16. Incontri di filologia classica (2016-2017)
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CONTENTS / SOMMARIO
Del Mastro Gianluca
Longobardi Concetta
La formazione filosofica di Orazio nella lettura degli esegeti antichi
Cipriani Giovanni, Masselli Grazia Maria
Il mestiere del maestro di scuola tra ars e memoria
Männlein-Robert Irmgard
Petrucci Federico M.
Motta Anna
Introducing Plato’s System through σχήματα: Isagogical Aspects of Platonism in Late Antiquity
Palumbo Lidia
Platone divino maestro in un testo isagogico tardo-antico
Buongiovanni Claudio
Obscuritas nei Commentari in Somnium Scipionis di Macrobio
Gauly Bardo Maria
Squillante Marisa
I figmenta veri nella interpretazione macrobiana
Elice Martina
Stok Fabio
Esposito Paolo
Tra poesia e filosofia nella prima scoliastica lucanea
Nicolas Christian
Ferri Rolando
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- PublicationDer Kommentar als philosophisches Kompendium: Macrobius über Ciceros 'Somnium Scipionis' und seine Intention(EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)Gauly, Bardo MariaMacrobius benutzt in seinem Kommentar zu Ciceros 'Somnium Scipionis' die neuplatonischen Kommentare und greift auf die schemata isagogica zurück, allerdings nur in Auswahl. Von besonderer Bedeutung ist für ihn die Intention des Werkes: Die Erzählung, die als in sich abgeschlossenes Ganzes begriffen wird, ziele darauf, durch die Lehre von der unsterblichen Seele den Wert politischen Einsatzes für das Gemeinwohl vor Augen zu führen. Macrobius’ veränderte Schwerpunktsetzung beruht auf seinem Bildungsziel: Der Kommentar ist nicht Teil eines philosophischen Curriculums, sondern ersetzt es, indem er für die Eliten des fünften Jahrhunderts philosophische Thesen in leicht fassbarer Form präsentiert; die Erläuterungen fügen sich zu einem Kompendium philosophischer Bildung zusammen, dem in den Saturnalien ein Kompendium literarischer Bildung zur Seite gestellt wird.
428 570 - PublicationI 'figmenta veri' nella interpretazione macrobiana(EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)Squillante, MarisaPoesia storia e mito sono strettamente interrelati sin dalle più antiche riflessioni poetiche e letterarie. Il loro rapporto, insieme con il problema del vero e del pericolo insito nella narrazione fantastica, è oggetto di analisi da parte di Macrobio che tratta i temi alla luce del pensiero neoplatonico, ma le conclusioni a cui perviene non si differenziano molto da quelle che offrono i commenti a carattere più strettamente retorico e filologico di epoca tarda, testi tutti imbevuti di neoplatonismo anche se non frutto di una lettura diretta dei fontes come dimostra la visione convenzionale e standardizzata che essi ne forniscono. L’indagine, partendo dall’interpretazione dei passi più significativi del 'Commentum' (1, 2, 1-3; 1, 2, 8; 1, 2, 17) considererà anche brani dei Saturnalia e del testo serviano.
399 325 - PublicationLa formazione filosofica di Orazio nella lettura degli esegeti antichi(EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)Longobardi, ConcettaIn una delle Vite di Orazio riportate dai manoscritti che conservano gli scolii antichi alla sua opera si legge che il poeta, in seguito alla formazione culturale romana, si sarebbe recato ad Atene per il tradizionale ‘viaggio d’istruzione’ al fine di apprendere la filosofia; tale insegnamento sarebbe stato innanzitutto epicureo. L’elemento costituisce una novità rispetto a quanto riportato da Svetonio, con cui le vite dei manoscritti presentano in generale evidenti affinità. L’autore della Vita riferisce inoltre che Orazio avrebbe ammesso di essere epicureo 'in principio carminis' ritenendo d’altronde felice chi agisce secondo il proprio istinto, chi considera la 'voluptas' il sommo bene. Nella lettura di un commentatore tardoantico ne derivava pertanto che Orazio fosse epicureo in questa prospettiva vengono così lette le Satire e anche - ma in maniera differente, come l’analisi mette in luce - le Epistole.
485 1526 - PublicationIncontri di Filologia Classica XVI-2016/2017(EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)Gli Incontri di filologia classica (INCF) sono una rivista scientifica internazionale a cadenza annuale. Nata per accogliere le relazioni discusse da studiosi appositamente invitati all’interno dei seminari che si tenevano presso l’Università di Trieste (da qui il titolo Incontri triestini di filologia classica, conservato fino al volume IX), la rivista pubblica, previa valutazione, contributi inviati alla redazione e/o discussi nell’ambito di incontri scientifici in Italia e all’estero.
305 3356 - PublicationIntroducing Plato’s System through σχήματα: Isagogical Aspects of Platonism in Late Antiquity(EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)Motta, AnnaThe aim of this paper is to examine the interesting Neoplatonist tendency to adopt and lend fixed form to schemata 'isagogica' before the systematic reading of Plato’s dialogues. By examining some of the preliminary questions investigated in late-antique schools and established at the beginning of the Platonist 'curriculum', an attempt will be made to show that the schemata, when employed by the Neoplatonists, do not simply follow extrinsic criteria, i.e. that they cannot be reduced to rhetorical devices used to read 'any' text. As the divine creation of a divine literary craftsman, the Platonic text is not just any text; hence, the exegetical categories put forward in rhetorical treatises prove necessary yet not sufficient in themselves to 'justify' the application of rhetorical reading schemata to the fully systematised corpus of Plato’s writings. An attempt will be made to ascertain how and on what basis these schemata were absorbed within the Platonic system, made compatible with the core theoretical tenets of Neoplatonism, and used to justify some of the doctrinal innovations introduced by the Neoplatonists.
358 571 - PublicationLooking for specific patterns in commenting philosophy: a comparison between Servius’ and William of Conches’s methods of 'explanatio'(EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)Nicolas, ChristianWilliam of Conches’ method of philosophical 'explanatio' is compared to grammatical lemmatized continuous commentaries of Late Antiquity.
283 792 - Publication«L’ultimo avanzo d’una stirpe (in)felice». Aspetti della fortuna dell’Epicureismo tra età antica e tardo-antica(EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)Del Mastro, GianlucaQuesto studio intende mostrare le diverse modalità di utilizzo dei testi epicurei nella letteratura e, in particolare, nei commentari dell’età imperiale e della tarda antichità. Le opere della prima generazione di filosofi epicurei diventano gradualmente meno conosciute e i riferimenti a esse sono meno frequenti nei secoli successivi. I ritrovamenti papiracei sembrano supportare questo dato. Le testimonianze (manoscritti, iscrizioni) che presentano testi epicurei sono concentrate soprattutto tra I e III sec. d.C.
550 1153 - PublicationIl mestiere del maestro di scuola tra 'ars' e 'memoria'(EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)
;Cipriani , GiovanniMasselli, Grazia MariaIl ruolo del 'grammaticus' e del 'rhetor' nella scuola antica non si limitava a predisporre un laboratorio in cui i 'themata' presenti nei ‘Classici’ potessero costituire la base di forme di ri-uso o ri-funzionalizzazione, ma si allargava alla promozione di tipologie di analisi foriere di risultati a livello di memoria letteraria, intertestualità e tecnica allusiva.313 959 - Publication'Obscuritas' nei 'Commentari in Somnium Scipionis' di Macrobio(EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)Buongiovanni, ClaudioDopo una breve rassegna critica sul concetto di 'obscuritas' prima di Macrobio, tra retorica e filosofia, e sulla canonica bipartizione tra 'rerum obscuritas' e 'verborum obscuritas', l’articolo prende in esame le occorrenze e il signifcato di obscuritas nei 'Commentari' al 'Somnium Scipionis' di Macrobio. Attraverso l’analisi del testo e delle sue relazioni con gli auctores greci e latini e con la tradizione dell’esegesi platonica, il contributo evidenzia in primo luogo la persistenza nell’opera macrobiana dell’originario intreccio tra retorica e filosofia che caratterizza l’intera produzione esegetica antica, ma anche il duplice obiettivo del commentatore tardoantico di difendere l’opera ciceroniana dalle possibili accuse di oscurità e di connotare il proprio sforzo interpretativo non come una semplice ripetizione, ma come un’originale rielaborazione del pensiero del venerabile 'auctor' latino.
452 1109 - Publication'Plato musicus': l’appropriazione degli 'schemata' musicologici nella letteratura esegetica medioplatonica(EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)Petrucci, Federico M.Una delle assunzioni fondamentali della filosofia medioplatonica consiste nell’idea per cui Platone rappresenta un’autorità. Su questa base, dato che da un lato Platone ha discusso nei suoi dialoghi anche questioni musicali e dall’altro musica e teoria armonica giocavano un ruolo importante nelle cosmologie post-Ellenistiche, i Medioplatonici sentirono l’esigenza di dimostrare che Platone rappresentava un’autorità anche nell’ambito della teoria musicale. Il fine di questo contributo è quello di analizzare una delle strategie messe in atto dai Medioplatonici al fine di raggiungere questo scopo, ovvero l’appropriazione di un modulo canonico di definizioni impiegato nella manualistica musicologica e un ripensamento dall’interno delle definizioni che esso comportava.
371 367 - PublicationPlatone divino maestro in un testo isagogico tardo-antico(EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)Palumbo, LidiaIl concetto di μίμησις è al centro della filosofia di Platone ed è indispensabile non solo per comprendere le idee di rappresentazione verbale e visuale nella storia dell’estetica antica; esso è essenziale anche nella storia del neoplatonismo e delle scuole della tarda antichità. Scopo del presente 'paper' è indagare il ruolo della μίμησις in un testo isagogico tardo-antico. Nei 'Prolegomena', ossia nell’introduzione a Platone e ai suoi dialoghi in uso nella scuola neoplatonica di Alessandria nella metà del VI sec. d.C., l’analisi di contesti in cui appare il termine μίμησις è utile per capire il significato metafisico che acquista l’insegnamento di Platone.
378 1025 - PublicationSchemi di 'accessus' a Virgilio(EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)Stok , FabioL’articolo esamina i diversi schemi introduttivi ('accessus') all’opera virgiliana testimoniati dalla tarda Antichità al tardo Medioevo. È discusso, in particolare, il problema dell’origine dell’'accessus' che si legge nel commento serviano, e il suo rapporto con quello di Elio Donato e co la tradizione dell’esegesi di Teocrito.
480 987 - PublicationTeoria e pratica dell’esegesi nell’'Expositio Psalmorum' di Cassiodoro. Vicende e percorsi di alcuni 'schemata' retorici(EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)Elice, MartinaL’'Expositio Psalmorum' di Cassiodoro è un testo che offre un punto di osservazione interessante sulle tecniche esegetiche tardoantiche: esso si inquadra nella tradizione dell’esegesi biblica, ma presenta aspetti di continuità anche con la tradizione del commento letterario ai classici. Si tenterà di mostrare l’intreccio fecondo tra teoria e pratica dell’esegesi a partire dall’esame di alcune indicazioni programmatiche esposte nella 'Praefatio' (in particolare nel cap. 15), assumendo come filo conduttore gli 'schemata' retorici, particolarmente numerosi nell’'Expositio'. L’analisi della prassi esegetica cassiodorea relativamente alle figure (in particolar modo quelle di descrizione) si concentrerà sulla rifunzionalizzazione del materiale definitorio ereditato dalla tradizione e sul rapporto con le fonti. In particolare è oggetto di discussione il rapporto tra l’'Expositio Psalmorum' e l’anonima compilazione degli 'Schemata dianoeas' (RLM 71-77 Halm), oggetto di una recente rivalutazione nella letteratura critica. La questione delle fonti messe a frutto da Cassiodoro permette di entrare nell’ ‘officina’ di questo autore e di immaginare con un relativo grado di approssimazione alcuni dei libri presenti nella biblioteca di 'Vivarium'.
718 1017 - PublicationTra poesia e filosofia nella prima scoliastica lucanea(EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)Esposito, PaoloNei cosiddetti 'Commenta Bernensia', probabilmente derivati da un più antico commentario a Lucano compaiono non di rado note molto interessanti, nelle quali, in relazione a passi del poema lucaneo ricchi di implicazioni filosofiche vengono citati alcuni passi di Virgilio che sono anch’essi caratterizzati da un contenuto filosofico molto rilevante.
378 379 - PublicationVon Alexandria nach Athen: Longins 'Prolegomena zum Encheiridion' Hephaistions. Philologische Methodik und Platonische Philosophie(EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)Männlein-Robert , IrmgardIn diesem Beitrag geht es darum zu zeigen, dass Longinos in seinen 'Prolegomena zum Metrik-Encheiridion' des Hephaistion bereits isagogische Kategorien anwendet, die erst später für Prolegomena charakteristisch werden. Er ist in seiner Einleitung in die Metrik nicht nur der alexandrinischen Grammatiktheorie verpflichtet, sondern verwendet sogar höchst originell (mittel-)platonische Begriffe und Konzepte. Seine Prolegomena stellen somit ein bemerkenswertes Zeugnis der für Longin und andere Mittelplatoniker so engen Verbindung von Philologie und Philosophie dar.
379 418 - PublicationWhat the text wants to say. Communicative intention and meaning in late antique Latin exegesis of literary works and the Bible(EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)Ferri, RolandoLe espressioni relative all’intenzione dell’autore sono molto frequenti nella critica antica ai testi letterari, a vari livelli di analisi, da quello macrotestuale-programmatico e strutturale agli aspetti più precisi relativi al significato letterale ed inferenziale di frasi minime o idiomatiche. È solo con l’esegesi cristiana della Bibbia, profondamente influenzata per interessi e metodi dalla grammatica dei pagani, che si afferma l’idea, familiare anche alla critica moderna poststrutturalista, dell’intenzione testuale, per effetto dell’idea che la Bibbia sia un testo i cui autori sono agiti dall’ispirazione divina, ma anche per la consapevolezza che si tratta di un testo passato attraverso molteplici livelli traduttivi, che rendono la lettera spesso opaca. I critici latini di tutte le epoche erano comunque abituati a distinguere lettera e intenzione dalla diffusa cultura giuridica romana, nella quale la nozione era stata molto sviluppata.
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