04 Peani in dattili tra Ellade classica ed età imperiale

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GRAECA TERGESTINA

Praelectiones Philologae Tergestinae, 4 (2014)

«In epoca storica il metro peonico (o cretico) non riveste alcun ruolo nei peani»: questa solo apparentemente sorprendente constatazione di Lutz Käppel (‘peana’ e ‘peone’ sono infatti etimologicamente legati) riesce in effetti confortata da una lunga e verisimilmente ininterrotta successione di testi peanici in dattili (dalla Ionia del IV sec. a. C. agli esemplari di età ellenistica e imperiale rinvenuti in vari angoli del mondo greco, dalla Macedonia di Dion alla Fenicia di Tolemaide), per cui si è anche parlato di ‘automatisierte Paiane’. Questo studio intende ridiscuterne più approfonditamente la struttura metrica, approfondendo la suggestione, avanzata recentemente da Faraone (2011), secondo cui Elio Aristide si sarebbe ispirato proprio a questo particolare metro dattilico per alcune sue composizioni.

Andrea Tessier è professore ordinario di Lingua e letteratura greca all’Università di Trieste. Tra le sue pubblicazioni le monografie Il testo di Aristotele e le traduzioni armene (Padova, Antenore 1979); Verbum de verbo. Tradizione semitico-latina del De generatione et corruptione aristotelico (Roma, L’Erma di Bretschneider 1983); Tradizione metrica di Pindaro (Padova, Imprimitur 1995), e le edizioni critiche della traduzione araboebraica del De generatione et corruptione di Aristotele (Roma, Accademia dei Lincei 1984, princeps), del commento metrico vetus a Pindaro (Leipzig, Teubner 1989) e di quello bizantino di Demetrio Triclinio a Sofocle (Alessandria, Edizioni dell’Orso 2005). Presso E.U.T. ha presentato Vom Melos zum Stichos. Il verso melico greco nella filologia tedesca d’inizio Ottocento, Trieste 20122.



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