Bollettino dell'Associazione Italiana di Cartografia 164
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SOMMARIO
Amato Vittorio, Galeota Lanza Giovanna
Gigantismo navale e nuove rotte commerciali
Coronato Maria
Blue economy nella pianificazione terra-mare: un approccio sistemico intersettoriale green oriented
Gambino Sonia
Nuove forme di turismo per l’Area costiera nebroidea: il ruolo del porto turistico di Capo d’Orlando
Grandi Silvia, Coppi Ombretta
Storia della Cartografia mineraria italiana: dalla terra al mare
Greco Ilaria, Cresta Angela
Pigliucci Michele
Una “crescita blu” per il sistema dei porti del Mezzogiorno
Iovino Giorgia
Trasformazioni del paesaggio costiero e aree protette in una regione del Mediterraneo
La Foresta Daniela, De Falco Stefano
Differenziali di crescita economica in Polonia: il caso della Pomerania quale modello di sviluppo
Scanu Giuseppe, Podda Cinzia
Sguerso Domenico, Betti Barbara, Demarte Maurizio, Federici Bianca, Pierozzi Marco, Sinapi Luigi
Sinapi Luigi
Mauro Giovanni
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- PublicationBlue economy nella pianificazione terra-mare: un approccio sistemico intersettoriale green oriented(EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)Coronato, MariaGli oceani, i mari e le aree costiere costituiscono una componente integrata ed essenziale dell'ecosistema terrestre. Gli Stati si sono impegnati, durante la Conferenza di Rio +20, “a proteggere e a ripristinarne la salute, la produttività e la resilienza di questo complesso ecosistemico […]” (ONU, 2012 § 158). La stessa Conferenza indica, inoltre, la green economy quale modello da seguire per lo sviluppo sostenibile (ONU, 2012 § 56), anche in attuazione della Agenda 21 e del Millennium Development Goals (ONU, 2012 § 57). Green economy e blue economy si incontrano quindi nel promuovere una crescita sostenibile, mettendo la prima a disposizione della seconda, tecnologie e strumenti capaci di generare azioni competitive e sostenibili. Tuttavia, se da un lato occorre guardare alla conservazione e alla tutela del mare, dall’altro va misurato il suo potenziale impiego in termini di consumo delle sue risorse. Il mantenere un equilibrio tra i due aspetti è condizione essenziale per gestire in modo sostenibile mari e coste, attraverso un processo di pianificazione integrata terra-mare capace di combinare competività e sostenibilità all’interno di regioni definite funzionali (Zunica, 1986; Prezioso, 2015; Kyvelou, 2017; CEMAT, 2017) caratterizzate da complesse relazioni (flussi economici globali, cambiamento climatico, pressione natuale ed antropica, ecc.). Data l’interdipendenza dei settori economici della blue economy (turismo, energia, commercio, acquacultura, risorse marine, ecc.) – che utilizzano luoghi e infrastrutture condivisibili (porti, reti di distribuzione dell’energia elettrica, ecc.) – diventa prioritario per la Commissione Europea il bisogno di una pianificazione integrata dello spazio marittimo, che stimoli nuovi investimenti e nuova occupazione. A partire dall’analisi dei principali contributi scientifici e con il supporto di documenti europei, in cui green e blue economy sono definiti parte del medesimo processo di pianificazione terra-mare, il paper analizzerà l’impatto economico, occupazionale ed ambientale generato da un approccio sistemico intersettoriale alla blue economy.
308 736 - PublicationBollettino dell'Associazione Italiana di Cartografia, 164 (2018)(EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)
119 1330 - PublicationCartografia e Crescita blu(EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)
;Scanu, GiuseppePODDA CINZIAIl lavoro prende in esame il tema delle rappresentazioni e del mare in un’ottica di interazione per la creazione di nuove forme di sviluppo, a partire dall’esigenza di definire geograficamente le relazioni terra-mare e azioni finalizzate alla creazione di occasioni di crescita economica. Si evidenzia il ruolo della cartografia nella ricerca scientifica, nella conoscenza, nella programmazione delle attività connesse con il mare, individuando nelle nuove politiche legate alla Crescita Blu altrettante possibilità di sperimentazione e di realizzazione cartografica.235 456 - PublicationUna “crescita blu” per il sistema dei porti del Mezzogiorno(EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)Pigliucci, Michele
225 453 - PublicationDifferenziali di crescita economica in Polonia: il caso della Pomerania quale modello di sviluppo(EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)
;La Foresta, DanielaDe Falco, StefanoL’integrazione nell’area dell’Unione Europea ha significativamente contribuito, in un primo tempo a stabilizzare e, successivamente, a sostenere la crescita economica della Polonia che, a differenza di molti altri paesi del Continente è riuscita a riassorbire lo shock della crisi del 2008 in tempi molto brevi. Infatti, già con il 2010, pur subendo l’effetto della lenta crescita di tutta la compagine europea, il paese è riuscito a restituire vigore alla propria economia sino a riposizionarsi, stabilmente, su di un livello d’incremento del proprio PIL intorno a tassi del 4% annui. La ricerca che si presenta in questa sede intende, in primo luogo, dimostrare come l’adesione all’UE, attraverso investimenti mirati, gestiti a livello centralizzato in funzione di ben calibrati obiettivi di sviluppo, abbia consentito al paese di migliorare le condizioni di vita della propria popolazione e stabilire valide premesse per il suo inserimento in un contesto di internazionalizzazione dell’apparato produttivo e del modello dei consumi interni. Il contributo, inoltre, affronta la delicata questione della coesione territoriale dello sviluppo regionale evidenziando come, a fronte di aree intensamente attive nel processo di crescita economica, tra le quali la regione della Pomerania, sussistano tutt’ora sacche di stagnazione e realtà affatto inserite nel contesto di un moderno processo di innovazione e crescita. Il nucleo centrale della ricerca di cui si presentano i risultati, ruota intorno all’approfondimento dei meccanismi virtuosi di pianificazione regionale per evidenziare e isolare le prassi da cui sia possibile far discendere i risultati maggiormente positivi in termini di rimodulazione e vivacizzazione del tessuto produttivo. Infine, con l’intento di avanzare talune ipotesi circa la permeabilità e replicabilità delle politiche territoriali, vengono prospettate alcune considerazioni in ordine alla sussistenza dei vincoli che, in concreto, rischiano di comprometterne la pratica trasferibilità nelle regioni tuttora marginali.331 368 - PublicationGigantismo navale e nuove rotte commerciali(EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)
;Amato, VittorioGaleota Lanza, GiovannaIl contributo intende approfondire il fenomeno del gigantismo navale connesso alla containerizzazione e gli impatti che esso ha prodotto tanto sul mercato dello shipping nel suo complesso quanto nei territori e sulla gestione dei porti. Inoltre, anche con l’ausilio cartografico, verranno analizzati i flussi sulle rotte commerciali più recenti, ponendo altresì l’attenzione sui sistemi portuali coinvolti.444 2660 - PublicationMareometria e GNSS(EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)
;Sguerso, Domenico ;Betti, Barbara ;Demarte, Maurizio ;Federici, Bianca ;Pierozzi, MarcoSinapi, LuigiLa conoscenza della Terra non può prescindere dall’impiego di un riferimento altimetrico connesso al campo di gravità, sia per le applicazioni scientifiche che tecniche. Tradizionalmente la quota associata a un generico punto è riferita al livello medio del mare e, in Italia, l'Ente competente per l'osservazione e il monitoraggio di tale livello è l'Istituto Idrografico della Marina (IIM; DPR 90/2010). Internazionalmente oggi si privilegia però la scelta di assumere come riferimento per le altezze il geoide globale, ossia quella particolare superficie equipotenziale del campo di gravità convenzionalmente scelta dalla International Association of Geodesy (IAG). In Italia è pertanto necessario un ammodernamento infrastrutturale e procedurale con integrazione dell’infrastruttura mareometrica con Stazioni Permanenti per il posizionamento GNSS. Sarà così possibile uniformare il Datum di Altezza nazionale a quello globale, quale riferimento tempo-variante delle quote ortometriche depurato da effetti geodinamici. Si attendono positive ricadute per la stima del geoide gravimetrico, così come per il controllo della linea di costa e lo studio delle correnti stazionarie, con un potenziale accrescimento della conoscenza del dato climatologico.257 329 - PublicationNuove forme di turismo per l’Area costiera nebroidea: il ruolo del porto turistico di Capo d’Orlando(EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)Gambino, SoniaIl presente lavoro mostra, attraverso l’analisi di uno specifico caso di studio, il contributo che il turismo nautico può offrire nell’individuazione e nella valorizzazione delle risorse locali, in un’ottica di sviluppo integrato per promuover le specificità locali e accrescere l’accessibilità al patrimonio culturale e naturalistico. Il ruolo della portualità turistica è sempre più determinante nell’economia del mare. La fascia costiera nebroidea costituisce un percorso suggestivo in cui si alternano elementi di naturalità di grande pregio, in cui i caratteri fisici sono ben conservati, ad altri elementi, invece, in cui i livelli di criticità ambientale sono accentuati dai costanti fenomeni di erosione. Il porto turistico di Capo d’Orlando si inserisce nella Costa Saracena luogo di antiche tonnare e di incontrastate bellezze naturali e culturali. Considerata la naturale vocazione turistica di quest’area, così ricca di spiagge, golfi, insenature ed aree protette, il vantaggio competitivo legato alla costruzione di porti turistici potrà contribuire ad elevare l’attrattività del territorio nebroideo.
280 942 - PublicationPiani e politiche di rifunzionalizzazione dei sistemi portuali per una crescita urbana sostenibile: stato dell’arte e prospettive(EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)
;Greco, IlariaCresta, AngelaI porti, con i loro retroterra naturali e i loro nuclei costieri, hanno storicamente rappresentato una realtà di transito e connessione tra terra e mare, elementi di un unico paesaggio fatto di acqua, infrastrutture, costruzioni, relazioni. Un’antica alleanza che, dopo anni di separazione e conflitti d’uso dello spazio di prossimità e di affaccio della “terra” al “mare” – il cosiddetto waterfront urbano –, sembra oggi potersi ricreare in una veste completamente nuova e con maggior vigore a partire da politiche di sviluppo urbano e da approcci alla pianificazione urbano-portuale che superano i modelli lineari e settoriali degli ultimi decenni. La prima parte del presente contributo approfondisce tale tema riconoscendo al waterfront urbano e alla città-porto un ruolo prioritario nella progettazione delle città del futuro quale vero e proprio “laboratorio” per la sperimentazione di una crescita urbana sostenibile. Nella seconda parte, invece, l’analisi si concentra su diverse tipologie di piani, programmi e progetti che negli ultimi anni hanno interessato singole città-porto o intere regioni costiere italiane in tema di pianificazione integrata urbano-portuale con l’obiettivo di valutare, attraverso un’analisi comparata, lo “stato dell’arte” di tali processi pianificatori in Italia. Sulla base dell’attività di ricerca svolta, viene proposta una possibile schematizzazione di differenti “modelli di città-porto” e una riclassificazione delle città studiate in funzione dei modelli esplicitati.375 707 - PublicationRecensioni "Land Grabbing e Land Concentration. I predatori della terra tra neocolonialismo e crisi migratorie"(EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)MAURO, GIOVANNI
154 758 - PublicationStoria della Cartografia mineraria italiana: dalla terra al mare(EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)
;Grandi, SilviaCoppi, OmbrettaQuesto contributo rappresenta una sintesi del lavoro di ricerca e patrimonializzazione realizzato in occasione del sessantesimo dalla fondazione dell’Ufficio nazionale minerario per gli idrocarburi e le georisorse (UNMIG) risalente al 1957. In particolare si è voluto evidenziare l’evoluzione istituzionale, tecnologica e il ruolo della cartografia mineraria nello sviluppo delle politiche del settore minerario italiano sulla terraferma e in mare, e presentare una proposta di classificazione. Inizialmente riferita alle materie prime non energetiche e curata dal Servizio Geologico fin dal 1867, la cartografia mineraria italiana si è poi sviluppata, con la nascita dell’UNMIG, in riferimento alle attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi e di risorse geotermiche. Si tratta di una cartografia tematica di tipo geo-economico, con forte valenza conoscitiva territoriale ed anche politica. Inoltre, grazie alla digitalizzazione e all’approccio open data ante litteram dell’UNMIG, rappresenta una fondamentale conoscenza per le decisioni geostrategiche, produttive e scientifiche italiane, nonché per la pianificazione territoriale e dello spazio marittimo e la conoscenza dei fenomeni statici e dinamici del sottosuolo.243 912 - PublicationTrasformazioni del paesaggio costiero e aree protette in una regione del Mediterraneo(EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)Iovino, GiorgiaIl lavoro analizza le principali trasformazioni del paesaggio costiero campano, ritenuto un caso di studio particolarmente interessante in ambito nazionale per la compresenza di intensi fenomeni di artificializzazione del suolo e permanenze di grande qualità naturalistica e paesaggistica. Attraverso una lettura integrata di diverse sorgenti informative, sono prese in esame tipologie e forme insediative presenti lungo gli oltre 450 chilometri della fascia costiera regionale, con l’obiettivo di offrire un quadro d’insieme dei cambiamenti ambientali e paesistici avvenuti negli ultimi decenni e di riflettere sul possibile ruolo che le aree protette possono svolgere entro tale contesto
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