I modelli del diritto penale degli ex Stati socialisti europei sono stati sostituiti
nell’ultimo decennio con nuovi atti legislativi strutturati attorno ai modelli tradizionali delle
codificazioni europee (e, in particolare sull’esperienza tedesca). È naturale, nonostante
l’abrogazione dei vecchi testi legislativi, che essi destino un particolare interesse per lo
studioso, offrendo l’opportunità di comprendere a meglio l’evoluzione e i momenti di
passaggio dal vecchio al nuovo, nonché le ripercussioni sociali delle transizioni giuridiche.
Questo è il risultato di un processo di intercomunicazione tra i differenti sistemi penali ed è
ciò che muove l’attuale processo di transizione dei paesi ex-socialisti.
Ecco, quindi, la necessità, soprattutto alla luce dei rapporti passati tra le varie
legislazioni dei paesi dell’area balcanica e quella sovietica, di un’analisi comparativa, che
sottolinei i momenti di distacco rispetto ai modelli del passato e faccia emergere anche
eventuali elementi di continuità tra i paesi dell’area balcanica nel loro cammino verso la
costruzione della legislazione post-socialista. Lo scopo è anche quello di sottolineare e far
emergere eventuali tratti che caratterizzano in modo originale i nuovi sistemi postsocialisti.