L‘ italiano parlato nell‘ interpretazione. Un caso specifico: gli ambiti d'impiego dei dimostrativi

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Gli interpreti producono innegabilmente testi orali, tuttavia non sono frequenti gli studi volti a stabilire con maggiore precisione le caratteristiche dell’italiano prodotto in cabina. L’analisi di un corpus di interpretazioni simultanee e consecutive svolte da studenti universitari si è concentrata sull’uso sia endoforico che esoforico dei dimostrativi quali strumenti necessari ad assicurare la coesione e la coerenza del testo. L’alta frequenza dei dimostrativi è il risultato di due tendenze principali: da una parte la necessità, da parte dell’interprete, di parcellizzare i contenuti del testo sorgente in blocchi più “maneggevoli” per facilitare la pianificazione del testo di arrivo; dall’altra, il tentativo di esplicitare quanto più possibile il messaggio a favore dell’uditorio.
Undeniably, interpreters produce oral texts; however, few studies have tried to define the characteristics of Italian texts produced in the interpreting booth. This analysis of a corpus of simultaneous and consecutive interpretations produced by university students has focussed on both endophoric and esophoric demonstratives as means to ensure text cohesion and coherence. The high frequency of demonstratives may be explained with reference to two factors: on one hand, the interpreters’ need for subdividing the contents of the source text into more “manageable” chunks for an easier planning of the target text; on the other hand, the interpreters’ effort to make the message more explicit to their audience.


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