Futuribili. Rivista di studi sul futuro e di previsione sociale. 2018, n. 1/2, Vol. XXIII
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CONTENTS / SOMMARIO
Gasparini Alberto
Voronkov Lev
International intergovernmental and non-governmental organizations in international relations
Gasparini Alberto
Il contributo delle organizzazioni internazionali alla pace
Nebbia Giorgio
Gorbaciov Mikhail S., Zirinovskij Vladimir V., Satarov Georgij A., Filatov Sergej A.
Ageev Alexander
Mediterranean and scenarios of international relations
Sharry David
Shelter in place? One alternative to economic migration
Porcelli Giorgio
Dalla cultura popolare alla cultura immateriale e ritorno: breve storia di un frastagliato cammino
Delli Zotti Giovanni
Zago Moreno
Blasutig Gabriele, Urpis Ornella
Vassiliou Giorgos
The Nicosia wall: political prospects for a solution
Cipriani Roberto
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- PublicationBoundaries, borders, and conflicts(EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)Cipriani, RobertoThe utopia of a world without borders seems to comply perfectly with Simmel’s idea of sociability (Geselligkeit), that is, a tendency to come together in a permanent state of confrontation (leading, potentially, to agreement as well as to conflict) within a family or national, cultural or economic community, founded upon a relationship characterized by social interaction built on shared, universal bases. On the contrary, beginning with places of work and leisure, we witness the creation of boundaries and borders. Sociability is at work but it does not always put an end to difference, exclusion, formal and informal separation and dissociation; it restores unity and sharing, though, at parties, celebrations, public rites, involving the majority of the members of a group, an association, a city, a nation. There are dialogues, conversations, and discussions that demonstrate and emphasize the character of sociability symbolically expressed by meetings, speeches and reconciliation beyond borders of all kinds.
221 154 - PublicationIl contributo delle organizzazioni internazionali alla pace(EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)Gasparini, AlbertoL’articolo esplora dettagliatamente il ruolo di varie organizzazioni internazionali, privilegiando sia la loro azione come entità organizzate e strutturate che la presenza - al loro interno - di “uomini creativi”. Si tratta, cioè, di persone che hanno una forte determinazione e creatività nell’elaborare e realizzare iniziative “non esplorate” per la pace. Utilizzando come base la banca dati del 2000, l’ultima ricerca pubblicata dall’Unesco, vengono poi analizzate la condizione e la natura delle istituzioni che si occupano di pace, suddividendole per aree geografiche, enucleando analiticamente quali sono i punti di forza equelli di debolezza, nonché identificando attraverso quali attività e strategie esse si propongano come attori attivi sulla scena internazionale.
275 301 - PublicationDalla cultura popolare alla cultura immateriale e ritorno: breve storia di un frastagliato cammino(EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)Porcelli, GiorgioLa prima parte del contributo mette in discussione l’“immaterialità” dei beni culturali tutelati dalla Convenzione dell’Unesco del 2003 sulla base di alcuni aspetti contraddittori insiti nella dicotomia materiale/immateriale. Nella seconda parte del capitolo è esaminato l’intero database dell’Unesco che attualmente comprende 508 beni la cui salvaguardia è stata chiesta su iniziativa di 122 paesi. Del patrimonio orale e immateriale dell’Umanità viene esaminata la distribuzione geografica, notando alcune significative assenze di paesi che non partecipano all’iniziativa, pur essendo molto attivi nell’ambito del riconoscimento dei beni appartenenti al patrimonio (materiale) dell’Umanità. Dei beni salvaguardati dall’Unesco vengono poi analizzate le appartenenze (spesso multiple) ai cinque domini di riferimento (tradizioni orali, arti dello spettacolo, consuetudini sociali, cognizioni su natura e universo, artigianato tradizionale).
247 850 - PublicationEditoriale. Organizzazioni internazionali e pace, previsioni nel passato e nel presente a confronto, patrimonio culturale immateriale, confini e muri(EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)Gasparini, Alberto
208 153 - PublicationFuturibili. Rivista di studi sul futuro e di previsione sociale. Vol. XXIII, n. 1/2, 2018(EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)This year marks the 50th anniversary of the appearance of Futuribili in Italy, and for about 40 years it has analysed Italy, the world and prediction methods in the hundred or more editions published from 1967 to 1974 and from 1994 to the present day. There is always “a need for prediction”, but in truth there are historical moments when this need is great and others in which prediction is all but superfluous because future events are implicit in the current orientation. This unevenness in the need for prediction is reflected in the history of Futuribili, coinciding with the forms it has taken over time. If this is the heart of the current need for prediction, for Futuribili it is more essential than ever to rethink its framework and structure, to broaden its target to a large number of groups, to reach a target readership that is sensitive to effective solutions to the problems posed.
215 2420 - PublicationIl futuro del pianeta(EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)Nebbia, GiorgioL’autore introduce il tema dell’articolo evidenziando le trasformazioni dell’ambiente per effetto dell’intervento dell’uomo con le sue idee di produzione di merci, di benessere e di ricchezza e delle tecnologie che progressivamente prendono il sopravvento sui processi naturali dell’ambiente. A partire dagli anni quaranta del Novecento la crisi dei rapporti fra l’uomo e la biosfera si è fatta ancora più grave a causa del rapido aumento della popolazione mondiale e per l’estendersi del processo di industrializzazione ai paesi fin allora rimasti esclusi da tale processo. L’autore passa poi ad osservare come si operi un uso indiscriminato delle tecnologie senza rendersi conto che affrontare le relative conseguenze negative implica il superamento di almeno cinque trappole. Anzitutto la trappola dell’agricoltura per l’uso di fertilizzanti, antiparassitari, prodotti chimici. Poi la trappola dell’energia per la non rinnovabilità di alcune di tali energie e l’inquinamento dell’ambiente. In terzo luogo la trappola dell’acqua sprecata e inquinata, poi la trappola della città, e infine la trappola degli armamenti. L’articolo è concluso con la valutazione del “cosa fare” più in generale e a livello delle politiche sociali: anzitutto l’autore richiama la politica di gestione delle risorse e la realizzazione di una tecnologia sociale appropriata, con la creazione di istituzioni per la tutela dell’ambiente (dei Dipartimenti) e la formazione dell’opinione pubblica attraverso l’educazione e la divulgazione delle informazioni utili, non solo per i prossimi decenni, ma anche per i prossimi secoli.
385 266 - PublicationIl futuro della Federazione Russa, visto dal 1996. Tavola rotonda. Alle domande di FUTURIBILI rispondono Mikhail S. Gorbaciov, Sergej A. Filatov, Georgij A. Satarov, Vladimir V. Zirinovskij(EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)
;Gorbaciov, Mikhail S. ;Zirinovskij, Vladimir V. ;Satarov, Georgij A.Filatov, Sergej A.Dopo il collasso dell’Unione Sovietica e la fine del bipolarismo Usa-Urss è iniziato un processo di ridefinizione dei tradizionali equilibri geo-politici che hanno caratterizzato la seconda metà del Novecento. Le profonde trasformazioni politiche cui abbiamo fatto cenno coinvolgono in modo diretto non solo gli Stati Uniti ed i paesi della Comunità degli stati indipendenti, ma anche i paesi dell’Europa occidentale e centro-orientale, nonché lealtre potenze del nord-America, il Giappone ed i paesi confinanti con la Federazione Russa. Nello spazio geo-politico della ex-Unione Sovietica vi sono, inoltre, particolari elementi di instabilità che potrebbero generare seri rischi di frammentazione su base nazionale e regionale. L’ordine internazionale che risulterà in futuro dalla fine del bipolarismo, i problemi interni della Federazione Russa e le relazioni di questa ultima con gli ex-avversari e gli ex-alleati di un tempo sono alcuni dei temi discussi nella Tavola Rotonda che ha coinvolto Mikhail S.Gorbaciov, ultimo presidente dell’Unione Sovietica, Sergej A Filatov, già capo dell’Amministrazione presidenziale della Federazione Russa, Georgij A. Satarov, consigliere politico del presidente Eltsin, Vladimir V. Zirinovskij, leader del Partito liberal-democratico.414 256 - PublicationInternational intergovernmental and non-governmental organizations in international relations(EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)Voronkov, LevThe article refers to the changes in the system of international relations that caused the emergence in the second half of the XIX century of international intergovernmental (IGOs) and non-governmental (INGOs) organizations and their subsequent evolution, notes the features and complementarity of each group of international organizations, assesses the League of Nations and the UN, as well as the impact of the cold war on the process ofemergence and functioning of international organizations and their transformation into tools for implementation of the collective strategy of member states against their international opponents, the emergence of a new type of international associations after its completion is noted, their distinctive features are highlighted.
445 412 - PublicationMediterranean and scenarios of international relations(EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)Ageev, AlexanderThe paper presents a model of the strategic matrix permitting to simulate both perspective and retrospective dynamics of countries, regions, and corporations. Forecast studies of 50 countries worldwide as well as a number of regional conflicts have been performed based on this model and the Strategic Matrix software system: This article addresses the general overview of the model, key scenarios of international relations, preliminary considerations evaluating a strategic potential of selected Mediterranean countries.
221 144 - PublicationQuanto sono materiali i beni culturali immateriali? Definizioni, criteri di classificazione e di inclusione(EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)Delli Zotti, GiovanniIl contributo analizza il ruolo degli ecomusei nella salvaguardia, valorizzazione e promozione dell’identità e del patrimonio locale, anche a fini turistici. In particolare, l’ecomuseo costituisce uno strumento per sviluppare processi partecipati dove le popolazioni locali creano mappe di comunità, rappresentazioni della cultura locale e del paesaggio così come li recepiscono e li vivono in chiave dinamica. Dai risultati di una survey sui territori degli ecomusei che hanno aderito al progetto “Eco Slow Road”, finalizzato a collegare le realtà ecomuseali italiane caratterizzate da un patrimonio agroalimentare significativo, emerge che l’ecomuseo è un progetto partecipativo di valorizzazione del territorio e di rilettura del sistema locale. Il turismo collegato fa riferimento ad un’esperienza lontana dai circuiti di massa, alla ricerca di un territorio e di un prodotto portatori di un messaggio autentico e specifico del luogo.
245 1885 - PublicationIl ruolo delle comunità locali e dei turisti nella valorizzazione dei saperi tradizionali: l’esperienza degli ecomusei del gusto(EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)Zago, MorenoIl contributo analizza il ruolo degli ecomusei nella salvaguardia, valorizzazione e promozione dell’identità e del patrimonio locale, anche a fini turistici. In particolare, l’ecomuseo costituisce uno strumento per sviluppare processi partecipati dove le popolazioni locali creano mappe di comunità, rappresentazioni della cultura locale e del paesaggio così come li recepiscono e li vivono in chiave dinamica. Dai risultati di una survey sui territori degli ecomusei che hanno aderito al progetto “Eco Slow Road”, finalizzato a collegare le realtà ecomuseali italiane caratterizzate da un patrimonio agroalimentare significativo, emerge che l’ecomuseo è un progetto partecipativo di valorizzazione del territorio e di riletturadel sistema locale. Il turismo collegato fa riferimento ad un’esperienza lontana dai circuiti di massa, alla ricerca di un territorio e di un prodotto portatori di un messaggio autentico e specifico del luogo.
394 2191 - PublicationLa scuola del merletto di Gorizia fra tradizione dei saperi femminili e nuove professionalità. Un percorso per il riconoscimento del merletto quale bene immateriale dell’Unesco(EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)
;Blasutig, GabrieleUrpis, OrnellaLa lavorazione del merletto ha una presenza antica nelle comunità umane. Sono le donne, di ogni epoca o ceto sociale che, essendo tenute alla cura della casa e delle persone, esercitano da sempre questo mestiere. L’arte delle merlettaie in Italia, secondo la documentazione di cui si dispone, la si fa risalire al XV secolo, nella zona delle Fiandre, e successivamente si è diffusa in tutta Europa. A Gorizia nel 1672 nasce la prima scuola nel Monastero delle Orsoline che diventa il centro delle professioni femminili. Nel corso del tempo la scuola si trasforma da ente religioso a istituto succursale della scuola del merletto di Vienna, a scuola statale e infine regionale. Attualmente è l’unica scuola italiana con un riconoscimento regionale. Per offrire uno sbocco commerciale alle opere delle allieve e per iniziare una nuova fase di espansione e di commercializzazione dei prodotti realizzati è stata istituita la Fondazione Scuola Merletti di Gorizia. In futuro la trasformazione in una vera realtà produttiva implicherà un percorso basato su precise scelte strategiche e operative che riguardano principalmente l’assunzione di un chiaro indirizzo imprenditoriale da parte degli allievi e dei docenti (per l’avvio di start up o di cooperative sociali), una pianificazione economico-finanziaria e lo sviluppo di una rete territoriale di diverse organizzazioni e istituzioni per il sostegno al progetto.623 992 - PublicationShelter in place? One alternative to economic migration(EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)Sharry, DavidIn a rural part of Mexico’s Yucatan state, a small-scale (11-50 employees) and simple (7 work specialties) industrial sisal2 processing enterprise may provide an alternative to out-migration from the region and emigration from the country. Indications are that the convergence of 1) rising environmental consciousness, 2) modern-science-based new applications and markets for white “sisal” (Sp., henequén blanco; L. agave fourcroydes), allowing 3) better pay/labor conditions, while retaining 4) a semi-mechanized/moderately labor-intensive/draft-animal-assisted process can attract the number of young people required to sustain an improved way of life. Modern environmental water and soil conservation practices in Yucatan (e.g., orchards and terracing) are consistent with lowland Maya practice in the PreClassic (2500 BCE – 250 CE) and early Classic (250 – 700 CE) stages of their culture.
333 219 - PublicationThe Nicosia wall: political prospects for a solution(EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)Vassiliou, GiorgosFormer president of the Republic of (Greek) Cyprus, the author analyses the Nicosia Wall as an emblem of the division of the city and the state of Cyprus. He recounts the island’s history from 1946 to 1960, from the struggle for union with Greece to independence from Britain and the presidency of Archbishop Makarios III, and then 1960-1974 – from the short-lived bi-communal state to the Turkish invasion and the appearance of the Nicosia Wall. The bi-communal state was based on a Greek Cypriot president and a Turkish Cypriot vice-president with the power of a veto. That was an eventful period: a coup d’état in Greece (1967), a coup d’état in Turkey (1971), a coup against Makarios to proclaim Enosis (union) with Greece, and diplomatic efforts to keep the state of Cyprus together. The failure of those efforts resulted in the Turkish invasion of the north of the island and the de facto creation of the Turkish Republic of North Cyprus. In 2003 a relaxation of controls on the Wall gave people a chance to move from one part of the island to the other, but for the last 16 years nothing else has changed. The author goes on to detail diplomatic and political intiatives, including those taken under his own presidency and the UN’s Ghali Set of Ideas to achieve unification by means of a referendum. In 2004 Cyprus’ accession to the European Union formally included the whole island but in practice only the Greek part, and entry in the Euro zone in 2008 also brought no unification. In 2015 the author expressed his hope that unification could be achieved, and has voiced the same sentiment in 2019. Although this hope seems increasingly forlorn, the author continues to nurture it, since “without hope there is no future” and “to be able to overcome the difficulties and survive we need to have hope. We need to be optimistic that the future will be better than the past”.
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