La decarbonizzazione dei trasporti: è un obiettivo possibile?

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Nel 2018 le emissioni di CO2 a livello mondiale sono state pari a 37,1 gigatonnellate, con una tendenza ancora in crescita. Siccome a tale aumento si associa un progressivo innalzamento della temperatura media del pianeta, gli accordi di Parigi sui cambiamenti climatici stipulati nel 2015 e firmati da 184 paesi mirano a ridurre le emissioni di CO2 al fine contenere l’aumento della temperatura nel 2050 a livello di 1,5 (massimo 2,0) gradi superiori ai livelli preindustriali. Per realizzare questi obiettivi è necessario che tutti i settori di attività economica e produttiva contribuiscano a ridurre i loro attuali livelli di emissioni. Tra questi, il settore trasporti ha una grande responsabilità in quanto nel 2018 ha emesso 6,4 gigatonnellate di CO2, pari a poco meno del 20% del totale. Ciò è legato al fatto che il settore dei trasporti è quasi esclusivamente dipendente da combustili fossili (per circa il 93%), in particolare di quelli derivanti dal petrolio, utilizzati per alimentare i motori a combustione interna dei veicoli con effetti avversi sia a livello locale (inquinamento atmosferico) sia a livello globale (le emissioni di CO2).Gli elementi di preoccupazione si accrescono ulteriormente osservando che, mentre a livello complessivo le emissioni totali di CO2 calano, in diverse aree del mondo le emissioni del settore dei trasporti aumentano sia in termini relativi che in termini assoluti.

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