DiSPeS Working Paper 02 (2012)

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Secondo la Strategia Europa 2020 alla fine del decennio in corso almeno il 40% di giovani tra i 30 ed i 34 anni dovrà aver raggiunto un titolo di istruzione terziaria. L’Italia è uno degli stati membri che appaiono più distanti da tale obiettivo. Questa situazione è aggravata dal fatto che, nonostante i giovani laureati italiani siano relativamente pochi, il mercato del lavoro offre loro insufficienti opportunità di valorizzazione dell’investimento formativo effettuato. Alla luce di queste considerazioni, supportate da evidenze empiriche, il paper assume l’ipotesi che l’Italia stia correndo il serio rischio di una deriva verso una “via bassa” del capitale umano. Quindi, vengono fornite delle indicazioni sulle politiche potenzialmente in grado di contrastare tale rischio, assegnando un ruolo strategico alle politiche del lavoro. Infine, a partire da un esame dei fattori e dei meccanismi che caratterizzano il campo d’intervento, il paper affronta nello specifico le politiche del lavoro dedicate al segmento dei giovani in fase di ingresso, attraversamento ed uscita dal circuito dell’istruzione terziaria, suggerendo alcuni possibili dispositivi di attuazione.

According to the Europe 2020 Strategy, at least 40% of young people between 30 and 34 years should achieve a tertiary education at the end of the current decade. Italy is one of the member states which appears furthest away from that goal. This situation is exacerbated be-cause, despite the fact that young Italian graduates are relatively few, the market offers insufficient job opportunities to make their educa-tional investment profitable. In the light of these considerations, supported by empirical evidence, the paper assumes the hypothesis that Italy is running a serious risk of drifting towards a "lack" of human capital. Some guidelines are traced on policies potentially able to counteract this risk, assigning a key role to employment policies. Finally, from an examination of the factors and mechanisms that characterize the field of applicability, the paper addresses the specific labor policies dedicated to the youth segment during the entry, crossing and exit phases in the higher education circuit, suggesting some possible delivery mechanisms.

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    La condizione occupazionale dei laureati e le nuove sfide per le politiche del lavoro
    (2012-09-19)
    Blasutig, Gabriele
    Secondo la Strategia Europa 2020 alla fine del decennio in corso almeno il 40% di giovani tra i 30 ed i 34 anni dovrà aver raggiunto un titolo di istruzione terziaria. L’Italia è uno degli stati membri che appaiono più distanti da tale obiettivo. Questa situazione è aggravata dal fatto che, nonostante i giovani laureati italiani siano relativamente pochi, il mercato del lavoro offre loro insufficienti opportunità di valorizzazione dell’investimento formativo effettuato. Alla luce di queste considerazioni, supportate da evidenze empiriche, il paper assume l’ipotesi che l’Italia stia correndo il serio rischio di una deriva verso una “via bassa” del capitale umano. Quindi, vengono fornite delle indicazioni sulle politiche potenzialmente in grado di contrastare tale rischio, assegnando un ruolo strategico alle politiche del lavoro. Infine, a partire da un esame dei fattori e dei meccanismi che caratterizzano il campo d’intervento, il paper affronta nello specifico le politiche del lavoro dedicate al segmento dei giovani in fase di ingresso, attraversamento ed uscita dal circuito dell’istruzione terziaria, suggerendo alcuni possibili dispositivi di attuazione. According to the Europe 2020 Strategy, at least 40% of young people between 30 and 34 years should achieve a tertiary education at the end of the current decade. Italy is one of the member states which appears furthest away from that goal. This situation is exacerbated because, despite the fact that young Italian graduates are relatively few, the market offers insufficient job opportunities to make their educational investment profitable. In the light of these considerations, supported by empirical evidence, the paper assumes the hypothesis that Italy is running a serious risk of drifting towards a "lack" of human capital. Some guidelines are traced on policies potentially able to counteract this risk, assigning a key role to employment policies. Finally, from an examination of the factors and mechanisms that characterize the field of applicability, the paper addresses the specific labor policies dedicated to the youth segment during the entry, crossing and exit phases in the higher education circuit, suggesting some possible delivery mechanisms.
      1384  2061