La porzione iniziale del Vaticano greco 896,
un codice databile a cavallo della metà, se non entro
il terzo quarto del XIV secolo e latore della ‘triade
bizantina’ di Euripide, contiene mutilo al suo esordio
un anonimo trattatello de metris, che presenta una
sorprendente singolarità nell’esemplificazione
offerta ai metri descritti e analizzati: esso infatti offre
quasi esclusivamente exempla tratti dalle Olimpiche
di Pindaro. Edito parzialmente un ventennio
fa da H. Chr. Günther (lo studioso si limitava
infatti al vero e proprio testo trattatistico e ai soli
esempi pindarici), il testo viene ora integralmente
riproposto col corredo degli esempi non pindarici
ignorati dal primo editore e degli scolii aggiunti
da una seconda mano, significativi del dibattito
paleologo attorno alla metrica di età classica.