La disponibilità in rete di banche dati istituzionali, cartografia libera
e software geografici open source fornisce un valido supporto alla
cartografia per la validazione di ipotesi geografiche inerenti al riordino
della maglia amministrativa italiana. Le ragioni di carattere
storico-culturale necessitano, infatti, di essere verificate attraverso
un’analisi degli attuali assetti territoriali, nonché delle relazioni
socio-economiche che contraddistinguono sistemi locali e centri di
riferimento. Il presente contributo prende in esame un’area complessa,
quella interposta tra le metropoli di Roma e Napoli, per dimostrare
come l’integrazione di fonti eterogenee (cartografiche, statistiche,
ecc.) disponibili on-line possa promuovere un ripensamento
dell’attuale ripartizione amministrativa ai fini della competitività e
della coesione territoriale. Attraverso l’analisi GIS della variazione
demografica per il periodo 1971-2011 emerge il rilevante ruolo del
sistema infrastrutturale (strade e ferrovie) nel decretare l’incremento
o il decremento delle realtà urbane minori comprese tra le due metropoli.
Ad avvalorare tale ipotesi subentrano anche le analisi condotte
dall’ISTAT relative ai centri dotati di attrattività e identificati
come punti di riferimento dei Sistemi Locali del Lavoro. Queste prime
analisi in ambiente GIS fanno emergere una peculiare fisionomia
dell’area, basata sul ruolo di collegamento tra le due città metropolitane.
Il confronto tra le cartografie risultanti permette, pertanto, di
ipotizzare una nuova entità territoriale da tenere in considerazione
nell’attuale dibattito sul riordino amministrativo.