Antiqua habita consuetudine

Il contributo si inserisce nella ricerca sulle questioni fondamentali che riguardano la storia della liturgia ungherese del medioevo, sostenendo l’ipotesi che l'origine di tale liturgia nel suo complesso sia da ricercarsi in ambito germanico.

Con l’introduzione della festa della Trinità nella liturgia romana, alla fine del IX secolo, per la prima volta compaiono nell'ora canonica testi che rappresentano libera poesia teologica: il contributo indaga i riflessi di ciò sulla struttura modale e melodica in diverse aree geografiche.

Il contributo indaga le ragioni che permettono di evincere l'appartenenza al patriarcato di Aquileia, quale provincia ecclesiastica, delle marche nell'estremo lembo sud occidentale del Sacro romano impero, e riflette sull’influenza che tale appartenenza esercitò su di esse.

Il contributo presenta un codice finora quasi del tutto ignorato nelle ricerche musicologiche condotte sulle fonti del patriarcato di Aquileia, con l’intento di attirare l’attenzione degli studiosi su di esso e promuoverne uno studio sistematico sul piano liturgico, agiologico, iconografico, testuale e musicale.

Il contributo vuole illustrare alcuni punti degni di attenzione nel repertorio dell’'ufficio divino, e presentare dei metodi che possano promuovere una ulteriore ricerca: il progetto "Corpus Antiphonalium Officii - Ecclesiarum Centralis Europae", creato per una descrizione delle fonti dell'ufficio secolare, soprattutto dell'area del centro Europa, può offrire aspetti utili all'analisi del materiale dell'ufficio di Aquileia.