01 Dionigi d'Alicarnasso. La composizione stilistica

Details

L’unica versione in lingua italiana del trattato dionisiano La composizione stilistica antecedente a quella che qui si presenta si deve a Niccolò Tommaseo (condotta peraltro sulla versione francese del Batteux), e risale al 1827. Il pregiudizio nei confronti di Dionigi, sul quale il Wilamowitz e il Norden avevano emesso una sprezzante condanna, e che per giunta si rivelava difficilmente traducibile in altra lingua per i moltissimi esempi tratti dal greco, stavano alla base dello scarsa considerazione per i suoi scritti di retorica. Solo in questi ultimi anni, grazie all’edizione francese di Germaine Aujac, e in Italia agli studi di Bruno Gentili e di Luigi Enrico Rossi, il testo dionisiano è stato rivalutato per quello che è: il più importante studio di poetica postclassico, in grado di reggere il confronto con il quasi coevo trattato Sul Sublime. Il testo, crocevia di molteplici discipline (filosofia, critica militante, musicologia, metrica, ritmica, storia della letteratura) è qui edito nella traduzione di Francesco Donadi, con il ricco commento analitico (il primo di questa estensione) a cura di Antonia Marchiori, alla quale si deve anche un prezioso glossario.

Francesco Donadi è professore ordinario di filologia classica presso l’Università di Verona, dove insegna, tra l’altro, «Storia della tradizione classica». Si è occupato, e si occupa, di Gorgia, del quale ha pubblicato, oltre ai lavori preparatori, l’edizione critica dell’Encomio di Elena, e della traduzione latina, ad opera di Pietro Bembo (Roma, L’Erma di Bretschneider, 1982, 1983; è in preparazione una nuova edizione dei due testi, per Teubner). Altro suo preminente interesse sono le poetiche antiche; ha pubblicato numerosi articoli e saggi brevi sulla Poetica aristotelica, su Dionigi, e sul Sublime (vedi la sua edizione per Rizzoli, Milano 20086). Si è occupato ancora del teatro euripideo, con alcuni articoli e con un saggio sull’Elena (Elena, “Variazioni sul mito”, Venezia, Marsilio, 2005).

Antonia Marchiori è docente di latino e greco al liceo classico ‘Tito Livio’ di Padova, e ha insegnato «Storia della tradizione classica» presso l’Università di Verona. È dottore di ricerca in Filologia classica (Padova – Pavia). Studiosa di lingua poetica greca, ha pubblicato vari articoli e una monografia sui meccanismi di ermeneutica, metafrasi e riuso di formule ed espressioni formulari epiche (Memoria formulare e metafrasi metrica, Padova, Imprimitur, 1995). Si occupa anche di prosatori greci di età imperiale (Marco Aurelio, Pensieri, Roma, Salerno Editrice, 2005) ed ha collaborato, tra l’altro, alla prima traduzione italiana commentata dei Deipnosofisti di Ateneo (Roma, Salerno Editrice, 2001) ed alla pubblicazione di manuali di lingua greca diffusi nel circuito scolastico.

Browse

Recent Submissions

Now showing 1 - 1 of 1
  • Publication
    Dionigi di Alicarnasso. La composizione stilistica
    (EUT Edizioni Università di Trieste, 2014)
    Donadi, Francesco
    ;
    Marchiori, Antonia
    L'unica versione in lingua italiana del trattato dionisiano La composizione stilistica antecedente alla presente si deve a Niccolò Tommaseo, che l'aveva peraltro condotta sulla versione francese del Batteux, e risale al 1827. Un diffuso quanto iniquo pregiudizio nei confronti di Dionigi, autore sul quale il Wilamowitz e il Norden avevano emesso una sprezzante condanna, e che per giunta si rivelava di ardua resa in altra lingua per i moltissimi esempi tratti dal greco, coinvolgeva, accomunandoli nella medesima scarsa considerazione, i suoi scritti di retorica. Solo in questi ultimi anni, grazie all'edizione francese di Germaine Aujac e, in Italia, agli studi di Bruno Gentili e di Luigi Enrico Rossi, quest'opera dionisiana è stata rivalutata per quello che è: il più importante studio di poetica postclassico, in grado di reggere il confronto con il quasi coevo trattato Sul Sublime. Il testo, crocevia di molteplici discipline (filosofia, critica militante, musicologia, metrica, ritmica, storia della letteratura) è qui edito nella traduzione di Francesco Donadi, con il ricco commento analitico (il primo di questa estensione) a cura di Antonia Marchiori, alla quale si deve anche un prezioso glossario.
      2723  20317