Dizionario della terminologia delle piante e della terminologia marina nel dialetto istrioto di Rovigno, con un inserto: La batana e la sua vela

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Tutti i nomi riportati in questo volume seguono rigorosamente l’ordine alfabetico dei nomi italiani sia per la terminologia riguardante la parte botanica sia per quella degli esseri viventi marini. I nomi italiani sono seguiti dai nomi in dialetto rovignese e, in caratteri corsivi, dai nomi scientifici. La seconda parte tratta della batana, che è e rimane la «barca» rovignese per antonomasia. Nell’esposto sono riportati i termini specifici del dialetto di Rovigno che definiscono lo scafo, la sua costruzione, le attrezzature, la voga, la vela al terzo, le caratteristiche nautiche come pure un catalogo delle vele delle batane rovignesi tra il XIX e la prima metà del XX secolo.

Franco Crevatin (Buie d’Istria 1945) ha insegnato Linguistica e Antropologia presso l’Università di Trieste, Napoli, Venezia. Laureato honoris causa dall’Università di Mosca, è autore di diversi volumi e di numerosi articoli dedicati a lingue e culture antiche e moderne.

Eliana Moscarda Mirković è docente di lingua e letteratura italiana presso l’Università degli Studi ‘Juraj Dobrila’ di Pola (Croazia). Le sue ricerche riguardano tematiche relative principalmente alla produzione letteraria delle autrici del territorio istro-quarnerino, al plurilinguismo nelle opere degli scrittori italiani, alle traduzioni letterarie, nonché alle peculiarità linguistiche della parlata autoctona istriota di Gallesano.

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    Dizionario della terminologia delle piante e della terminologia marina nel dialetto istrioto di Rovigno con un inserto 'La batana e la sua vela'
    (EUT Edizioni Università di Trieste, 2021)
    Benussi, Libero
    ;
    CREVATIN, FRANCO
    ;
    Moscarda Mirković, Eliana
    Tutti i nomi riportati in questo volume seguono rigorosamente l’ordine alfabetico dei nomi italiani sia per la terminologia riguardante la parte botanica sia per quella degli esseri viventi marini. I nomi italiani sono seguiti dai nomi in dialetto rovignese e, in caratteri corsivi, dai nomi scientifici. La seconda parte tratta della batana, che è e rimane la «barca» rovignese per antonomasia. Nell’esposto sono riportati i termini specifici del dialetto di Rovigno che definiscono lo scafo, la sua costruzione, le attrezzature, la voga, la vela al terzo, le caratteristiche nautiche come pure un catalogo delle vele delle batane rovignesi tra il XIX e la prima metà del XX secolo.
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