Traduzione aperta, quasi spalancata: tradurre Dario Fo
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SOMMARIO
Lozano Miralles Helena, Prenz Kopušar Ana Cecilia, Quazzolo Paolo, Randaccio Monica
Quazzolo Paolo
Traduttori, registi e interpreti: dal testo drammatico alla scena
Però Franco
Košuta Miroslav
Dario Fo al Teatro Stabile Sloveno
Roša Valter, Bančić Aleksandar
Dario Fo in istroveneto. Ljiljana Avirović conversa con Valter Roša e Aleksandar Bančić
Randaccio Monica
Performabilità, interculturalità, ‘performatività’. L’esempio di Non si paga! Non si paga!
Taviano Stefania
Morte accidentale di un anarchico sul palcoscenico britannico: un esempio recente di riscrittura
Plack Iris
Dumont-Lewi Laetitia
Alla ricerca del grammelot perduto. Tradurre in francese le invenzioni giullaresche di Dario Fo
Benelli Graziano
Il grottesco nel teatro di Dario Fo e di Michel de Ghelderode
Zavala Mónica
Raccogliere il testimone del giullare. Helena Lozano conversa con Mónica Zavala
Lozano Miralles Helena
Carla Matteini, la traduzione nel corpo della lingua
Prenz Kopušar Ana Cecilia
Dario Fo: el diablo en Argentina. Alcune traduzioni e messe in scena nel paese latinoamericano
Guccini Gerardo
Invenzione d’un mito: Dario Fo alla Palazzina Liberty (1974-1980)
Details
Questo volume è il risultato di una ricerca volta a indagare le dinamiche della traduzione teatrale alla luce delle più recenti acquisizioni teoriche e pratiche. Il concetto di traduzione entra a far parte della storia del teatro molto tardi, poiché per lungo tempo si preferì ricorrere alla tecnica dell’imitazione e dell’adattamento. A partire dal Settecento e in modo sempre più marcato sino ai nostri giorni, ci si è posti il problema del rapporto tra traduzione e messinscena, tra traduttore e regista, giungendo alla conclusione che tradurre per la scena richiede implicazioni e abilità del tutto diverse da quelle impiegate nel tradurre un lavoro letterario. Al centro dei saggi che compongono questa pubblicazione vi è il teatro di Dario Fo, uno degli autori contemporanei più rappresentati e tradotti all’estero. Al di là delle questioni teoriche e critiche, il libro vuole essere un omaggio non solo a un grande drammaturgo ma a colui che in ogni sua opera ci ha indicato una via alla libertà di pensiero e al sapere, il cui vero senso risiede nel leggere, interpretare, verificare di persona. Perché, come ebbe a dire Fo, “La conoscenza ti fa dubitare. Soprattutto del potere. Di ogni potere”.
Pur operando in ambiti disciplinari diversi, gli autori sono tutti accomunati dalla passione per il teatro, che hanno indagato attraverso prospettive di volta in volta differenti: dalla dimensione storico-critica, a quella teorica, dallo studio relativo alle prassi della traduzione, all’analisi delle teorie registiche e interpretative. I rispettivi interessi si sono incontrati attorno alla figura di Dario Fo, cui hanno dedicato un progetto di ricerca finanziato con i Fondi per la Ricerca d’Ateneo, che ha consentito di approfondire i temi, qui affrontati, della traduzione teatrale.
HELENA LOZANO insegna Lingua e Traduzione Spagnola presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione.
CECILIA PRENZ è docente di Letteratura Spagnola presso il Dipartimento di Studi Umanistici.
PAOLO QUAZZOLO insegna Storia del Teatro presso il Dipartimento di Studi Umanistici.
MONICA RANDACCIO è docente di Lingua Inglese presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione.