Rivista internazionale di tecnica della traduzione n.01 - 1995


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CONTENTS / SOMMARIO


Gerald Parks

lntroduction: The Quest for the Perfect Translation


Lettere al direttore / Letters to the Editors


Peter Newmark

Notes on Sergio Viaggio


Sergio Viaggio

The Reply to the Reply


Peter Newmark

Finis


Saggi / Essay


Sergio Viaggio

Translators and Interpreters: Can They Be Friends?


Tim Parks

Rethinking the Task of the Translator


Dominic Stewart

On the Translation of the ltalian Subjunctive into English


Inga Shchekina

The Communicative lntent of Text as a Problem of Translation


Albrecht Neubert

Translation as Text


Ricerche / Research papers


Luciana Allocco Bianco

Approccio agli errori di traduzione dall'italiano in francese


Elisabeth Koenraads

Esigenze stilistiche in un testo non inventivo: la traduzione del libretto di istruzioni


Domenico Cosmai

Osservazioni critiche sulla terminologia sindacale italiana e tedesca: note sulla traduzione italiana di un manuale tedesco


Federica Scarpa

Cultural Adaptation in ltalian of Shakespeare's lmagery of Food and Cooking


Michéle Fourmet - Berni Canani

Le Statut des noms propres dans la traduction


Jane Dunnett

Writers Translating Writers: Gianni Celati's Version of Jack London's "The Cali of the Wild"


Clara Villoresi

La traduzione automatica: alcuni esempi di applicazione del sistema SYSTRAN in seno alla Commissione europea


Recensioni / Review


John Dodds

«All'Antica Commedia degli Errori»: Or Crappy English in ltalian Restaurants


Anna Giambagli

Le ragioni dello scrivere, le ragioni del tradurre: Yann Andréa Steiner di Marguerite Duras - Un'intervista con la traduttrice


Maria Teresa Musacchio

"Il Collezionista", storia di una traduzione


Pérette - Cécile Buffaria

"L'impulsion interprétative des traductions"


Clara Villoresi

Barbara Frischmuth e Il Collegio delle suore: la lingua come strumento di indottrinamento


Pérette - Cécile Buffaria

Tradurre il teatro della vita: intervista a Paola Ranzini, traduttrice dei Mémiores di Goldoni


Details

In thinking about the various essays and articles included in this volume, l have been tempted to call the preface by several different names. First l thought of entitling it "Armchair Ruminations on the Art of Translation" in honor of those English philosophers who engaged in "armchair linguistics" in the 1950s. Then, to paraphrase Eliot, l came up with "To Criticize the (Translation) Critic", since much of what appears in this volume is, in one way or another, concerned with the criticism of translations. Finally, however, it seemed to me that the best title was "The Quest for the Perfect Translation", which corresponds roughly to "The Pot of Gold at the End of the Rainbow."


Gerald Parks


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Recent Submissions

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  • Publication
    Esigenze stilistiche in un testo non inventivo: la traduzione del libretto di istruzioni
    (Campanotto Editore Udine, 1995)
    Koenraads, Elisabeth
    Chi si accinge a lavorare come traduttore freelance si troverà prima o poi davanti a un libretto di istruzioni da tradurre. Lavoro che dal principante viene ben volentieri accettato, a meno che non si tratti di macchinari molto complessi o di manuali destinati agli specialisti del settore. In fin dei conti noi tutti abbiamo una certa familiarità con un gran numero di macchine ed elettrodomestici che usiamo quotidianamente. Inoltre noi tutti siamo stati qualche volta invasi da un senso di frustrazione o di rabbia tentando di seguire delle istruzioni tradotte in modo incomprensibile. E di conseguenza la voglia di fare meglio della massa dei traduttori improvvisati c'è. Ma pur nella sua apparente semplicità la traduzione di un libretto di istruzione non è priva di insidie. Vorrei soffermarmi in questo articolo su alcune difficoltà di carattere stilistico inerenti alla traduzione dall'italiano verso il neerlandese della parte tecnica del libretto, tralasciando per ora i problemi che riguardano la traduzione della presentazione, che normalmente si trova all'inizio o alla fine del libretto.
      975  1104
  • Publication
    Tradurre il teatro della vita: intervista a Paola Ranzini, traduttrice dei "Mémoires" di Goldoni
    (Campanotto Editore Udine, 1995)
    Buffaria, Pérette-Cécile
      976  873
  • Publication
    Barbara Frischmuth e 'Il Collegio delle suore': la lingua come strumento di indottrinamento
    (Campanotto Editore Udine, 1995)
    Villoresi, Clara
    'Die Klosterschule': questo il titolo originale dell'opera di Barbara Frischmuth che ci viene proposta nella piacevole, sebbene non infallibile traduzione di Giuseppina Scarpati. Si tratta del primo lavoro in prosa pubblicato nel 1968 dall'autrice austriaca, nata in un paesino della Stiria, Altaussee, nel 1941 (e non nel 1942, come afferma erroneamente la traduttrice nella postfazione all'opera dal titolo "Barbara Frischmuth: identità come astuzia dell'immaginazione"), e rappresenta il frutto di quasi un decennio di sperimentazione e di ricerca linguistica. L'articlo propone un esame della traduzione italiana ma prima di procedere giova fornire una introduzione all'opera, che consente di presagire le notevoli difficoltà traduttive insite nella trasposizione in italiano di un esperimento linguistico tanto complesso e ragionato.
      1090  897
  • Publication
    "L'impulsion interprétative des traductions"
    (Campanotto Editore Udine, 1995)
    Buffaria, Pérette-Cécile
    Nel proporre la traduzione del "libro mastro" di Mario Untersteiner, 'l sofisti', Alonso Tordesillas, docente di storia della filosofia antica aii'Université de Provence presenta il risultato di un vero e proprio lavoro archeologico. Lo studio di riferimento deii'Untersteiner fu pubblicato per la prima volta in Italia nel 1949 e si affermò subito per lo "sforzo di tener insieme filologia e filosofia, dato documentario e scavo esegetico", "dottrina e intuizione", modello di storiografia filosofica che, percorrendo i dati non rinuncia a pensare i problemi". Con chiarezza e sobrietà il traduttore precisa una delle sue scelte metodologiche, che è del resto anche indicativa delle sue posizioni filologiche e filosofiche. Oltre ai suoi innegabili meriti di precisione concettuale e filologica, questa traduzione si segnala per la sua particolare "leggibilità". In italiano, la sintassi di Mario Untersteiner è spesso assai travagliata e complessa, trattandosi in questo caso di una seconda stesura, ampliata ed integrata rispetto alla prima forma dei Sofisti. La tentazione era dunque forte, per un traduttore francese, di rompere il ritmo peculiare del filologo-filosofo e di optare per frasi più brevi. Alonso Tordesillas si è invece attenuto il più possibile al rispetto della sintassi del testo italiano, con una resa spesso anche elegante. Diamo due esempi tratti rispettivamente dal primo e dal secondo volume.
      821  535
  • Publication
    Il Collezionista, storia di una traduzione
    (Campanotto Editore Udine, 1995)
    Musacchio, Maria Teresa
    In Gran Bretagna e negli Stati Uniti John Fowles raggiunse fama immediata con il suo primo romanzo, The Collector (1963), da alcuni considerato il suo capolavoro. Viene da chiedersi perché in Italia sia passato pressoché inosservato e, nonostante le ripetute pubblicazioni, abbia avuto una sorte ben diversa da quella toccatagli nei paesi di lingua inglese. A trent'anni dalla prima edizione, le vicende legate alla versione italiana offrono interessanti spunti di riflessione sul ruolo della traduzione nella fortuna di un testo letterario e per l'immagine di un autore all'estero.
      852  1684