01 Lettere di due fratelli 1913-1916

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Specchio delle ambizioni, dei progetti, ma anche delle delusioni di due giovani letterati triestini, il carteggio di Giani e Carlo Stuparich (che qui si presenta per la prima volta nella sua integrità) apre una finestra sulla temperie culturale del primo Novecento: le lettere spedite tra il 1913 e il 1916 costituiscono infatti una testimonianza di notevole interesse, sia per la vivacità del dialogo epistolare, sia per le coordinate spazio-temporali lungo le quali si dipana la corrispondenza. Studenti universitari l’uno a Praga e l’altro nella Firenze de «La Voce», Giani e Carlo trovano nelle lettere uno strumento indispensabile per intrecciare significative discussioni filosoficoletterarie e per elaborare progetti di scrittura a quattro mani. L’avvento della Grande Guerra, che vede i due fratelli in trincea come volontari nell’esercito italiano, non affievolisce la loro vitalità intellettuale: lo scambio epistolare continua a restituire letture, attività e propositi che fanno scorgere in controluce le premesse del futuro scrittore Giani Stuparich. Sopravvissuto alla guerra e alla prigionia, Giani intraprenderà la carriera letteraria, cercando nella scrittura anche un risarcimento per la morte di Carlo, morto suicida il 31 maggio 1916 per non cadere nelle mani del nemico.

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    (EUT Edizioni Università di Trieste, 2019)
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    Lettere di due fratelli 1913-1916
    (EUT Edizioni Università di Trieste, 2019)
    Stuparich, Giani
    ;
    Stuparich, Carlo
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    Introduzione
    (EUT Edizioni Università di Trieste, 2019)
    PEROSA GIULIA
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    Alle origini di uno scrittore: Giani Stuparich 1913-1918
    (EUT Edizioni Università di Trieste, 2019)
    Sandrini, Giuseppe
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    Lettere di due fratelli 1913-1916
    (EUT Edizioni Università di Trieste, 2019)
    Stuparich, Giani
    ;
    Stuparich, Carlo
    ;
    Perosa, Giulia
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    Sandrini, Giuseppe
    Specchio delle ambizioni, dei progetti, ma anche delle delusioni di due giovani letterati triestini, il carteggio di Giani e Carlo Stuparich (che qui si presenta per la prima volta nella sua integrità) apre una finestra sulla temperie culturale del primo Novecento: le lettere spedite tra il 1913 e il 1916 costituiscono infatti una testimonianza di notevole interesse, sia per la vivacità del dialogo epistolare, sia per le coordinate spazio-temporali lungo le quali si dipana la corrispondenza. Studenti universitari l’uno a Praga e l’altro nella Firenze de «La Voce», Giani e Carlo trovano nelle lettere uno strumento indispensabile per intrecciare significative discussioni filosoficoletterarie e per elaborare progetti di scrittura a quattro mani. L’avvento della Grande Guerra, che vede i due fratelli in trincea come volontari nell’esercito italiano, non affievolisce la loro vitalità intellettuale: lo scambio epistolare continua a restituire letture, attività e propositi che fanno scorgere in controluce le premesse del futuro scrittore Giani Stuparich. Sopravvissuto alla guerra e alla prigionia, Giani intraprenderà la carriera letteraria, cercando nella scrittura anche un risarcimento per la morte di Carlo, morto suicida il 31 maggio 1916 per non cadere nelle mani del nemico.
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