Diritti tradizionali e religiosi in alcuni ordinamenti contemporanei

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Università degli Studi di Trieste
Dipartimento di Scienze Politiche



Serie giuridica n°5


Diritti tradizionali e religiosi in alcuni ordinamenti contemporanei


L'idea di questo volume nasce dal desiderio di alcuni studiosi di materie giuridiche e storiche della Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Trieste di trovare uno spunto per un confronto interdisciplinare. Il comune denominatore è individuato nella consuetudine. Il diritto nasce da una consuetudine per poi fondersi con la religione e con la magia, quest'ultima rappresentando la radice tradizionale di ogni popolo.
Ancor oggi e a buon titolo, tale fonte del diritto concorre a delineare l'assetto normativo di svariati ordinamenti, non necessariamente meno evoluti di altri che riconoscono la validità alle sole norme di produzione politica. L'importanza della fonte di origine divina nell'area afro-asiatica è ben nota, così come la sua pervasività nelle istituzioni statali nonché la sua funzione di legittimazione del potere politico e dello Stato medesimo (come, in modo più o meno invasivo, rivelano i casi qui proposti di Libia, Somalia, Pakistan, Israele). Al contempo, non occorre allontanarsi dall'Europaper ritrovare un caso emblematico (e non molto conosciuto) di ordinamento che integra già a livello costituzionale l'aspetto religioso in modo alquanto; ci si riferisce alla Grecia, della quale si è voluto dar conto



Serena Baldin (a cura di)


Ricercatrice di Diritto pubblico comparato presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università Trieste.


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