in/Tigor 14 Le nuove frontiere delle fonti del diritto
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Di fronte alla sempre più rapida evoluzione degli ordinamenti
giuridici diviene essenziale, per il giurista, interrogarsi su quali siano,
oggi, le fonti di produzione giuridica: obiettivo del presente lavoro
è allora quello di comprendere, in una prospettiva più ampia, cosa
rientri attualmente nella categoria della positività. Quest’ultima deve
necessariamente essere ripensata rispetto alla classica impostazione
giuspositivista secondo cui il diritto veniva a corrispondere a quanto
statuito dal legislatore: l’analisi di alcuni esempi di nuove fonti
di produzione, tra cui la giurisprudenza, la nuova lex mercatoria
e le cosiddette società intermedie, che verranno specificamente
esaminate, dimostra infatti che tale idea non risulta più adeguata
a dar conto della realtà giuridica. Tale inadeguatezza emerge anche
con riferimento all’approccio formalistico che caratterizza tale
concezione: in proposito, si condurrà una critica nei confronti
del non cognitivismo etico al fine di dimostrare come la dicotomia
fatto/valore sia concetto oramai superato.
Alla luce di quanto sopra, si cercherà allora di individuare
una dottrina giusfilosofica che consenta di dar conto delle
problematiche emerse: si considererà quindi innanzitutto
il realismo giuridico, che ha il merito di risultare più aderente
alla realtà giuridica odierna, ma conserva il limite di un
approccio avalutativo. Una risposta più soddisfacente ai molti
interrogativi emersi potrà allora essere ritrovata nella dottrina
neocostituzionalista, e in particolare nell’opera di autori quali
Ronald Dworkin, Robert Alexy e Gustavo Zagrebelsky.
Al termine della presente disamina ci si troverà ancora di fronte
a diversi interrogativi, ma con la consapevolezza dell’incertezza
che caratterizza l’attuale assetto delle fonti del diritto e
della necessità di un impegno sempre maggiore da parte
dei giuristi nella comprensione di cosa sia, oggi, il diritto.
Silvia Fanari, è dottore di ricerca in Giurisprudenza (Università degli Studi di Padova) e avvocato del Foro di Venezia. Si occupa di Filosofia del Diritto con particolare attenzione alle tematiche legate alle fonti del diritto. Ha collaborato con Tigor, Rivista di Scienza della Formazione e L’Ircocervo, Rivista elettronica italiana di metodologia giuridica, teoria generale del diritto e dottrina dello stato.
Silvia Fanari, è dottore di ricerca in Giurisprudenza (Università degli Studi di Padova) e avvocato del Foro di Venezia. Si occupa di Filosofia del Diritto con particolare attenzione alle tematiche legate alle fonti del diritto. Ha collaborato con Tigor, Rivista di Scienza della Formazione e L’Ircocervo, Rivista elettronica italiana di metodologia giuridica, teoria generale del diritto e dottrina dello stato.