato per le biblioteche anche un’occasione per rivedere le procedure del proprio catalogo, insieme all’opportunità di correggerne gli errori e le incoerenze, grazie ai feedback ricevuti da OCLC durante l’importazione dei dati. Inoltre il progetto ha consentito ai membri del CIPE di sviluppare un notevole know how sulle funzionalità dei SW di importazioneesportazione e sulle loro implicazioni negli ILS. CIPE is a Consortium of 11 Italian universities, that decided few year ago to act as an “icebreaker” in respect of the other Italian universities importing their 11 millions of records in Worldcat. Today most of the process has been completed and half of the data are available in the Catalogue yet, where we are expecting also the other data will be imported quite soon. It is interesting to note the significant increase in the ILL requests coming from foreigner institutions, thanks to the presence of our data in WorldCat. The more relevant reason behind the CIPE initiative is the need to bridge the gap of the Italian documentation not available on the web at the moment. The aims of the project are: a) giving more visibility to the librarian Italian heritage; b) sizing the opportunity of participating, via WorldCat, to VIAF and to structure the data thought linked data; c) encouraging the adhesion to the CIPE-WorldCat project from other Italian universities; d) promoting the relevance of the Italian research outputs in the International community and increasing the evaluation process of the national papers, with a specific attention to books. The achievement of the project represented also a good occasion for the libraries to revise their internal cataloguing process and routines, with the opportunity to clean the data and to correct errors in the catalogues thanks to the feedbacks of inconsistency highlighted from OCLC during the import of data. This way has been also possible for the CIPE members to develop a deeper know how regarding the SW functionalities and the import-export implications and problems in the ILS.1498 2045 - PublicationSe vuoi tenerti il cliente, rendigli la vita semplice(EUT Edizioni Università di Trieste, 2015)
;Righi, SimonettaZani, MaurizioLa Biblioteca clinica “Bianchi“ opera all’interno del policlinico universitario bolognese S. Orsola – Malpighi e mette i propri servizi a disposizione degli studenti e del personale docente e ricercatore dell’ Alma Mater, oltre che al personale medico ospedaliero che ne faccia richiesta. Lo specifico contesto di lavoro ha portato i bibliotecari a promuovere il reperimento e la fornitura dei documenti come servizio di punta della biblioteca. ACNP e Nilde costituiscono la base di questo servizio, e la strategia scelta è stata quella di proporre un servizio pienamente integrato con le pratiche di ricerca degli utenti e facile da usare. L’utente può dunque concentrarsi sulla ricerca bibliografica vera e propria, affidando ai bibliotecari la fase del reperimento del documento. Per mettere in grado il ricercatore di lavorare in maniera produttiva , abbiamo deciso di puntare sulla personalizzazione della versione portatile di Mozilla. Abbiamo perciò creato quello che abbiamo chiamato “Kit della ricerca”, partendo dalla soluzione messa a punto dal Sistema bibliotecario per accedere da casa (via proxy server) alle risorse riservate dell’Ateneo bolognese. Il “kit per la ricerca” consente agli utenti di consultare la banca dati di riferimento (Pubmed) già settata per l’Università di Bologna; trovare immediatamente rinvio al full-text degli articoli (tramite il link resolver sfx); richiedere gli articoli non scaricabili. L’aggiunta del plug-in Zotero, per la gestione dei risultati della ricerca bibliografica,ha completato questo strumento. Sono stati poi aggiunti ulteriori plug-in, in modo tale da rendere potenzialmente più efficiente ed efficace la ricerca riducendo al minino i passaggi che la scandiscono. Lo strumento risulta estremamente semplice per l’uso diffuso tra chi studia e ricerca in una situazione così complessa anche dal punto di vista degli accessi alla rete. Gli utenti possono pensare dunque al servizio di accesso, richiesta e fornitura dei documenti come alla semplice possibilità di cercare, scaricare, chiedere e citare i documenti di interesse. Su questa semplicità di uso ha battuto in questi ultimi due anni l’attività di promozione: predisposizione di sito web, materiali cartacei, presentazioni, ecc. Le soluzioni organizzative di back office hanno permesso di mettere maggiormente a disposizione il patrimonio cartaceo, pur in una situazione di persistente frammentazione delle strutture bibliotecarie. D’altra parte, la contrattazione con le strutture universitarie di riferimento ha consentito di risolvere il problema del pagamento degli articoli per i quali è richiesto un rimborso da parte dei fornitori. La diffusione di questo strumento è andata dunque di pari passo con la crescita dei dati relativi al dd e allo scarico dei pdf degli articoli.905 753 - PublicationThe Quest for Documents: Catalogues, Interlibrary Loan and Document Delivery in Austria – using the example of the Danube University Krems(EUT Edizioni Università di Trieste, 2015)Moser, StefanieIf you want to work efficiently and economically in research and teaching there is a condition precedent: the admission to expert literature. To guarantee appropriate literature, interlibrary loan and document delivery is essential. Via interlibrary loan different media can be ordered at national and international libraries. As the first library in Austria we use the Aleph Sharing system for interlibrary loan. This system develops the base for computer based working in libraries and enables cooperation between libraries in Austria. For document delivery we collaborate with Subito. Subito is a document delivery service of research libraries in Germany, Austria and Switzerland from where we order most of the articles. Our users have the possibility to order their documents by a web form on our homepage. The huge number of orders shows us how important, for research and teaching, such a librarian service is.
1062 706 - PublicationDa Baco a Farfalla: storia di una metamorfosi(EUT Edizioni Università di Trieste, 2015)
;Bucciarelli, Monica ;Lanciaprima, Lyda ;Mancini, Vanessa Maria ;Crescenti, FedericaDi Teodoro, Anna GiuliaNel corso degli anni, di necessità in necessità, nella biblioteca dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “G.Caporale”(IZSAM) sono state create e gestite attività per soddisfare bisogni conoscitivi e formativi impellenti legati all’evoluzione del contesto (società digitale e della conoscenza) e dei compiti istituzionali. Dalla conservazione fisica di libri e riviste a quella virtuale, dalla catalogazione home made all’esperienza SBN e ACNP, dall’indicizzazione e spoglio dei periodici all’indicizzazione delle risorse; dalle cartoline postali per le richieste di articoli scientifici all’universo NILDE: una manciata di anni per copernicane rivoluzioni della galassia Biblioteca. Allo stesso tempo l’aumento e la differenziazione degli utenti, conseguenza della pervasività e diffusione della rete hanno determinato la comparsa di nuovi scenari e candidato la Biblioteca a protagonista di molteplici variegati fronti: formazione, produzione di ricerca scientifica, valutazione della ricerca scientifica, creazione di repository istituzionale, informazione normativa e giornalistica. La Biblioteca dell’IZSAM ha fatto scelte coraggiose, come l’accesso aperto:la rivista open access Veterinaria Italiana, corredata di impact factor; il repository istituzionale - vetrina e archivio (a breve auto implementato); la fornitura degli articoli direttamente ai ricercatori. I risultati conseguiti riguardano due aspetti essenziali: −− il rafforzamento del valore sociale in termini di diffusione della conoscenza, di formazione e informazione degli utenti, di raccolta e conservazione della documentazione scientifica, di interlocutore privilegiato aperto al territorio locale soprattutto per le tematiche sanitarie; −− l’incremento del valore economico, vale a dire l’utile realizzato sugli investimenti di funzionamento (abbonamenti alle banche dati, gold road, personale), in termini di produzione e pubblicazione di risultati della ricerca scientifica, valutazione della produzione scientifica, realizzazione di risparmi attraverso la partecipazione a consorzi, contributo dato alla presentazione o rendicontazione di progetti di ricerca, twinning, opportunità di incontro tra ricercatori, ritorno d’immagine e “fiducia” per l’intera organizzazione.1126 814 - PublicationLa banca dati DoGi e la condivisione dei dati giuridici: nuovi orizzonti(EUT Edizioni Università di Trieste, 2015)
;Marinai, ElisabettaPeruginelli, GinevraL’informazione giuridica presenta caratteristiche del tutto peculiari per l’intrinseca esigenza di integrazione fra le sue differenti tipologie: legislazione, giurisprudenza e dottrina. In particolare quest’ultima è considerata punto di partenza per rendere interoperabile il dato giuridico. In questo contesto la banca dati DoGi-Dottrina Giuridica, prodotta, gestita e distribuita dall’Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ITTIG-CNR), rende testimonianza dell’evoluzione della scienza giuridica italiana, costituendo allo stato attuale la più completa fonte italiana di informazione online sulla letteratura. Il contributo analizza le caratteristiche della banca dati nonché i servizi offerti agli utenti nella prospettiva di condivisione del dato giuridico (legame con ACNP – Catalogo Italiano dei Periodici, con NILDE - Network Inter-Library Document Exchange). Sono esaminate inoltre le opportunità dell’open access e la possibilità di supportare la valutazione della qualità della ricerca nel settore del diritto.1262 1578 - PublicationLa sopravvivenza delle biblioteche nell’era digitale richiede una mutazione genetica?(EUT Edizioni Università di Trieste, 2015)
;Cocever, CristinaChiandoni, MarcoRestando nella metafora biologica che delinea il filo conduttore del Convegno, si vuole dimostrare come l’ambiente in cui oggi le biblioteche si collocano e operano non richieda ancora una mutazione genetica ai fini della loro sopravvivenza. L’avvento del digitale ha cambiato e sta cambiando molto rapidamente i linguaggi e le modalità con cui le biblioteche comunicano e interagiscono con l’ambiente esterno. Ma il loro fenotipo non è cambiato, si è solo arricchito. Questa argomentazione è supportata da un’esperienza concreta posta in essere presso la Biblioteca Tecnico Scientifica dell’Università degli studi di Trieste. Si è voluto verificare se e in quale misura l’incremento dei dati descrittivi nel catalogo ACNP delle collezioni storico-cartacee esistenti, abbia prodotto un aumento delle richieste di document delivery. L’operazione è iniziata alla fine del 2012 ed è ancora in fase di sviluppo, ma il monitoraggio delle transazioni di fornitura dei documenti effettuate con il servizio NILDE nel 2013 non lascia margine a dubbi: una biblioteca accademica trova anche nelle proprie collezioni storiche e rare una ragion d’essere in un ambiente sempre più digitale, quando valorizzandole ne dà visibilità in Web e le rende disponibili con i servizi di interscambio dei documenti. L’ambiente digitale non chiede dunque alle biblioteche una mutazione genetica, ma quella continua capacità di adattamento ai cambiamenti che da sempre è la garanzia di sopravvivenza delle specie in ogni ecosistema.1191 1446 - PublicationBiblioteche ed editoria periodica elettronica ad accesso aperto: servizi a valore aggiunto(EUT Edizioni Università di Trieste, 2015)
;Giglia, ElenaVignocchi, MarialauraL’articolo illustra i servizi di editoria periodica elettronica Open Access delle Università di Bologna e di Torino. Le tecnologie digitali e delle reti hanno modificato il modo in cui gli studiosi accedono alle informazioni e le condividono. L’editoria scientifica tradizionale non sempre riesce a soddisfare in modo efficace i nuovi bisogni e le aspettative dei ricercatori. Iniziative come AlmaDL Journals e SIRIO@Unito basate sulle conoscenze professionali dei bibliotecari cercano di fornire dei modelli alternativi mediante la realizzazione di piattaforme editoriali di qualità e l’erogazione di servizi a valore aggiunto utili a tutte le funzioni fondamentali della comunicazione scientifica e in particolare alla disseminazione dei contenuti e alla valutazione della ricerca.1037 1066 - PublicationIntroduzione(EUT Edizioni Università di Trieste, 2015)
;Bonora, Orietta ;Coltellacci, Daniele ;Garbolino, Laura ;Piazza, Maria Chiara ;Paradiso, Biagio ;Perin, AnnaSecinaro, Emanuela765 380 - PublicationEcosistemi per la ricerca Atti Convegno ACNP/NILDE. Trieste, 22-23 maggio 2014(EUT Edizioni Università di Trieste, 2015)
;Bonora, Orietta ;Coltellacci, Daniele ;Garbolino, Laura ;Piazza, Maria Chiara ;Paradiso, Biagio ;Perin, AnnaSecinaro, EmanuelaIl secondo convegno congiunto ACNP / NILDE: ecosistemi per la ricerca è stato ospitato dal 22 al 23 maggio 2014 dall’Università di Trieste. Sono stati affrontati in un’ottica internazionale i temi del rapporto tra cataloghi collettivi e servizi interbibliotecari, e il più generale ambito dei servizi bibliografici per la ricerca scientifica. ACNP e NILDE possono essere considerati un vero e proprio ecosistema. Le biblioteche e i bibliotecari collaborano tra di loro in maniera reciproca e secondo modalità interconnesse, offrendo agli utenti servizi sempre più evoluti e dinamici. Questo ecosistema, essendo aperto, mette i propri servizi a disposizione della ricerca scientifica in senso generale. Il convegno di Trieste ha offerto l’occasione di investigare e proporre soluzioni innovative, interconnessioni e relazioni nuove e più proficue.1795 5489 - PublicationSviluppi tecnologici e problematiche operative di ACNP/Formare il formatore ACNP: fra servizio e sperimentazione(EUT Edizioni Università di Trieste, 2015)Verniti, VincenzoIl contributo fornisce una visione d’insieme dello stato dell’arte del catalogo ACNP. Illustra le caratteristiche dei servizi di recente realizzazione e informa degli sviluppi tecnologici programmati soffermandosi, in particolare, sulle principali caratteristiche del nuovo OPAC, in corso di realizzazione. L’intervento riporta anche i risultati di un importante progetto sperimentale: la formazione dei formatori. L’iniziativa ha coinvolto, per la prima volta, un certo numero di colleghi di ogni parte d’Italia nell’attività di formatore ACNP. Vengono evidenziati i momenti salienti del percorso di formazione dei formatori e i risultati di un questionario somministrato al termine della sperimentazione.
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