Bollettino dell'Associazione Italiana di Cartografia 167
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CONTENTS / SOMMARIO
De Iulio Rosario
La formazione dell’immagine cartografica del Portogallo in alcune mappe del XVIII secolo
Palmentieri Stefania
Petrella Marco
Monumenti gastronomici. Cartografia e invenzione della cucina regionale
Stanganini Laura
La “repubblica zombi”: la decrescita della Germania Orientale in carte
Trivellato Mattia, Diantini Alberto, Codato Daniele, Pappalardo Salvatore Eugenio, De Marchi Massimo
Siniscalchi Silvia
La carta “alimentare” di Benedetto Marzolla (1856) fra prodotti tipici e risorse territoriali
Krasna Francesca
Pavia Davide
Cresta Angela
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- PublicationAnalisi territoriale delle percezioni dei possibili impatti dell'estrazione di idrocarburi sui prodotti con Indicazione Geografica(EUT Edizioni Università di Trieste, 2019)
;Trivellato, Mattia ;Diantini, Alberto ;Codato, Daniele ;Pappalardo, Salvatore EugenioDe Marchi, MassimoLa Commissione Europea da sempre riconosce il grande valore dei prodotti alimentari tipici e tradizionali, importanti per la definizio¬ne del patrimonio culturale e dell’identità di un territorio. Il sistema europeo delle Indicazioni Geografiche (IG) conferisce inoltre a questi prodotti il valore di proprietà intellettuali. Nonostante l’Italia sia il Paese europeo più ricco di prodotti IG, nelle aree di produzione sono presenti attività antropiche potenzialmente impattanti per l’am¬biente, la sicurezza alimentare e la salute. In questa ricerca vengono presentati i risultati di un’indagine, condotta in Basilicata e Veneto, sull’eventuale cambio delle scelte di acquisto di prodotti IG in aree in cui vi sono attività di estrazione o lavorazione di idrocarburi. Le analisi GIS realizzate hanno permesso, inoltre, di mettere in relazione alcune aree di produzione di prodotti IG con la dimensione spaziale delle percezioni sul rischio per la sicurezza alimentare rilevate duran¬te l’indagine. I risultati della ricerca evidenziano la necessità di poli¬tiche e normative, a livello nazionale ed europeo, che definiscano per le attività più impattanti adeguate distanze di sicurezza dalle aree di produzione, tenendo conto anche delle percezioni dei consumatori.265 719 - PublicationBollettino dell'Associazione Italiana di Cartografia, 167 (2019)(EUT Edizioni Università di Trieste, 2019)
103 915 - PublicationLa carta “alimentare” di Benedetto Marzolla (1856) fra prodotti tipici e risorse territoriali(EUT Edizioni Università di Trieste, 2019)Siniscalchi, SilviaLa Carta dei prodotti alimentarii delle Provincie Continentali del Regno delle Due Sicilie di Benedetto Marzolla (1856) è un’importante risorsa per il governo del territorio nel Mezzogiorno d’Italia preunitario. Sulla base delle informazioni del Ministero dell’Annona disponibili a metà del XIX secolo, mostra le produzioni tipiche del Regno con un’efficace sintesi iconografica. In ottica geografico-storica offre spunti ulteriori per una ricostruzione del contesto territoriale di riferimento in prospettiva diacronica. Ne emerge infatti una geografia delle produzioni ancora attuale, sebbene i paesaggi di riferimento siano stati oggetto di trasformazioni non sempre apprezzabili. Allo stesso tempo la carta può diventare uno strumento di “marketing territoriale”, valorizzando, per certi versi, alcuni prodotti locali d’eccellenza (come DOP e IGP). Un particolare importante soprattutto per la Campania, il cui territorio, tradizionalmente legato allo sviluppo di agricoltura, allevamento e pesca, necessita con urgenza di interventi strutturali per il recupero e la valorizzazione delle sue risorse.
391 3325 - PublicationDue giorni di confronto e aggiornamento sulle soluzioni geo-spaziali. Conferenza ESRI Italia 2019, 10-11 aprile, Roma(EUT Edizioni Università di Trieste, 2019)Pavia, Davide
128 115 - PublicationLa formazione dell’immagine cartografica del Portogallo in alcune mappe del XVIII secolo(EUT Edizioni Università di Trieste, 2019)De Iulio, RosarioA partire dal Medio Evo, le rappresentazioni cartografiche realizzate in Portogallo furono essenzialmente di carattere locale, originate in gran parte per scopi bellici o di confronto geo-politico, per cui erano considerate dei documenti segreti accessibili e consultabili solo a pochi, come militari, politici e diplomatici. Con l’Época dos Descobrimentos l’interesse cartografico fu rivolto essenzialmente alla rappresentazione delle nuove terre scoperte, per cui la cartografia nazionale rimase in secondo piano, salvo qualche produzione di carte regionali con lo scopo di rafforzare le difese lungo il confine spagnolo. Questa situazione grossomodo restò immutabile sino al secolo XVIII, sin quando non si sentì la necessità di avere una rappresentazione cartografica unitaria di tutto il paese redatta secondo metodi scientifici, così come è stato sostenuto dell’ingegnere militare Manuel de Azevedo Fortes (1720). Durante tutto il secolo dei Lumi furono realizzate diverse corografie, principalmente da parte di autori stranieri. L’obiettivo di questo studio è quello di esaminare, attraverso le carte più diffuse, la formazione dell’immagine cartografica del Portogallo durante il XVIII secolo, in un periodo di grandi mutamenti storici e politici dove le carte costituiscono forse la testimonianza culturale più originale. Ogni documento cartografico selezionato sarà inquadrato nel contesto socio-culturale che lo ha prodotto, attraverso un’analisi compiuta secondo il metodo della decostruzione della carta.
207 253 - PublicationL’acqua oro blu del pianeta tra scarsità, 'water grabbing' e insufficiente consapevolezza del problema(EUT Edizioni Università di Trieste, 2019)KRASNA, FrancescaScopo di questo contributo è invitare a riflettere sulla situazione mondiale delle risorse idriche e sui possibili scenari futuri. In particolare, l’analisi si concentra soprattutto sul fenomeno del water grabbing e sui complessi legami tra crisi energetica, alimentare, demografica e attuale organizzazione socio-economica globale, caratterizzata da profondi squilibri territoriali. A tal scopo si fa ricorso a dati e cartografia, resi disponibili online da differenti soggetti (istituti di ricerca, organizzazioni internazionali) anche per fornire un’idea, certamente non esaustiva, della misura e dei limiti dell’impegno della comunità internazionale nel sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale verso tali problemi.
382 1761 - PublicationMobilità sostenibile e valorizzazione turistica delle aree interne: i treni storici tra identità e paesaggio(EUT Edizioni Università di Trieste, 2019)Cresta, AngelaI nuovi modelli di consumo turistico richiamano i territori, soprattutto quelli delle aree interne alla costruzione di un nuovo tipo di attrattività turistica fondata su percorsi esperienziali che partendo dai luoghi, dai valori, dai patrimoni identitari, dai paesaggi, siano in grado di costruire e/o riproporre risorse e itinerari “altri” legati alla tradizione locale. La promozione e la fruizione dei patrimoni storico-paesaggistico-culturali non può prescindere dalla presenza di una efficiente rete dei trasporti di sostegno all’offerta turistica: di recente, i treni storici e le nuove proposte di turismo ferroviario arricchiscono l’offerta turistica nazionale come previsto dal Piano Strategico del Turismo 2017/2022 e dal Piano Straordinario della Mobilità Turistica 2017/2022. Il presente contributo, alla luce delle recenti esperienze di mobilità lenta e sostenibile a livello nazionale, incentivate e sostenute anche dalla Legge 128/2017 di istituzione delle ferrovie turistiche, si propone il duplice obiettivo di indagare quanto il treno storico possa contribuire al rafforzamento delle identità storico-culturali e paesaggistiche delle aree interne, e quali ricadute possa generare ai fini turi¬stici e in termini di recupero e ripristino delle risorse, di salvaguardia dei beni territoriali diffusi, di rivitalizzazione dei territori più marginali. La cartografia tematica e tecnica presentata a supporto dell’a¬nalisi sarà parte integrante del lavoro, strumento indispensabile alla conoscenza e all’approfondimento della tematica trattata, ma anche utile strumento di supporto alle azioni di pianificazione, gestione, sal¬vaguardia e valorizzazione del territorio.
493 834 - PublicationMonumenti gastronomici. Cartografia e invenzione della cucina regionale(EUT Edizioni Università di Trieste, 2019)Petrella, MarcoQuesto studio analizza, attraverso alcuni esempi, il ruolo giocato dalle carte figurate a tema alimentare nella costruzione delle cucine regionali. Soffermandosi su esempi dei contesti francese e italiano, il lavoro evidenzia come la cartografia possa diventare uno strumento significativo nel processo di patrimonializzazione delle produzioni locali. Se in Francia è nell’età post-rivoluzionaria che si assiste all’elevazione, a cui contribuisce la produzione cartografica, del cibo come monumento dei territori, è nell’Italia fascista che si afferma una nuova modalità di patrimonializzazione degli alimenti legata all’identità regionale e veicolata attraverso la pubblicistica turistica. Nel testo si sostiene che le carte dei territori alimentari, di particolare successo nel corso del Novecento e alla base delle contemporanee tassonomie del gusto, nascono tra ‘800 e ‘900 come risultato di nuove modalità di approcci al territorio determinati dalla scoperta e analisi delle province diventando nel tempo, in particolare attraverso il discorso turistico e la retorica dello stato nazionale, uno strumento di promozione dei territori e di affermazione di una nuova immagine della nazione.
348 660 - PublicationLa rappresentazione cartografica delle risorse territoriali come strumento di pianificazione dello sviluppo sostenibile. La Penisola Sorrentina(EUT Edizioni Università di Trieste, 2019)Palmentieri, StefaniaIn questa analisi, che si propone di individuare i possibili futuri scenari di sviluppo sostenibile in un’area ricca di risorse quale è la Penisola Sorrentina, il ruolo della cartografia come strumento di supporto alla localizzazione e alla valorizzazione delle potenzialità locali si è rivelato particolarmente proficuo, per le possibilità che esso offre di rappresentare le forme che definiscono le specificità e le identità del territorio. L’analisi cartografica ha, infatti, consentito di individuare, in prima battuta, le principali componenti paesaggistiche di natura geomorfologica e di giungere poi ad una definizione di contesti omogenei anche dal punto di vista culturale e identitario. Sono state così individuate le principali forme dell’insediamento e dell’uso del suolo che hanno orientato le scelte colturali di ciascuna cellula paesaggistica, definendo dei veri e propri tratti tipici di paesaggio. La valorizzazione delle aree rurali, in particolare di quelle agricole, fa sentire il proprio peso nelle politiche di sostenibilità dello sviluppo, dal momento che una pratica agricola sostenibile, come afferma la stessa Convenzione Europea del Paesaggio, può effettivamente rivitalizzare ambiti territoriali e centri marginali, incoraggiando la creazione di industrie agroalimentari, di infrastrutture e servizi secondo un modello di sviluppo fondato sull’innovazione e sulla valorizzazione delle risorse, restituendo loro il ruolo di referenti dell’identità collettiva, riattivando i percorsi storici, incrementando quelle attività che generano indotti, rifunzionalizzando le dimore rurali.
218 814 - PublicationLa “repubblica zombi”: la decrescita della Germania Orientale in carte(EUT Edizioni Università di Trieste, 2019)Stanganini, LauraAnalizzando le carte tematiche della Germania emerge che la Repubblica Democratica Tedesca è tuttora esistente: al variare della tematica analizzata la rappresentazione cartografica rimane pressoché invariata ed è tuttora chiaramente delineabile il vecchio confine. Gli ambiti in cui la differenziazione tra le due realtà territoriali appare maggiormente evidente sono numerosi: l’occupazione, l’orientamento politico, la confessione religiosa, l´evoluzione demografica, gli ambienti urbani e i servizi per l’infanzia. Le politiche e gli investimenti adottati sembrano non essere riusciti a incidere sufficientemente mostrando come a trent’anni dalla Riunificazione tali differenze non siano più riconducibili solo al periodo socialista.
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