Bollettino dell'Associazione Italiana di Cartografia 180

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Recent Submissions

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  • Publication
    Per una didattica cartografica del tempo: Quirico Filopanti e i fusi orari
    (EUT Edizioni Università di Trieste, 2024)
    Candura, Anna Rosa
    ;
    Fois, Luca
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    Poli, Emanuele
    Il termine “Geostoria” è, spesso, una facciata dietro la quale si nasconde una collocazione della Geografia in posizione ancillare rispetto alla Storia; ciò, evidentemente (e pericolosamente) pone la Cartografia in secondo (o, addirittura, in terzo) piano. Si ritiene pertanto utile introdurre casi di studio ed Autori che contribuiscano ad abbattere le barriere disciplinari, in modo stimolante e creativo. Le opere e la vita di Quirico Filopanti sono di grande aiuto in questo senso, anzitutto per l’idea, esposta in Miranda! […] (1858-1860), di utilizzare i meridiani come riferimento nella costruzione dei fusi orari (collegando direttamente la cartografia al tempo). Prendendo le mosse dalla figura di Filopanti e dal suo pensiero (anche metodologico), il contributo esplora le possibilità e i limiti dell’utilizzo didattico del tema dei Fusi orari, in modo particolare in rapporto alla cartografia e alle fonti.
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  • Publication
    Il telerilevamento a supporto del controllo ambientale: il caso di una valle da pesca in Laguna di Grado
    (EUT Edizioni Università di Trieste, 2024)
    Favretto, Andrea
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    Furlanut, Alberto
    Il contributo presenta i primi risultati di una collaborazione fra una valle da pesca del Friuli Venezia Giulia (Valle Noghera) e il Dipartimento di Studi umanistici dell’Università di Trieste. L’obiettivo di lungo termine di tale collaborazione è quello di fornire un supporto gestionale alle valli da pesca della Laguna di Grado, di Venezia e del Delta del Po. Nello specifico, le possibilità offerte dal telerilevamento consentono di monitorare costantemente diversi parametri peculiari di queste realtà. A titolo esemplificativo, è possibile effettuare un controllo dei livelli dell’acqua, della presenza di vegetazione acquatica e dei danni che questa subisce a causa di alcune specie di avifauna (come i fenicotteri), nonché dell’ossigenazione delle acque, grazie alla possibilità di individuare zone in cui si creano aree di anossia o di eccessiva presenza di alghe infestanti
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  • Publication
    Un’analisi dei differenziali geografici in relazione alle perdite idriche. Approccio regressivo per la ricerca di eventuali fattori di contesto
    (EUT Edizioni Università di Trieste, 2024)
    De Falco, Stefano
    Il tema relativo alle diverse prospettive di analisi della risorsa acqua è sempre attuale e sempre più critico in ragione della crescente urgenza dettata dagli effetti di azioni antropiche, oltre che naturali. L’acqua, al di là della sua funzione fondamentale come fonte di vita, costituisce un input primario per la gran parte delle attività economiche, tra cui l’agricoltura, l’industria e il settore energetico. Il presente lavoro, a partire da dati sulle perdite idriche elaborati di recente dall’ISTAT, intende profilare un’analisi geografica che, attraverso una modellazione analitica ed una relativa restituzione cartografica, associ i gradienti rilevati a fattori di contesto territoriale. I risultati ottenuti possono rivelarsi utili elementi di indirizzo e orientamento per stakeholders e policy makers del settore, oltre che costituire spunti di interesse nell’orientamento di fondi PNRR.
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  • Publication
    Sull’evoluzione della Media Valle dell’Aterno dal XVI secolo a oggi: cartografia storica e tecnologie geografiche per un’analisi del contado aquilano
    (EUT Edizioni Università di Trieste, 2024)
    Ciaglia, Filiberto
    ;
    Pavia, Davide
    La presente ricerca rappresenta una proposta di analisi dell’evoluzione territoriale della Media Valle dell’Aterno in età moderna, attraverso lo studio della cartografia storica e in una prospettiva di applicazioni digitali per la ricerca geografica. Il contributo richiama, nella prima parte, le carte specifiche raffiguranti l’Abruzzo a partire dalla seconda metà del XVI secolo, e nella seconda si sofferma su raffigurazioni commissionate localmente per porzioni più ristrette di territorio, queste ultime inscritte nella vertenza giuridico territoriale attorno al ripristino dell’integrità della città-territorio, rotta dall’infeudazione dei castelli siglata da un provvedimento regio nel 1529. L’ultima parte del lavoro è dedicata invece alla georeferenziazione di elementi della serie “25V” IGM tramite Google Earth Pro, con l’obiettivo di facilitare la lettura e l’interpretazione della geomorfologia locale, anche in chiave diacronica, rappresentando l’Aternino in un ambiente di lavoro tridimensionale.
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  • Publication
    La Carta degli ecosistemi naturali potenziali dell’Emilia-Romagna: strumento di conoscenza ed interpretazione del territorio
    (EUT Edizioni Università di Trieste, 2024)
    Cardillo, Alberto
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    Canali, Emiliano
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    D’Angeli, Chiara
    La Strategia europea e nazionale per la Biodiversità per il 2030 e il Regolamento Europeo sul ripristino della natura pongono l’Italia di fronte a importanti sfide ambientali. Per indirizzare correttamente le azioni di tutela e recupero della natura è necessario analizzare il territorio da un punto di vista dinamico, confrontando lo stato attuale con uno ideale. Quest’ultimo viene identificato con l’insieme degli ecosistemi che si svilupperebbero in un territorio se tutte le influenze antropiche cessassero immediatamente, raggiungendo subito la fase dinamica terminale. A questo scopo questo studio si propone di identificare, caratterizzare e rappresentare gli ecosistemi potenziali dell’Emilia Romagna. Il prodotto finale, la Carta degli Ecosistemi Naturali Potenziali, è una cartografia regionale a media scala (1:100.000), elaborata in ambiente GIS, che individua aree omogenee per caratteristiche biotiche e abiotiche attraverso l’overlay analysis. La carta così prodotta permette di valutare lo stato del territorio, identificando quali ecosistemi siano rimasti in condizioni di naturalità, coerenti con il loro stato potenziale, e quali siano stati invece parzialmente o completamente sovvertiti dall’azione antropica. In questo modo essa rappresenta uno strumento prezioso utile per la programmazione e pianificazione territoriale e per indirizzare azioni di conservazione e ripristino.
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