Bollettino dell'Associazione Italiana di Cartografia 175
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Indice
Andrea Favretto, Francesca Krasna
Percorsi della globalizzazione nella prima metà del XX secolo: il caso di “West End Watch Company”
Sergio Pinna, Massimiliano Grava
L’Università di Pisa e i suoi beni nel territorio, in relazione all’evoluzione storica dell’ateneo
Alberto Corbino, Stefano De Falco, Lucia Simonetti
Blue and green transition? Dinamiche di convergenza/divergenza nelle traiettorie digitali ed ecologiche delle province italiane
Cristiano Pesaresi, Davide Pavia, Corrado De Vito
Integrazione di un Simulatore dinamico di diffusione spaziotemporale in ambiente GIS sviluppato per analizzare la propagazione del COVID-19 a Roma. Un’esemplificazione replicabile
Marcello Tadini
Il trasporto combinato marittimo in Italia: cambiamenti nella geografia portuale ed effetti territoriali
Angelo Besana, Nicola Gabellieri
Dal GIS letterario allo sviluppo turistico locale: cartografia e itinerari odeporici letterari in Trentino
Nadia Matarazzo, Vito Imbrenda, Rosa Coluzzi, Letizia Pace, Caterina Samela, Maria Lanfredi
L’industrializzazione dell’agricoltura nella Piana del Sele: una prospettiva geografica basata sull’Urban Atlas Copernicus
Paola Guerreschi, Luigi La Riccia
Incrementare la reticolarità ecologica in aree marginali: il caso della Valle Po in Piemonte
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- PublicationBlue and green transition? Dinamiche di convergenza/divergenza nelle traiettorie digitali ed ecologiche delle province italiane(2022)
;Corbino, Alberto ;De Falco, StefanoSimonetti, LuciaLa narrazione dominante, che dal Green Deal si è traslata nel PNRR italiano, tende sovente a considerare le due dinamiche, ambientale e digitale, in forma congiunta, come elementi complementari di un binomio. Il documento afferma, infatti, che “la trasformazione digitale offre gli strumenti necessari per realizzare i cambiamenti, migliorando le capacità di comprendere ed affrontare le sfide ambientali”. Obiettivo della ricerca è comprendere se davvero questa rappresentazione corrisponda a verità, nello status quo italiano. Il lavoro intende, pertanto, analizzare i differenziali territoriali a scala provinciale nelle roadmap verde e digitale e verificarne il grado di correlazione185 81 - PublicationDal GIS letterario allo sviluppo turistico locale: cartografia e itinerari odeporici letterari in Trentino(2022)
;Besana, AngeloGabellieri, NicolaNegli ultimi anni le applicazioni dei software GIS per il trattamento, l’a-nalisi e la rappresentazione di dati geografici sono andate espandendosi sino a comprendere anche la georeferenziazione di opere letterarie. In particolare, l’esame e l’esegesi della letteratura di viaggio del passato, ric-ca di riferimenti spaziali topografici precisamente localizzabili, ha con-sentito di strutturare veri e propri sistemi informativi geografici letterari, denominati Literary GIS, che hanno permesso di supportare ricerche ri-guardanti le prassi dei viaggiatori e le loro categorie di lettura dei territori ed elementi paesaggistici oggi scomparsi. Visto l’interesse esistente per tali forme di turismo letterario, questi sistemi informativi aprono interes-santi possibilità di sviluppo di itinerari culturali per la fruizione territoriale. Il contributo prende quindi le mosse da un progetto, attualmente in corso, volto alla realizzazione di un GIS storico e letterario riguardante la lette-ratura di viaggio dedicata al territorio del Trentino e prodotta da autori noti e meno celebri tra il XVIII e il XIX secolo durante l’epoca del Grand Tour. Brani di opere di viaggio che descrivono i territori attraversati sono stati trascritti, censiti e georeferenziati sulla base dei riferimenti geografici presenti. In questa sede si vuole, in particolare, esplorare le potenzialità di tale dataset per progettare e sviluppare specifici percorsi culturali, che permettano al turista di ripercorrere il territorio sulle orme di celebri viag-giatori del passato beneficiando delle descrizioni letterarie di paesaggi scomparsi o ancora esistenti per arricchire la propria esperienza. Come ri-sultato, si propone una cartografia di alcuni itinerari che possano fungere da originali elementi di placetelling e da veicolo di promozione turistica, diffusa e sostenibile, anche per contesti meno noti del territorio trentino.150 118 - PublicationIncrementare la reticolarità ecologica in aree marginali: il caso della Valle Po in Piemonte(2022)
;Guerreschi, PaolaLa Riccia, LuigiIl contributo presenta un lavoro di definizione della struttura della rete ecologica locale nell’ambito del contesto territoriale della Valle Po nel tratto da Saluzzo al Pian del Re in Piemonte, con l’utilizzo del-la nuova Corine Land Cover del Piemonte 2021. Le analisi geospaziali e le rappresentazioni cartografiche sono mirate all’identificazione e alla predisposizione sul territorio di interventi utili alla tutela degli habitat e delle specie di interesse per la conservazione della biodiver-sità che diventano strategiche per ragionare sulla qualità ecologica complessiva di queste aree interne di montagna. La mappatura della funzionalità ecologica del territorio è stata realizzata utilizzando una metodologia che valuta, a partire dalle diverse tipologie di uso del suolo e da cinque indicatori definiti (Naturalità, Rilevanza per la con-servazione, Estroversione, Fragilità, Irreversibilità), il livello di status ecologico. Valutato il livello di funzionalità ecologica, si è proceduto a determinare quali fossero i migliori collegamenti tra le aree più forti ecologicamente mediante l’individuazione dei percorsi di mino-re costo (least-cost paths). Il prodotto di questa analisi è un piccolo tassello da leggersi in un più ampio contesto di valorizzazione del capitale naturale di questa valle, conosciuta per i suoi paesaggi in-contaminati di alta montagna nonché meta turistica per gli amanti del trekking quali fruitori ultimi della ricca rete sentieristica.153 68 - PublicationIntegrazione di un Simulatore dinamico di diffusione spaziotemporale in ambiente GIS sviluppato per analizzare la propagazione del COVID-19 a Roma. Un’esemplificazione replicabile(2022)
;Pesaresi, Cristiano ;Pavia, DavideDe Vito, CorradoQuesto lavoro fornisce dapprima un quadro incentrato su alcune lite-rary review condotte a livello internazionale per sintetizzare ed eviden-ziare i possibili benefici traibili dalle applicazioni GIS e di Intelligenza Artificiale (AI) per far fronte all’emergenza provocata dalla pandemia di COVID-19. Successivamente, il lavoro fornisce una rassegna di ri-cerche applicate svolte in Italia per fornire valore aggiunto, tramite analisi geospaziale e temporale e mediante specifiche elaborazioni e funzionalità, nella disamina interpretativa e di comparazione terri-toriale, nella rappresentazione dinamica del fenomeno, nelle ipotesi predittive e nelle misure attuative per la gestione delle fasi critiche. Nell’ambito delle proposte geotecnologiche, lo studio si focalizza poi sul Simulatore dinamico di diffusione spazio-temporale in ambiente GIS sviluppato per analizzare la propagazione del COVID-19 a Roma, mostrando alcune applicazioni esemplificative basate sui dati forni-ti dalla UOC Servizio Igiene e Sanità Pubblica – ASL Roma 1, per il periodo 25 febbraio – 26 settembre 2020, ed elaborati dopo apposi-ti processi di data cleaning e ottimizzazione. In particolare, vengono discussi e analizzati alcuni set di screenshot, estratti dal Simulatore, che evidenziano l’evoluzione spaziale e diacronica del fenomeno con riferimento a: numero totale di casi di COVID-19 nel periodo in esame; numero totale di decessi dovuti a COVID-19; numero totale di casi di COVID-19 con indicazione dei diversi esiti. Il Simulatore, basato su accurati processi di geocoding e pensato quale strumento per il moni-toraggio e la sorveglianza in tempo reale, consente di muoversi nell’ot-tica della preparedness di precisione, degli screening territoriali a ele-vato grado di dettaglio e dell’integrazione interdisciplinare, al fine di testare soluzioni operative efficaci e replicabili nei casi di emergenza.dovuti a COVID-19; numero totale di casidi COVID-19 con indicazione dei diversi esiti. Il Simulatore, basato suaccurati processi di geocoding e pensato quale strumento per il monitoraggioe la sorveglianza in tempo reale, consente di muoversi nell’otticadella preparedness di precisione, degli screening territoriali a elevatogrado di dettaglio e dell’integrazione interdisciplinare, al fine ditestare soluzioni operative efficaci e replicabili nei casi di emergenza83 64 - PublicationL’industrializzazione dell’agricoltura nella Piana del Sele: una prospettiva geografica basata sull’Urban Atlas Copernicus(2022)
;Matarazzo, Nadia ;Imbrenda, Vito ;Coluzzi, Rosa ;Pace, Letizia ;Samela, CaterinaLanfredi, MariaIl contributo nasce da un approccio interdisciplinare allo studio delle tra-sformazioni territoriali: ne sono autori, infatti, geografi, fisici e ingegneri ambientali esperti di telerilevamento. L’obiettivo è quello di studiare la recente espansione del capitalismo agricolo in una regione strategica per l’economia del Mezzogiorno: la Piana del Sele. In pochi anni, questo territorio a forte vocazione agri-cola ha conosciuto una drastica alterazione della copertura del suolo, che, se nel 2012 registrava un sostanziale equilibrio tra seminativi e serre, nel 2018, in appena sei anni, ha visto una crescita ponderosa delle serre a scapito proprio dei seminativi. È questa la conseguen-za dell’espansione della cosiddetta “quarta gamma” nel mercato or-tofrutticolo - esplosa anche in Italia nelle ultime due decadi – ovvero la produzione in serra di prodotti freschi, lavati e pronti al consumo. Si tratta di un fenomeno che, oltre alla valenza commerciale, ha dei riverberi geo-economici, sociali e ambientali di prim’ordine. In primo luogo, la penetrazione nei mercati locali dei grandi capitalisti agricoli; in secondo luogo, la riduzione della capacità degli ecosistemi di assi-curare beni e servizi; in terzo luogo, il depauperamento del paesaggio e il potenziale aumento del rischio idrogeologico. La metodologia d’indagine prevede l’analisi dei cambiamenti del-la land cover nei comuni di Battipaglia e Bellizzi, nella provincia di Salerno, nel segmento temporale 2012-2018 attraverso l’Urban Atlas Copernicus, realizzato utilizzando dati satellitari ad altissima risolu-zione. Attraverso il software InVEST, ai cambiamenti osservati è stata abbinata la quantificazione della perdita generata dalla riduzione dei beni e servizi ecosistemici.105 105 - PublicationL’Università di Pisa e i suoi beni nel territorio, in relazione all’evoluzione storica dell’ateneo(2022)
;Pinna, SergioGrava, MassimilianoIn questo contributo si dà conto, facendo ricorso a una serie di fonti primarie – dati catastali e statistiche fornite dagli uffici amministrativi d’ateneo – e fonti secondarie, dell’impatto esercitato dall’Università di Pisa sul bacino territoriale di proprio riferimento. Questo ateneo, con una storia ultracentenaria, insiste infatti su di una città di dimensioni medio-piccole (88 mila abitanti nel 2022); generando di fatto, a partire dalla poderosa crescita del numero di studenti avvenuta a partire dalla fine degli anni ’60 (ad oggi si contano 47 mila iscritti e poco meno di 5.000 dipendenti), una profonda trasformazione del tessuto urbano sia in merito all’occupazione di edifici a uso abitativo del centro storico, sia relativamente al settore dei servizi che ha risentito fortemente di questi andamenti, sia ancora della necessità di spazi funzionali alla stessa università (aule, biblioteche, uffici, mense ecc.). Per poter pienamente apprezzare queste dinamiche si è ritenuto utile ricorrere a strumenti GIS per spazializzare i dati catastali e individuare come le diverse componenti dell’università (relative alle differenti aree disciplinari) insistono tanto sul tessuto cittadino quanto su quello esterno a quello municipale e pure provinciale.103 79 - PublicationPercorsi della globalizzazione nella prima metà del XX secolo: il caso di “West End Watch Company”(2022)
;Favretto, AndreaKrasna, FrancescaLa globalizzazione non ha seguito un percorso evolutivo uniforme. In particolare, il periodo fra il 1914 ed il 1945 segnò un deciso rallentamento, se non una vera e propria battuta d’arresto delle dinamiche commerciali a livello internazionale. Il presente lavoro intende proporre un interessante caso studio, relativo all’attività economica di una “maison” svizzera produttrice di orologi, nella prima metà del XX secolo. La maison in oggetto, West End Watch (WEW), nacque alla fine del XIX secolo in Svizzera ma fin dall’inizio della sua storia si distinse per una dimensione fortemente globalizzata della propria attività. Il nome stesso dell’azienda, ispirato da un quartiere alla moda di Londra, suggeriva un forte legame con la Gran Bretagna ed i suoi interessi nel vicino e lontano oriente. WEW godeva (e gode tutt’ora) di una particolare reputazione, legata ai suoi principali mercati ed alle caratteristiche funzionali dei suoi prodotti: orologi solidi ed affidabili, adatti ad ambienti sfavorevoli (se non estremi), perciò ideali per un uso militare e venduti principalmente in India, nel Medio Oriente, in Cina e nel Sud-Est asiatico. Bombay, in particolare, era un importante nodo per il successivo smistamento degli orologi, che qui erano sottoposti ad un controllo funzionale. Il viaggio della merce, infatti, non era sempre tranquillo e scevro da pericoli. Nel presente contributo viene descritto l’itinerario seguito dagli orologi nel loro viaggio dalla Svizzera a Bombay. Tale percorso è stato ricostruito sulla base del diario di M. De Siebenthal, un giovane impiegato di WEW nel 1922. Costui fu incaricato di portare una partita di orologi a Bombay, prima del temuto raddoppio delle tasse d’importazione in India.164 42 - PublicationIl trasporto combinato marittimo in Italia: cambiamenti nella geografia portuale ed effetti territoriali(2022)Tadini, MarcelloNegli ultimi anni è cresciuto il ruolo del trasporto marittimo come stru-mento di primaria importanza nel contenimento della mobilità delle merci via strada. La necessità di rendere più sostenibile dal punto di vista ambientale e più competitivo in termini economici il sistema della logistica ha spinto l’Unione Europea a promuovere il ricorso al combinato marittimo, con particolare attenzione alle cosiddette “autostrade del mare”. Queste ulti-me identificano il segmento del trasporto marittimo basato su linee fisse a cadenza definita che utilizzano navi Ro-Ro in cui l’imbarco e lo sbarco del carico non richiede l’ausilio di gru o altri mezzi meccanici esterni, perché la merce è disposta su pianali o in contenitori, caricati e scaricati per mezzo di veicoli semoventi. Nonostante la crescita registrata dal traffico Ro-Ro negli ultimi anni a scala europea, l’interesse della letteratura per questa opzione di traspor-to merci risulta ancora limitato poiché l’attenzione è prevalentemente focalizzata sul traffico container. Pertanto, si ritiene importante approfondire l’esame di questa soluzione intermodale che appare rilevante in particolare nel nostro paese. Infatti, il combinato marittimo, oltre ad essere diffuso nella portualità italiana, svolge un ruolo fondamentale sia nei collegamenti infra-nazionali che nelle connessioni infra-mediterranee. Alla luce di quanto affermato, il contributo propone un percorso di ri-cerca che, a partire dalla costruzione di una base dati dei traffici Ro-Ro nei porti italiani nel periodo 2011-2022, conduce alla rappresentazione tematica dei dati suddetti tramite il supporto dello strumento carto-grafico. Proprio quest’ultimo costituisce un requisito fondamentale per compiere l’analisi dell’evoluzione del traffico del combinato marittimo-stradale valutandone l’impatto sulla geografia portuale, le differenze tra la sponda tirrenica e quella adriatica nonché gli effetti territoriali indotti in termini di rafforzamento/conferma della centralità dei nodi portuali e di incremento delle potenzialità di sviluppo delle regioni portuali.
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