Né primi né ultimi. Ebrei quasi marginali nel Veneto dell'Ottocento

Details

Sono qui raccolti i risultati di tre ricerche effettuate collateralmente alla stesura della saga di una famiglia ebrea molto importante per la storia di Venezia e raccolta nel volume “Angeli, margherite, mandolini e altri Levi erranti – una grande famiglia veneziana dal ghetto al mondo (e alla corte d’Inghilterra)”, Alpes, Roma 2019 (seconda edizione riveduta e ampliata), per cercare di trarre dall’oblio alcune figure, secondarie ma non anonime, di ebrei veneti che hanno attraversato il XIX secolo. I primi due, Alessandro Levi e Giacomo Capon, erano cugini e provenivano appunto dalla famiglia di quei Levi che hanno scandito, nel bene e nel male, le fortune e il declino di Venezia. Pur nella loro marginalità, questi due esponenti della “generazione del Quarantotto” hanno contribuito a caratterizzare il Risorgimento veneto e, nel caso del secondo, soprattutto il mondo culturale italo-parigino. Il terzo capitolo è dedicato a una famiglia collegata, per traffici commerciali e matrimoni, con i Levi: si tratta dei Ravenna di origine veronese stanziatisi nel Polesine alla metà  del Settecento e oggi quasi scomparsi dopo una parabola poco meno che secolare, ricca di luci e di ombre. Per questa famiglia è stato necessario ricostruire, prima ancora che la vita dei suoi esponenti più importanti, il contesto famigliare nel corso del secolo. L’ultimo, Mandolino, era tutto fuorché un estraneo alla famiglia Levi e ne anticiperà in parte l’eclisse sociale ed economica. Non è stato facile recuperare il suo milieu familiare e sociale e le sue sfortunate vicende esistenziali e finanziarie, e solo in parte è stato possibile ricostruirne le principali tappe che in ultimo lo avevano fatto entrare nella famiglia veneziana, legando indissolubilmente i nomi e alcuni discendenti.


Marilì Cammarata (Trieste 1951), laureata in storia dell’arte medievale, ha fatto molti mestieri: è stata giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, guida turistica, ricercatrice di judaica ecc. Ha pubblicato: Il correttore di bozze (Editrice Bibliografica, Milano 1991 e 1993); La Palestina del Mandato nell’editoria italiana 1918-1940 (EUT, Trieste 2010 e 2019); Mandolino Ravenna “negoziante e possidente” – Storia di una famiglia di Rovigo tra Settecento e Ottocento (Trieste 2018); Angeli, margherite, mandolini e altri Levi erranti. Una grande famiglia veneziana dal ghetto al mondo (e alla corte d’Inghilterra), (LINT, Trieste 2016 e Alpes, Roma 2019).

Browse

Recent Submissions

Now showing 1 - 1 of 1
  • Publication
    Né primi né ultimi. Ebrei quasi marginali nel Veneto dell’Ottocento
    (EUT Edizioni Università di Trieste, 2022)
    Cammarata, Marilì
    Sono qui raccolti i risultati di tre ricerche effettuate collateralmente alla stesura della saga di una famiglia ebrea molto importante per la storia di Venezia e raccolta nel volume “Angeli, margherite, mandolini e altri Levi erranti – una grande famiglia veneziana dal ghetto al mondo (e alla corte d’Inghilterra)”, Alpes, Roma 2019 (seconda edizione riveduta e ampliata), per cercare di trarre dall’oblio alcune figure, secondarie ma non anonime, di ebrei veneti che hanno attraversato il XIX secolo. I primi due, Alessandro Levi e Giacomo Capon, erano cugini e provenivano appunto dalla famiglia di quei Levi che hanno scandito, nel bene e nel male, le fortune e il declino di Venezia. Pur nella loro marginalità, questi due esponenti della “generazione del Quarantotto” hanno contribuito a caratterizzare il Risorgimento veneto e, nel caso del secondo, soprattutto il mondo culturale italo-parigino. Il terzo capitolo è dedicato a una famiglia collegata, per traffici commerciali e matrimoni, con i Levi: si tratta dei Ravenna di origine veronese stanziatisi nel Polesine alla metà del Settecento e oggi quasi scomparsi dopo una parabola poco meno che secolare, ricca di luci e di ombre. Per questa famiglia è stato necessario ricostruire, prima ancora che la vita dei suoi esponenti pi  importanti, il contesto famigliare nel corso del secolo. L’ultimo, Mandolino, era tutto fuorché un estraneo alla famiglia Levi e ne anticiperà in parte l’eclisse sociale ed economica. Non è stato facile recuperare il suo milieu familiare e sociale e le sue sfortunate vicende esistenziali e finanziarie, e solo in parte è stato possibile ricostruirne le principali tappe che in ultimo lo avevano fatto entrare nella famiglia veneziana, legandone indissolubilmente i nomi e alcuni discendenti.
      167  8334