in/Tigor 16 Riflessioni sulla giurisprudenza come scienza. Dal "more geometrico" alla "Geometrie der totalen Rechserscheinung"

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“Tutto ciò che distingue il tempo odierno dalla barbarie antica è quasi per intero un beneficio della geometria”. In questo modo Thomas Hobbes sunteggiava nel De cive la sua incondizionata adesione alla prospettiva scientifica moderna, sulla cui falsariga svilupperà una scienza giuridica e politica capace – a suo dire – di portare pace e sicurezza nelle relazioni intersoggettive. Una prospettiva che, richiamandosi al mos geometricus perorato pochi decenni prima da Grozio, ci conduce sino alla quasi contemporanea Geometrie der totalen Rechtserscheinung indicata da Kelsen. Il sorgere della geometria legale viene qui indagato con intento critico, attraverso il richiamo alla dialettica, proponendo cioè al lettore una riflessione intorno al fondamento metodologico di tale rappresentazione dei fatti giuridici e politici ed alla sua reale capacità di raggiungere l’obiettivo operativo prefissato dai suoi cultori.


Marco Cossutta dottore di ricerca in Filosofia del diritto, è professore associato di Filosofia del diritto all’Università degli Studi di Trieste. Autore di numerose pubblicazioni in ambito filosofico-giuridico, è direttore scientifico di “Tigor. Rivista di scienze della comunicazione e di argomentazione giuridica”. Per i tipi di EUT Edizioni Università di Trieste ha pubblicato tre volumi sulla Interpretazione ed esperienza giuridica (2011-2012) ed uno studio dedicato a Errico Malatesta. Note per un diritto anarchico (2015).

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