Sicurezza accessibile. Comunicazione in emergenza

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“SicurezzAccessibile” è uno slogan che sta a rappresentare che non esiste accessibilità senza sicurezza e viceversa, sottolineando nel contempo il fatto che i due aspetti sono estremamente collegati tra di loro. La sicurezza per essere tale deve essere accessibile a tutti, altrimenti non è sicurezza nel senso pieno del termine. La cronaca ci insegna che ai giorni nostri le persone che rimangono maggiormente coinvolte in situazioni di emergenza sono proprio le persone disabili, in quanto più vulnerabili: viviamo in un mondo dove la comunicazione gioca un ruolo da protagonista per cui, in relazione a chi non sente, ogni spazio deve essere pensato in maniera particolare e integrato da accorgimenti affinché sia consentita la codificazione visiva di informazioni sonore. Le criticità a cui bisogna fornire soluzione sono, ad esempio, percepire un segnale di allarme, effettuare una telefonata per chiedere aiuto, relazionarsi per capire cosa sta succedendo e come comportarsi per essere aiutati da un soccorritore. Il volume raccoglie interessanti esperienze ed esempi, che si ritiene possano rappresentare utili riferimenti non solo per acuire la sensibilità e l’attenzione rispetto a questi temi, ma anche per indicare possibili strade da percorrere.



Giorgio Sclip si è laureato in ingegneria all’Università degli Studi di Trieste, dove lavora attualmente come Responsabile del Servizio Prevenzione, Protezione e Disabilità. È membro del Coordinamento Nazionale dei Servizi Prevenzione e Protezione delle Università e degli Enti di Ricerca del quale è anche rappresentante presso il Focal Point italiano dell’Agenzia europea per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro. Collabora con la rivista “ISL Igiene & Sicurezza del Lavoro” (edizioni Ipsoa) ed ha partecipato alla stesura di numerosi testi sulle tematiche della sicurezza in relazione alla disabilità, in particolare alle Linee-guida Disabilità e lavoro della Società Italiana di Medicina del Lavoro e Igiene Industriale (2007) e al Manuale per la prevenzione degli infortuni nelle abitazioni a cura del Servizio Sanitario Regionale ASS n. 1 Triestina e del Ministero della Salute (2010).

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