5. Dal cosmopolitismo al nazionalismo. Il “carattere tedesco” e le sue radici filosofico-letterarie (1750-1850)

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Il volume analizza la discussione sul “carattere tedesco” e le sue radici filosofico-letterarie (1750-1850). Dai tentativi di indicare forme di integrazione cosmopolitica tra i caratteri nazionali, si giunge fino alla tesi di una peculiare destinazione (Bestimmung) del popolo tedesco e addirittura di un primato del germanismo. Il volume si avvale del contributo di specialisti internazionalmente riconosciuti nelle aree della germanistica e della filosofia, offrendo così uno sguardo interdisciplinare quanto mai opportuno alla luce degli autori presi in esame: Kant, Schiller, gli Schlegel, Hölderlin, Herder, Steffens, Fichte, Hegel, Schopenhauer. Il lavoro raccoglie gli interventi a una giornata di studi tenutasi presso l’Università di Trieste nel 2021, ampliandoli in modo significativo con ulteriori contributi.


Maria Carolina Foi insegna Letteratura tedesca all’Università di Trieste. Il suo campo di ricerca privilegiato è l’intreccio fra cultura giuridico-politica e letteratura di lingua tedesca dal Settecento alla contemporaneità. Ha pubblicato diversi saggi e contributi su Kleist, Grillparzer, Bahr, Broch, Arendt, Celan e curato le edizioni italiane del Viaggio nello Harz di Heine e del Don Carlos di Schiller. Del 2015 (EUT) è la nuova edizione di Heine e la vecchia Germania. La questione tedesca fra poesia e diritto.

Riccardo Martinelli (PhD) insegna storia della filosofia presso l’Università di Trieste. I suoi interessi di ricerca vertono principalmente sulla filosofia tedesca dei sec. XVIII-XIX, sulla fenomenologia e la filosofia della musica. Borsista della fondazione von Humboldt nel 2003-2004, è stato ricercatore ospite nelle Università di Konstanz, Berlino, Mainz, Amsterdam. Per l’editore Il Mulino ha pubblicato Uomo, natura, mondo (2004) e I filosofi e la musica (2012), tradotto in inglese (2019) da de Gruyter, per i cui tipi ha anche curato la corrispondenza tra William James e Carl Stumpf (2020). Per quanto riguarda Kant si è dedicato in particolare all’Antropologia e al concetto di carattere. Ha dedicato saggi a Wolff, Mendelssohn, Novalis, Herder, Goethe, Hegel, Dilthey, Adorno; inoltre a Lotze, Waitz, Fechner, Wundt, Brentano, Meinong, Husserl, Külpe, Köhler, ed altri.

Paolo Panizzo è professore associato di Letteratura tedesca all’Università degli Studi di Trieste. Dottore di ricerca/Dr. phil. in cotutela tra l’Università di Venezia e la Freie Universität Berlin (Ästhetizismus und Demagogie. Der Dilettant in Thomas Manns Frühwerk, Würzburg 2007), è stato assegnista post-doc presso la Martin-Luther-Universität Halle-Wittenberg dove ha conseguito la libera docenza in Letteratura tedesca e Letterature comparate (Die heroische Moral des Nihilismus: Schiller und Alfieri, Berlin/Boston 2019).

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