1994 / 1 Prospero. Rivista di culture anglo-germaniche
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David Snelling
Prospero on the Coast of Bohemia. "Nihil sed rara et miranda amabat". Diary of Melchior Goldast upon the late Emperor Rudolph II
Franca Bernabei
La scena della memoria: il "Temps Perdi" di Jean Rhys
Leonardo Buonomo
Melville's Pierre: Don Quixote with a Vengeance
Renzo Stefano Crivelli
L'importanza di essere Polonio: Eliot e l'Amleto shakespeariano
Teresa Fiore
Crossing and Recrossing "Woman Hollering Creek" by Sandra Cisneros
Alfred Karnein
Aspekte der Geschlechterbeziehungen in Nibelungenlied und bei Richard Wagner
Ulrich Müller
Oswald von Wolkenstein und Neithart Fuchs: das Tanzlied "Ir alten Weib" ein Schlager des späten Mittelalters
Lorenza Rega
Die Hamletmaschine di Heiner Müller
Cristina Schiavinato
Merlino e la figura femminile: il rapporto tra Merlino e le donne nelle opere di Geoffrey of Monmouth
Michael Dallapiazza
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- PublicationAspekte der Geschlechterbeziehungen im Nibelungenlied und bei Richard Wagner(EUT Edizioni Università di Trieste, 1994)Karnein, AlfredDer vorliegende Essay vergleicht den mittelalterlichen Heldenepos mit Wagners Oper „Ring des Nibelungen“. Die Darstellung der Geschlechterbeziehungen in einem literarischen Text unterliegt immer dem Diktat der Zeitumstände und den Vorgaben der Tradition. Während im mittelalterlichen Epos die Königswürde, das Verhältnis von Sexualität und Macht, Männerfreundschaft, sowie die Rivalität der Frauen eine zentrale Rolle spielen, remythisiert Wagner, der sich mehr auf die nordischen Quellen stützt, Handlung und Protagonisten. Zudem führt er Siegfried und Brünnhilde als Liebespaar zusammen. Die Vergleichbarkeit des Nibelungenliedes mit den Teilen des Rings, die Entsprechungen haben, hat also ihre Grenzen: Wagners Musikdrama handelt vom Untergang der Götterwelt, das Nibelungenlied vom Mord und Totschlag an einer Königsfamilie. Eine weitere auffällige Differenz ist die Dominanz der Frauenrollen im Nibelungenlied, die trotz der im mittelalterlichen Alltag praktizierten Unterordnung der Frau Bestand hat. In Betracht zu ziehen ist zudem die „Nibelungenklage“, eine zeitgenössische Fortsetzung des Nibelungenliedes.
1552 1319 - PublicationCrossing and Recrossing "Woman Hollering Creek" by Sandra Cisneros(EUT Edizioni Università di Trieste, 1994)Fiore, TeresaThe purpose is to analyse the themes of this short-story as well as to emphasize the author’s feminist intentions. It is not only the account of a young Chicana’s dramatic experience as an abused woman, but also a narrative bridge connecting different cultural spaces, genres, voices and idioms. As if to suggest that Cleófilas, the protagonist, cannot escape her unenlightened Chicana condition, Cisneros imprisons her in a cyclical plot. She leaves her father’s house at the beginning and returns to it in the end. At the same time, however, this narrative circle is interrupted by an open ending and the return signifies a new beginning based on a new awareness, that has gradually grown in the protagonist.
1655 4328 - Publication"Die Hamletmaschine" di Heiner Müller(EUT Edizioni Università di Trieste, 1994)Rega, LorenzaUn’analisi di un’opera di uno dei più importanti, più discussi e più contraddittori autori del teatro tedesco del dopoguerra, vissuto nella Repubblica Democratica Tedesca. Si tratta di una tragedia moderna in cui la storia in quanto tale sembra non esistere più, raggelata dopo il crollo di tutte le ideologie. Il testo è costituito da una serie di citazioni, autocitazioni fedeli o rimaneggiate non sempre immediatamente individuabili e tali da rendere estremamente complicata l’interpretazione. "Die Hamletmaschine" è la distruzione dell’intellettuale: Amleto è un intellettuale che prova soltanto disgusto e nausea nei confronti di un mondo che non riesce a cambiare. L’originale shakespeariano viene stravolto: Amleto diventa un simbolo della perdita di speranza; secondo l’autore il dramma è al tempo stesso la rappresentazione del fallimento necessario e l’autocritica dell’intellettuale contemporaneo.
1556 2177 - PublicationL'importanza di essere Polonio: Eliot e l' "Amleto" shakespeariano(EUT Edizioni Università di Trieste, 1994)Crivelli, Renzo StefanoUn’analisi del "Love Song of J. Alfred Prufrock". Il rapporto fra una madre “colpevole” ed un figlio desideroso di “prendere il posto del padre nel suo letto” è sicuramente al centro del componimento di Eliot, scritto all’inizio degli anni Dieci. Nell’affermare con assoluta veemenza che no, lui “non è Amleto”, né è “destinato a esserlo”, Prufrock sembra manifestare una certa insofferenza nei confronti dell’universo femminile. Un altro personaggio cui Prufrock dichiara di non assomigliare è San Giovanni Battista. Tra i ritratti esemplari della sua immaginaria “galleria” il personaggio trova congeniale assumere, invece, la maschera di Polonio: un personaggio marginale, ininfluente. Come a dire che l’unica possibilità di sopravvivenza in un mondo in cui si è sgretolata la centralità dell’uomo romantico risiede nella scelta di essere marginali a tutto, anche all’amore, sia esso materno o per una compagna. Emerge qui, con deludente chiarezza il decalogo comportamentistico dell’intellettuale d’inizio secolo, che sarà un cultore della mediocrità senza troppi rischi individuali.
1265 1006 - PublicationMelville's "Pierre": Don Quixote with a Vengeance(EUT Edizioni Università di Trieste, 1994)Buonomo, LeonardoThe reference to Cervantes’s masterpiece is meant to evoke one of the most powerful incarnations of the hero as reader and author in Western literature. The protagonist of Herman Melville’s "Pierre or The Ambiguities" (1852) is a sort of a cousin of Don Quixote. It is worth devoting some attention to the particular climate in which this novel was conceived, published and received. Not only did the book prove to be very unpopular, but it was rebuffed with unusual violence and animosity by almost all contemporary reviewers. It is undeniable that some of the themes Melville chose to address in "Pierre", such as his unmasking of the dark face of family relationships or his observations on the value of Christianity, are daring and may appear to be deliberately provoking and shocking rather than calculated for popularity. What made the book particularly unappealing to the majority of readers was its anti-moral; it represented to them something new and astonishing, that is to say crude and vulgar.
746 799 - PublicationMerlino e la figura femminile: il rapporto tra Merlino e le donne nelle opere di Geoffrey of Monmouth(EUT Edizioni Università di Trieste, 1994)Schiavinato, CristinaVengono confrontate due opere di Geoffrey of Monmouth: la Historia Regum Britanniae e la Vita Merlini. Dall’una all’altra cambiano sia i personaggi femminili che la stessa figura di Merlino. Nella Historia Merlino è un bambino dalle capacità profetiche, mentre nella Vita è un vecchio mago, impazzito dopo una battaglia, ritiratosi nella foresta. Se nella prima opera il ruolo della figura femminile, cioè della madre, è molto ridotto, nella seconda sia la sorella Ganieda che la moglie Guendoloena giocano un ruolo più importante. Merlino, sebbene sia un bambino, si comporta da adulto e non ha bisogno dell’appoggio esterno di un altro elemento, come invece accadrà successivamente. Non essendo più spiritualmente forte come prima, ha bisogno di un sostegno. Saranno le due donne, con funzioni molto diverse, ad aiutarlo a percorrere il suo cammino di maturazione. Tre personaggi femminili che sembrano comparire accanto a Merlino semplicemente perché legati da parentela, si rivelano quindi essere, per Geoffrey of Monmouth, dei validi alleati nella caratterizzazione anche psicologica del mago.
958 1405 - PublicationOswald von Wolkenstein und Neithart Fuchs: das Tanzlied "Ir alten Weib" ein Schlager des späten Mittelalters(EUT Edizioni Università di Trieste, 1994)Müller, UlrichAnalyse eines der am weitesten verbreiteten Lieder des gesamten deutschen Mittelalters. Es geht weniger um die poetische “Machart” als um den biographischen Ort, die interkulturellen Zusammenhänge sowie die Rezeption des Liedes in der Schwanksammlung vom “Neithart Fuchs”. Der Autor beschäftigt sich mit den Gründen für Oswald von Wolkensteins Aufenthalt in Südfrankreich und versucht zu analysieren, welche Spuren die Konfrontation mit einer anderen und zivilisatorisch als überlegen empfundenen Kultur in seinem Werk hinterlieβ. Zudem wird aufgezeigt, wie die Eindrücke im Tanzlied „Ir alten weib“ verarbeitet wurden und in welchem literarischen Kontext das Lied steht. Schlieβlich werden die verschiedenen Versionen des Liedes, nämlich diejenigen in den Wolkenstein-Handschriften und die in den Neithart-Fuchs-Drucken verglichen.
1012 1426 - PublicationProspero on the Coast of Bohemia. "Nihil sed rara et miranda amabat". Diary of Melchior Goldast upon the late Emperor Rudolph II(EUT Edizioni Università di Trieste, 1994)Snelling, DavidIs an attempt to propose possible models for Shakespearian characters or at least sources of inspiration in events or character traits legitimate? Frances Yates has rendered familiar the association of Prospero with the Elizabethan scholar John Dee, and Peter French concludes his biography by saying that Dee himself was Prospero. Dee is, though, no prince whereas Prospero combines the absolute power of the monarch with the spiritual power of the philosopher and priest. Therefore it is tempting to draw a parallel between Prospero and James I. There is, however, one contemporary European prince who fulfils all the prerequisites as a possible source of inspiration: the Holy Roman Emperor himself, Rudolph II. There is plenty of evidence that testifies the existence of close contacts between the England of Elizabeth I and Austria and Bohemia. An answer to our initial question was moreover given by the Queen herself, who, being shown a copy of a manuscript referring to Richard II, said: “I am Richard II, know ye not that”.
1102 1358 - PublicationProspero. Rivista di Letterature Straniere, Comparatistica e Studi Culturali.(EUT Edizioni Università di Trieste, 1994)
890 1660 - Publication
754 472 - PublicationLa scena della memoria: il "Temps Perdi" di Jean Rhys(EUT Edizioni Università di Trieste, 1994)Bernabei, FrancaLa vita di Jean Rhys, scrittrice di origine caraibica, è contrassegnata da una doppia, lacerante dislocazione: “White Creole” nella nativa Dominica, “colonial outsider” nel contesto europeo degli anni ’20 e ’30 e successivamente Etrangère nella campagna inglese. Tutte le sue narrazioni hanno come argomento l’irrisolto desiderio d’appartenenza e la presenza di una precaria identità. “Temps Perdi” (1967), un racconto in cui autobiografia e finzione si intrecciano, ne costituisce un esempio illuminante. Si tratta di un racconto della memoria e sulla memoria (involontaria). Alla precaria situazionalità storica e spaziale del soggetto presentato come straniero e in transito, viene contrapposto il valore del ricordo. Alla fine del racconto si realizza la ricongiunzione autobiografica tra io narrante e io narrato.
927 971