Le «disfatte» di Caporetto. Soldati, civili, territori 1917-1919

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Partendo dalle vicende militari di Caporetto, il volume analizza le conseguenze della disfatta dell’ottobre del 1917 sui soldati e sulle popolazioni civili ed esamina come lo sfondamento del fronte abbia profondamente trasformato il territorio veneto-friulano-sloveno, divenuto campo di battaglia, luogo di passaggio di eserciti, oggetto di occupazioni militari e, nel dopoguerra, di una nuova ridefinizione politico-amministrativa. Il tema della violenza nel 1917-1918 viene esaminato attraverso diverse prospettive e situazioni: il contatto tra i soldati dell’esercito austro-germanico e la popolazione civile, l’esperienza della profuganza delle donne friulane e la loro rappresentazione nella propaganda, il lavoro coatto imposto dalle truppe occupanti alle popolazioni veneto-friulane, le proteste delle donne slovene di fronte alla penuria alimentare e alla crescente stanchezza per la guerra. Il tema dell’impatto della guerra sui territori del nord-est viene invece declinato attraverso l’analisi delle devastazioni belliche del territorio compreso tra il Piave e l’Isonzo, gli scandali legati alla ricostruzione postbellica, la scoperta e il rafforzamento di nuove identità nazionali.


Matteo Ermacora (Udine 1972), insegnante nelle scuole secondarie superiori, dottore di ricerca in storia sociale. È autore di numerosi articoli e saggi dedicati alla Grande guerra, all’emigrazione, al lavoro femminile e minorile, alla storia del lavoro, al rapporto tra violenza bellica e civili. Il suo studio più recente è: Terre Ferite. L’impatto della Grande Guerra sul Friuli (2018).

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