18. Il calamo della memoria VI. Riuso di testi e mestiere letterario nella tarda antichità
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SOMMARIO
Gioseffi Massimo
De Giovanni Lucio
Le fonti del diritto nel mondo tardoantico
Agosti Gianfranco
Per uno studio dei rapporti fra epigrafia e letteratura nella tarda antichità
Squillante Marisa
La retorica tardoantica tra ars e disciplina
Mastandrea Paolo
Wolff Etienne
Martial dans l’Antiquité tardive (IVe-VIe siècles)
Mazzoli Giancarlo
Ambrogio de beneficiis: da Cicerone a Seneca
Floridi Lucia
Il greco negli epigrammi di Ausonio, tra γρῖφος, lusus e sfoggio erudito
Charlet Jean-Louis
Références allusives dans le panégyrique de Claudien pour le sixième consulat d’Honorius
Schievenin Romeo
Omnes numeros habere: avere tutti i numeri
Galeani Giuseppe
Iordanem novimus. La parafrasi prudenziana di Ios. 3,13-17 e Ps. 113,3 in Perist. 7,66-70
Santelia Stefania
Gasti Fabio
Due note critiche al carme De Iona
Lubian Francesco
La macchina del parafraste: l’esempio di Sansone nel cosiddetto Cipriano Gallo (Iud. 482-653)
Venuti Martina
Details
Polymnia. Collana di Scienze dell'Antichità. Studi di filologia classica. 18
Il calamo della memoria VI. Riuso di testi e mestiere letterario nella tarda antichità
L'incontro internazionale di studiosi della tarda antichità, il sesto nell'arco del decennio 2004-2014, ha confermato ulteriormente la produttività delle linee di ricerca programmatiche. Ma le aperture su temi nuovi e l'ampliamento dei consueti limiti cronologici impongono nuove prospettive nell'indagine e nelle metodologie. La tradizione non è solo la fortuna (o la sopravvivenza) degli autori 'classici', ma elemento costitutivo, nella sua esemplarità, delle varie tipologie testuali, letterarie e tecniche.
Curatori: Lucio Cristante, Tommaso Mazzoli
ISBN 978-88-8303-599-9