Bollettino dell'Associazione Italiana di Cartografia 173
Permanent URI
Indice
Andrea Favretto
Il reticolato geografico, un elemento della carta spesso trascurato
Elena Dai Prà, Nicola Gabellieri
Geostoria applicata del bosco e fonti cartografiche geodetiche e pre-geodetiche: casi studio di foreste trentine colpite dalla tempesta Vaia
Francesca Krasna
Dal turismo “mordi e fuggi” allo slow tourism: viaggiando su strade blu negli USA
Luisa Carbone, Paolo Pane
La sfida dei luoghi da abitare nell’Info-Era: il caso degli Appennini
Luisa Carbone, Miriam Noto, Luca Lucchetti
Accessibilità e connettività: i fattori della ricostruzione e della fruizione del patrimonio culturale della città di Viterbo
Michele Castelnovi
Territori da cartografare, itinerari da percorrere: alcuni elementi costanti nelle carte storiche della Cina meridionale (XVI-XVII secolo)
Antonietta Ivona, Donatella Privitera, Antonella Rinella
Memoria, narrazioni e mappe di comunità: l'esperienza dell'Ecomuseo nel Mar Piccolo di Taranto
Browse
Browsing Bollettino dell'Associazione Italiana di Cartografia 173 by Title
Results Per Page
Sort Options
- PublicationAccessibilità e connettività: i fattori della ricostruzione e della fruizione del patrimonio culturale della città di Viterbo(2021)
;Carbone, Luisa ;Noto, MiriamLucchetti, LucaIl contributo presenta i prototipi tecnologici prodotti dal gruppo di ricerca dell’Università della Tuscia nell’ambito del progetto EcoDigit del Distretto Tecnologico per i Beni e le attività Culturali, della Regione Lazio (DTC-Lazio). Il lavoro ha condotto un’attenta analisi territoriale finalizzata alla ricostruzione in GIS del patrimonio culturale della città di Viterbo distrutto o danneggiato dai bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale. Particolare attenzione è stata rivolta al tema della accessibilità con l’idea di realizzare un modello 3D della Chiesa di Santa Maria delle Fortezze di Viterbo per esaminare le potenzialità di fruizione in ambiente di realtà virtuale.224 214 - PublicationDal turismo “mordi e fuggi” allo slow tourism: viaggiando su strade blu negli USA(2021)Krasna, FrancescaQuesto contributo ha due scopi. Il primo è presentare alcune riflessioni su un certo tipo di turismo, spesso ricondotto a filoni come quello del turismo sostenibile o a quello di sviluppo più recente e di nicchia di slow tourism, un turismo cioè orientato maggiormente alla conoscenza delle persone e delle realtà sociali e culturali, piuttosto che alla superficiale visita di luoghi. Un secondo scopo è quello di mostrare come la cartografia possa essere usata a supporto della scelta, ma anche della “costruzione” e successiva “narrazione” di un’esperienza di viaggio del tipo sopraindicato. Nel caso specifico, si sono prese in considerazione alcune strade secondarie (strade blu americane) rispetto a direttrici principali (ad alta percorrenza) per costruire itinerari alternativi alle proposte del turismo di massa. Ciò ha permesso inoltre di acquisire informazioni relative alle trasformazioni territoriali avvenute nel tempo nei luoghi attraversati da quei percorsi. Infine si è potuto apprezzare come il valore didascalico e descrittivo delle carte spesso si sposi armoniosamente con l’intento narrativo della letteratura di viaggio in senso lato.
161 739 - PublicationGeostoria applicata del bosco e fonti cartografiche geodetiche e pre-geodetiche: casi studio di foreste trentine colpite dalla tempesta Vaia(2021)
;Dai Prà, ElenaGabellieri, NicolaNelle aree alpine le foreste hanno rappresentato per secoli una risorsa, e come tale sono state interessate da molteplici usi e attività produttive; il recente evento calamitoso definito tempesta Vaia, che ha colpito numerosi contesti boschivi alpini, ha riproposto con forza il problema di assicurare una loro gestione sostenibile, anche approfondendo le dinamiche storico-ambientali che li hanno interessati. Il contributo si concentra su due casi studio; l’utilizzo di un approccio di indagine a scala topografica ha permesso di identificare una serie di cartografie storiche topografiche (secc. XVIII – XX). Le carte sono state digitalizzate e, quando possibile, geo-referenziate, per essere lette ed interpretate diacronicamente secondo il metodo del filtraggio cartografico; l’analisi qualitativa si è poi concentrata su cabrei peritali, per interpretarne il contenuto informativo. I risultati sono stati comparati con dati prodotti dall’analisi di altre serie di fonti (iconografiche, testuali, di terreno). Gli elementi esaminati sono i cambiamenti dell’estensione della copertura boschiva, i mutamenti dei popolamenti arborei, e la presenza di indicazioni di attività antropiche storiche di uso e gestione delle risorse ambientali. Come risultato, si identificano alcune dinamiche socio-ecologiche storiche che hanno condizionato la copertura delle aree identificate e si dimostra la potenziale utilità rappresentata da cartografie pre-geodetiche, sino ad ora poco utilizzate per studi ecologici, per la geostoria ambientale delle aree boschive320 392 - PublicationMemoria, narrazioni e mappe di comunità: l'esperienza dell'Ecomuseo nel Mar Piccolo di Taranto(2021)
;Ivona, Antonietta ;Privitera, DonatellaRinella, AntonellaLa memoria e le narrazioni, strumenti fondamentali per rappresentare visualmente la ricostruzione del passato, della conoscenza di luoghi e dei caratteri di comunità locali di diverse generazioni, sono alla base della Legge Regionale n. 6/2011 della Regione Puglia. Essa ha previsto la creazione degli ecomusei, veri laboratori di cittadinanza attiva che favoriscono la costruzione di mappe di comunità, capaci di innescare percorsi di sviluppo locale sostenibili e condivisi. Il contributo, dopo un quadro d'insieme dedicato alla presentazione delle esperienze ecomuseali e delle mappe di comunità nel panorama regionale pugliese, si sofferma sull'ecomuseo del Mar Piccolo di Taranto, ripercorrendo sia le tappe di identificazione delle risorse, sia la sintesi delle stesse in una mappa di comunità, intesa come immagine del patrimonio ambientale e culturale antitetica alla rappresentazione di "Taranto città dell'acciaio".104 277 - PublicationIl reticolato geografico, un elemento della carta spesso trascurato(2021)Favretto, AndreaIl lavoro evidenzia l’importanza del reticolato geografico, un elemento della carta che attualmente viene spesso trascurato. In un periodo ove la maggior parte delle mappe viene prodotta e consumata sul Web, visualizzata su dispositivi con schermi ridotti, quali gli smartphone, sempre più spesso siamo infatti abituati a vedere mappe prive del reticolato. Il reticolato sulla carta aiuta invece a capire le deformazioni indotte dalla proiezione che l’ha generata e può in tal modo indirizzare un migliore e più consapevole utilizzo della carta stessa. Dopo una breve presentazione del planisfero di Robinson, il primo realizzato mediante calcolo computazionale, raffinando progressivamente un reticolato di partenza, viene proposto l’esempio di un planisfero personalizzato. Questo è stato creato sulla base di una nuova proiezione, sviluppata con l’applicativo freeware Flex Projection mediante una variazione del planisfero di Robinson.
223 511 - PublicationLa sfida dei luoghi da abitare nell’Info-Era: il caso degli Appennini(2021)
;Carbone, LuisaPane, PaoloL’intervento vuole indagare la necessità di rifunzionalizzare i territori montani nell’Info-Era, analizzando gli effetti delle nuove dinamiche tecnologiche e socio-economiche post-Covid nel ri-abitare i territori marginali. In questo quadro, gli Appennini si configurano come vera e propria infrastruttura verde dalle grandi possibilità di sviluppo, interessata da una progettualità basata su tre temi fondamentali per la competitività territoriale: la connettività fra aree diverse urbane-rurali, la permeabilità dei paesaggi e la diminuzione del divario digitale.316 136 - PublicationTerritori da cartografare, itinerari da percorrere: alcuni elementi costanti nelle carte storiche della Cina meridionale (XVI-XVII secolo)(2021)Castelnovi, MicheleLa carta geografica descrive (tendenzialmente) tutta un’area: ma se sappiamo, da altre fonti (testimonianze autobiografiche, cronache eccetera) che il viaggiatore ha percorso solamente l’itinerario sottilissimo che congiunge Macao alla capitale tramite il Grande Canale, transitando dal Passo dei Susini, allora si pone il problema di come sia stato possibile raccogliere le informazioni sulle aree circostanti. Nel caso dei viaggiatori europei in Cina, la fonte delle informazioni sono le innumerevoli mappe disegnate dai funzionari civili e militari della burocrazia imperiale, raccolte e pubblicate per la prima volta da Martino Martini. Dal Cinquecento all’Ottocento, per ragioni geomorfologiche e politiche, per gli europei l’itinerario per raggiungere la capitale è sempre lo stesso: non un fascio di percorsi paralleli (come von Richthofen avrebbe poi definito l’insieme degli itinerari che costituivano, tutti insieme complessivamente sia per terra sia per mare, una unica “La Via della Seta”) ma proprio un solo ed inderogabile percorso puntiforme.
148 180