16 Tigor. Rivista di scienze della comunicazione e di argomentazione giuridica. A. VIII (2016), n. 1 (gennaio-giugno)
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SOMMARIO
Qualizza Gabriele
Coinvolgimento del consumatore nei confronti del brand: nodi concettuali e prospettive di ricerca
Zamolo Daniela
Ambrosi Eugenio
Maceratini Arianna
La sfera pubblica dei media nella teoria del discorso di Jürgen Habermas
Mellace Leonardo
La crisi dell’integrazione europea
Delfino Santo
Fenomenologia della paternità. Un’emozione sempre crescente non tutelata
Valia Ivan
Feroleto Stella
Il segreto ministeriale nell’ambito delle Confessioni religiose diverse dalla Cattolica
Cossutta Marco
Digressioni sul diritto fra libertà e sicurezza all’interno della prospettiva giuridica moderna
Details
Tigor
Rivista di scienze della comunicazione e di argomentazione giuridica
A. VIII (2016), n. 1 (gennaio-giugno)
Direttore responsabile:
Maria Stella Malafronte Venier
Registrazione Tribunale di Trieste di data 16 marzo 2009 n. 1190
Comitato scientifico:
Francisco Javier Ansuàtegui Roig
(Universidad Carlos III de Madrid)
Giampaolo Azzoni
(Università degli Studi di Pavia)
Giuseppe Battelli
(Università degli Studi di Trieste)
Giliberto Capano
(Università degli Studi di Bologna)
Michele Cortelazzo
(Università degli Studi di Padova)
† Franco Fileni
(Università degli Studi di Trieste)
Cristina Garcia Pascual
(Universidad de Valencia)
Maurizio Manzin
(Università degli Studi di Trento)
Pierpaolo Marrone
(Università degli Studi di Trieste)
Saul Newman
(Goldsmiths University - London)
Comitato di redazione:
Eugenio Ambrosi, Gigliola Bridda, Marco Cossutta (direttore scientifico), Danilo Fum, Paolo Moro, Gemma Pastore, Federico Puppo, Gabriele Qualizza, Antonella Tafuri (direttore editoriale), Roberto Toffolutti, Maila Zarattini
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- PublicationCoinvolgimento del consumatore nei confronti del brand: nodi concettuali e prospettive di ricerca(EUT Edizioni Università di Trieste, 2016)Qualizza, GabrieleIl coinvolgimento del consumatore nei confronti del brand è un tema al centro dell’agenda di ricerca degli studiosi di marketing. Manca ancora tuttavia una chiara definizione del concetto. Il presente contributo intende offrire un’analisi critica delle principali evidenze empiriche e dei più rilevanti nodi concettuali fin qui emersi nella letteratura sul tema, ponendo l’accento sulle questioni ancora aperte e segnalando alcune linee di riflessione e di ricerca, su cui è opportuno si concentri l’attenzione nel prossimo futuro.
1088 4936 - PublicationLa crisi dell’integrazione europea(EUT Edizioni Università di Trieste, 2016)Mellace, LeonardoLa tradizione del federalismo europeo è un insieme di teorie differenti che vanno dalla riflessione di Altiero Spinelli, vero iniziatore del “progetto europeo”, a quelle più recenti di pensatori come Barbara Spinelli, Ulrich Beck e Claus Offe. Studiare l’Europa nella sua formazione, a partire dalla sua genealogia, è importante per comprendere la sua lenta evoluzione e, ancora meglio, la situazione attuale. Che si sia d’accordo con il tradizionale federalismo spinelliano, o che si parli di una ”Europa in trappola”, per dirla come Offe, o che si guardi al federalismo come europeizzazione, per dirla come Beck, risulta chiaro che la letteratura in tema di integrazione europea è tanta e vasta. L’Eurocrisi, tuttavia, ha dimostrato che c’è la necessità di parlare di integrazione non soltanto nei circoli accademici o nei gruppi federalisti europei, ma anche all’interno dell’arena politica. Una situazione, quella attuale, che mostra un’Europa a due velocità, divisa in Stati creditori da un lato e Stati debitori dall’altro. Un progetto, quello europeo, che ha messo insieme Stati con economie completamente diverse e che ha contribuito, per questo, alla crisi economica attuale. Le misure di austerità, bocciate dalla storia, per riprendere Keynes, non hanno dato i risultati sperati; d’altro canto misure come la mutualizzazione del debito non appaiono praticabili. Nonostante queste considerazioni di base, gli attuali Stati europei, malgrado le temporanee marce indietro nei periodi pre-elettorali, continuano a domandare più integrazione perché sanno che uniti si è più forti, specie in un mondo globalizzato. Un vero cambiamento dell’Europa potrà esserci soltanto se a cambiare sarà l’assetto politico europeo, correggendo il deficit democratico per esempio, e se ci sarà una mobilitazione dal basso di cittadini e movimenti, così da non ridurre il progetto europeo ad un progetto delle elites.
736 1288 - PublicationDal Daily Mail a James Joyce, passando per Shakespeare: prime note sulle reminiscenze letterario/culturali all’origine dei testi delle canzoni dei Beatles(EUT Edizioni Università di Trieste, 2016)Ambrosi, EugenioLa carriera dei Beatles è costellata di canzoni indimenticabili: da She loves you a Yesterday, da Michelle ad Eleonor Rigby, da Paperback writer a All You Need is Love, da I’m the walrus a Get Back, la cui musica è da sempre oggetto di analisi e studio, decisamente meno lo sono state le parole, versi che spesso hanno tratto spunto dalle pagine del Times e dall’elenco del telefono, dalle lapidi di un cimitero e dalle insegne di un negozio, dal verbale di una multa o dalla cartella delle tasse. Versi, e qui sta la novità di questo contributo, che hanno trovato ispirazione, magari inconscia, in alcuni classici poeti della letteratura britannica: William Wordsworth e S. Taylor Coleridge, Lewis Carroll ed Edward Lear, James Joice e William Shakespeare; così come in alcuni maestri del pensiero filosofico, da Sartre a Lao Tzu. L’articolo cerca così di approfondire proprio queste fonti di ispirazione più nobili e mette insieme i Beatles e William Shakespeare, accosta Paul McCartney a William Wordsworth e S. Taylor Coleridge, i padri del romanticismo britannico, John Lennon a James Joyce ed Edward Lear, geniali interpreti della lingua inglese, ma anche a Timothy Leary, il guru dell’LSD; George Harrison a Jean Paul Sartre, il teorico dell’esistenzialismo, e Lao Tzu, maestro del pensiero orientale. E Ringo, si chiederà qualcuno? Beh, Ringo suonava, e bene, la batteria.
891 1189 - PublicationDigressioni sul diritto fra libertà e sicurezza all’interno della prospettiva giuridica moderna(EUT Edizioni Università di Trieste, 2016)Cossutta, MarcoIl breve saggio affronta il tema del rapporto fra sicurezza e diritto così come lo stesso è stato svolto all’interno della prospettiva giuridica moderna, con esplicito riferimento a Hobbes e Filangeri, al fine di evidenziare come in tale declinazione sia insita una operazione di de-responsabilizzazione del soggetto che cede quote di capacità politica in cambio di sicurezza materiale.
679 754 - PublicationFenomenologia della paternità. Un’emozione sempre crescente non tutelata(EUT Edizioni Università di Trieste, 2016)Delfino, SantoIl testo affronta alcune problematiche molto attuali, quelle nascenti dall'inascoltata necessità dei padri di avere un ruolo pregnante all'interno del nucleo familiare, ove ancora esistente, o nei confronti dei soli figli, allorquando il nucleo familiare si è già dissolto. Si riflette sulla necessità di un equilibrio genitoriale nei rapporti con i figli, dato dalla compartecipazione di entrambi i genitori, madre e padre simultaneamente, ove possibile, o disgiuntamente, e ciò sin dal concepimento del figlio stesso, nella laica ferma convinzione che, l'offerta poliedrica data da diverse realtà, quale quella maschile e quella femminile, possa solo essere un beneficio per la nuova entità -figlio - che si andrà a determinare. Si è proceduto alla disamina dei diritti del padre dal concepimento, dei diritti, spesso inattuati, di questo in fase di scioglimento del vincolo coniugale in presenza di figli, alla luce dell'istituto civilistico dell'affido condiviso, per giungere a considerare che il diritto di ciascuno di amare la persona amata, nella fattispecie il diritto degli omosessuali ad unirsi civilmente, trova uno sbarramento etico innanzi al diritto del fanciullo di avere due genitori di sesso diverso che gli garantiscano pluralità di prospettive. S'insiste oggi ad eseguire una serie di riforme, affinchè si possa avere uno Stato moderno, ma la modernità può non essere soggetta alle regole della legge naturale? Se è bene disciplinare tutti i fenomeni giuridici del vivere sociale, anche quelli più complessi, è altrettanto bene che si mantenga uno Stato non moderno ma di diritto, soggetto alla legge naturale.
558 979 - PublicationOrganisational culture and its impact on quality of healthcare performance outcomes. A literature review(EUT Edizioni Università di Trieste, 2016)Zamolo, DanielaThe aim of this paper is to examine, through a literature review, how the organisational culture influences the probability of realising successful performance in healthcare systems. The main topic concerns the safety culture and how it can be improved in a systematic way. The history of healthcare organisations is full of examples of user resistance to the imposition of developments and innovations which do not conform to the organisational culture or established way of working. The model of leadership affects employees' motivation at work and consequently the safety and quality of healthcare. Leaders at all levels should be aware that they have an essential role in supporting a positive company climate and safety behaviour and in promoting a shared responsibility for patient assistance. A correct understanding of the basis of safety culture with a greater openness and acceptance at all levels in a system's organisational culture, could increase both health performance outcomes and employees satisfaction.
718 531 - PublicationIl segreto ministeriale nell’ambito delle Confessioni religiose diverse dalla Cattolica(EUT Edizioni Università di Trieste, 2016)Feroleto, StellaIn questo articolo tenterò di tracciare le linee fondamentali relative alla tutela apprestata ai ministri di culto con riguardo al segreto ministeriale nell’ambito di alcune confessioni religiose, così come emerge dalla Carta Costituzionale Italiana, dal Codice di Diritto Canonico e dalle intese stipulate tra lo Stato Italiano e le Confessioni diverse dalla Cattolica. In una seconda parte dello scritto analizzerò la compatibilità delle disposizioni in materia di segreto ministeriale nell’ambito delle confessioni diverse dalla Cattolica con gli artt. 622 c.p. e 200 c.p.p. Nella parte conclusiva del lavoro andrò ad attenzionare i profili relativi alla tutela apprestata ai ministri di culto ebraici con particolare riguardo alla disciplina relativa al segreto ministeriale al quale gli stessi sono tenuti, fornita dalla L. 8 Marzo 1989, n. 101.
1289 1805 - PublicationLa sfera pubblica dei media nella teoria del discorso di Jürgen Habermas(EUT Edizioni Università di Trieste, 2016)Maceratini, AriannaIl nesso tra sfera pubblica e discorso, dalla prospettiva teorica di Habermas, è qui analizzato attraverso l’esame dei rapporti tra sistema giuridico, sistema politico e spazio pubblico, soffermandosi sulle trasformazioni comunicative introdotte dai media digitali. Di rilevanza appare il ruolo del linguaggio ordinario tanto nello svolgersi delle pratiche comunicative quotidiane, così come nelle procedure istituzionali rivolte alla richiesta e all’esplicitazione delle giustificazioni discorsive. La comprensione linguistica ordinaria, che si distingue dalla settorialità dei linguaggi esperti, si situa nella possibilità di creazione di un consenso, sempre ridiscutibile, intorno ad essa diretto a confermare l’accettabilità razionale degli enunciati. Lo spazio pubblico del discorso mostra il legame tra il linguaggio, sorto dalle interazioni ordinarie e volto all’accordo intersoggettivo, e sfera pubblica, creata ed esperita dagli stessi autori della comunicazione, e concretizzata nelle procedure decisionali democratiche. Queste si pongono come medio tra l’interesse del singolo e l’interesse del cittadino, come medio tra autonomia pubblica e autonomia privata cosicché i destinatari della decisione possono intendersi come gli autori della stessa. Validità e legittimazione democratica normativa risultano intrinsecamente connesse nell’ideale habermasiano di democrazia che indica, come parametro critico, lo scarto presente tra la vigenza decisionale e la pretesa di un suo ideale superamento nel discorso. In tale processo, la sfera pubblica si pone come “periferia” del sistema politico, operando come filtro di temi e contributi rilevanti e consentendo la creazione di un sistema multilivello che dal parlare ordinario, attraverso la mediazione di “deboli” discorsi pubblici, giunge all’istituzionalizzazione politica e giuridica. A sua volta, il sistema politico, poichè dipende dai processi di legittimazione democratica delle decisioni, si giova dell’apertura alla società civile rappresentata dalla sfera pubblica. Nella concretezza della vita sociale, tuttavia, la sfera pubblica potrebbe seguire un modello strategico e gerarchico d’informazione che distorce le dinamiche comunicative dei discorsi ed è sostenuto dalla funzionalità di sistemi autoreferenziali. Il potere politico originato, in tal caso, al di fuori dei canali di discussione democratica delle decisioni, va a coincidere con la visibilità sociale. I processi di colonizzazione della sfera pubblica da parte del sistema economicofinanziario conducono, poi, ad una peculiare paralisi della società civile dovuta all’intrusione di imperativi funzionali, propri delle logiche di mercato, nella struttura della produzione e della distribuzione dei messaggi rivolti al pubblico. Ne deriva la restrizione dello spazio comunicativo e la perdita di efficacia delle istituzioni deputate alla rappresentanza democratica degli interessi. Nel passaggio dai tradizionali mass media alla digitalizzazione dell’informazione, la rete internet se da un lato sembra aver contribuito alla dilatazione della sfera pubblica con una varietà di temi e contributi, d’altro canto si presta a sostenere un’aumentata frammentazione discorsiva capace di generare movimenti comunicativi centrifughi tradotti in individui e in politiche isolate che si accordano alla società complessa e funzionalmente orientata.
1201 3928 - PublicationSovranità e diritti umani(EUT Edizioni Università di Trieste, 2016)Valia, IvanPer lungo tempo la storia della sovranità è coincisa con un uso spropositato della forza da parte del potere politico, che sovente si è tramutato in vero e proprio dominio. Le garanzie costituzionali su cui si è edificata l’Europa sembravano in grado, da sole, di poter relegare definitivamente nel passato le forme di sovranità assoluta. Ma nella realtà tracce di quel potere sfrenato e senza vincoli si rinvengono anche all’interno dei regimi contemporanei, rese palesi da sistematiche violazioni dei diritti fondamentali: il modo in cui l’Europa sta gestendo la questione migratoria costituisce in tal senso un caso emblematico. Se, dunque, di sovranità si deve ancora parlare, lo si deve fare necessariamente riconnettendola al tema dei diritti umani. Di fronte alla parziale erosione della sovranità nazionale ed al mancato definitivo compimento della sovranità europea, forse, solo intendendo la sovranità in questi termini si potranno fornire risposte più adeguate alle emergenze contemporanee.
694 1781 - PublicationTigor: rivista di scienze della comunicazione e di argomentazione giuridica - A. VIII (2016) n. 1(EUT Edizioni Università di Trieste, 2016)
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