Il pentagramma di ferro. Musica e creatività nei campi di concentramento

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Carrieri Alessandro, Parotto Giuliana

Il pentagramma di ferro - Musica e creatività nei campi di concentramento

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Alessandro Carrieri si è laureato in Scienze politiche presso l’Università degli Studi di Trieste. Dal 2007 al 2008 è stato Gastwissenschafter presso il Zentrum für Antisemitismusforschung alla Technische Universität di Berlino. Attualmente frequenta il dottorato in Filosofia delle scienze sociali e comunicazione simbolica dell’Università degli Studi dell’Insubria.

Giuliana Parotto insegna Filosofia politica all’Università degli Studi di Trieste. Fellow presso il Voegelin Archiv di Monaco di Baviera ha insegnato alla Ludwig-Maximilians Universität. Ha pubblicato Iustus Ordo. Secolarizzazione della ragione e sacralizzazione del principe nella Seconda Scolastica (Napoli 1993), La politica tra storia ed escatologia (Milano 2000), Il simbolo della storia. Studi su Eric Voegelin (Padova 2004), Zum Einfluss von Balthasars auf Eric Voegelin (München 2002) Sacra officina. La simbolica religiosa di Silvio Berlusconi (Milano 2007), Silvio Berlusconi. Der doppelte Körper des Politikers: Politik, Religion, Television (München- Paderborn 2009).

La musica nei campi di concentramento fu parte integrante dell’organizzazione della vita dei deportati. Le sue funzioni furono molteplici e i suoi protagonisti sono entrati ormai a pieno diritto nella storia della musica. Mentre in Germania il tema è stato più volte efficacemente affrontato, in Italia solo negli ultimi anni si è cominciato a indagare sistematicamente questo aspetto della vita nei Lager nazisti. Il presente volume, con gli scritti di Quirino Principe, Claudio Bonvecchio e del pianista Pierpaolo Levi, porta un contributo nuovo, di tipo musicologico e filosofico, alla riflessione sulla Shoah.

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    Il pentagramma di ferro. Musica e creatività nei campi di concentramento
    (EUT Edizioni Università di Trieste, 2016)
    Carrieri, Alessandro
    ;
    Parotto, Giuliana
    La musica nei campi di concentramento fu parte integrante dell’organizzazione della vita dei deportati. Le sue funzioni furono molteplici e i suoi protagonisti sono entrati ormai a pieno diritto nella storia della musica. Mentre in Germania il tema è stato più volte efficacemente affrontato, in Italia solo negli ultimi anni si è cominciato a indagare sistematicamente questo aspetto della vita nei Lager nazisti. Il presente volume, con gli scritti di Quirino Principe, Claudio Bonvecchio e del pianista Pierpaolo Levi, porta un contributo nuovo, di tipo musicologico e filosofico, alla riflessione sulla Shoah.
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