Il breve epistolario della nobildonna veneziana Fiorenza Capello permette di cogliere interessanti spunti per investigare alcuni caratteri della cultura e del vissuto femminile tra Cinque e Seicento. Questa documentazione infatti, pur nella sua brevità, consente di cogliere con rara immediatezza, nel concreto, come la famiglia patrizia veneziana affrontava i propri rapporti interni ed esterni, come era vissuto il ruolo della donna moglie e madre, come si guardava al destino dei figli, soprattutto a quello delle figlie considerate eccedenti, poste in monastero per salvaguardare il patrimonio. Queste lettere offrono inoltre un interessante esempio di scrittura al femminile, con utili confronti tra più mani di donne.