6. Giani Stuparich. L’opera di Pasquale Besenghi degli Ughi

Details

L’opera di Pasquale Besenghi degli Ughi è una delle due tesi che Giani Stuparich realizzò nel corso dei suoi studi presso l’università tedesca di Praga. Scritta nel 1914 e rimasta finora inedita, è una testimonianza importante della maturazione culturale e critica del futuro scrittore. Stuparich, che aveva scelto l’opera di un poeta istriano assai poco conosciuto fuori dalla sua terra, dichiara di volerne rivalutare l’importanza nel quadro della letteratura italiana. Il testo rivela non solo le capacità critico-interpretative del giovane studente triestino ma anche il suo impegno per la questione nazionale: Besenghi, infatti, viene giudicato nella sua importanza non solo come poeta, influenzato da Parini, Foscolo e Leopardi, ma anche come un precursore dei propri ideali patriottici negli anni precedenti la Grande Guerra.

Giani Stuparich, (Trieste 1891- Roma 1961) frequentò l’università tedesca di Praga, ma collaborò negli stessi anni alla rivista fiorentina «La Voce», stringendo amicizia con Scipio Slataper. Arruolatosi volontario nel 1915, dovette patire la prigionia e la perdita del fratello e dell’amico, dalla quale rimase segnato. Rientrato a Trieste, nel dopoguerra si dedicò all’insegnamento, alla pubblicazione degli scritti di Slataper e a una intensa attività di narratore, memorialista e saggista civile. Tra le opere maggiori si ricordano i Colloqui con mio fratello (1925), Guerra del ’15 (1931), il romanzo Ritorneranno (1941), un cospicuo numero di racconti (tra i quali spicca L’isola), il libro di memorie Trieste nei miei ricordi (1948).

Waltraud Fischer, è nata in Austria e vive a Trieste. Laureata in letteratura italiana e tedesca, ha svolto un dottorato di ricerca in Italianistica con una tesi sulla letteratura di viaggio femminile. Ha pubblicato saggi su Susanna Tamaro e su Dora Markus di Eugenio Montale. Collabora con l’Archivio degli scrittori e della cultura regionale nell’allestimento delle esposizioni e ha curato il catalogo della mostra documentaria Il viaggio di Gerti. Gerti Frankl Tolazzi, Trieste 2005.



Browse