Bollettino dell'Associazione Italiana di Cartografia 149

INDICE

Scanu Giuseppe

L’Associazione Italiana di Cartografia e il suo Bollettino. Cinquanta anni di vita e di storia cartografica

Scanu Giuseppe

Dalla Conferenza ASITA al Bollettino dell’AIC. Il perché di una scelta editoriale

Baiocco Fabio, Gazzea Nicoletta, Marinosci Ines, Scaramella Antonio, Munafò Michele

Strumenti del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente per la gestione dei dati sul consumo di suolo

Bitelli Gabriele, Cremonini Stefano, Gatta Giorgia

Analisi metrica in ambiente digitale di due carte pregeodetiche coeve condotta con metodologie non convenzionali

Borfecchia Flavio, Pollino Maurizio, De Cecco Luigi, Martini Sandro, La Porta Luigi, Marucci Alessandro, Caiaffa Emanuela

Tecniche integrate di Remote Sensing e GIS a supporto della stima del potenziale fotovoltaico su tetti in aree urbane

Di Somma Andrea

La carta naturale e culturale del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga

Frongia Paolo, Di Gregorio Felice, Piras Giuseppe

Indagini termografiche, trasformazioni architettoniche e degrado dei materiali nelle chiese del centro storico di Siliqua (Sardegna S-W)

Meini Monica, Nocera Rossella, Spinelli Gianfranco

L’analisi spaziale della mobilità turistica attraverso strumenti di geotagging: un esperimento con la web community di Panoramio

Morelli Marco, Masini Andrea, Alberto Marco, Potenza Marco Alberto Carlo

Metodologie innovative per il supporto alla progettazione e all’analisi delle prestazioni di impianti ad energia solare a concentrazione ed eolici off-shore utilizzando immagini satellitari ottiche e SAR

Munafò Michele, Marinosci Ines, Tombolini Ilaria, Salvati Luca

Il monitoraggio del consumo del suolo in Italia

Rizzo Raffaela Gabriella, Rizzo Luca Simone, Tizzani Paolo

Dinamiche d’uso del suolo, sprawl e integrità ecologica. Un’applicazione al Veneto e alle aree Natura 2000

Scanu Giuseppe, Podda Cinzia, Spanu Barbara

Innovazione digitale nella gestione del territorio. Gis e webgis tra semplificazione e sburocratizzazione

Tacchia Domenico, Falcetti Silvana

Criteri per l’allestimento dei fogli CARG con geologia marina

Vassena Giorgio Paolo Maria, Chiamone Tiziana, Rizzo Raffaela Gabriella, Rizzo Luca Simone, Tizzani Paolo

Tecniche di rilievo 3D in territori complessi con zone ad elevato rischio idrogeologico. Condivisione in rete di dataset ad alta risoluzione (derivati da dati LiDAR)

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  • Publication
    Analisi metrica in ambiente digitale di due carte pregeodetiche coeve condotta con metodologie non convenzionali
    (EUT - Edizioni Università di Trieste, 2014)
    Bitelli, Gabriele
    ;
    Cremonini, Stefano
    ;
    Gatta, Giorgia
    La cartografia storica digitalizzata e opportunamente georeferenziata risulta uno strumento fondamentale per l’analisi quantitativa dell’antico assetto del territorio e per lo studio delle relative dinamiche evolutive. Purtroppo però, la georeferenziazione non è sempre immediata per via di varie deformazioni contenute nelle carte, particolarmente quelle pregeodetiche. In questi casi risulta indispensabile una analisi metrica preventiva degli esemplari per l’individuazione delle principali problematiche presenti, analisi che può essere condotta con i moderni approcci digitali e supportata quando possibile da uno studio delle tecniche e delle strumentazioni di rilievo adottate dai cartografi autori. Il presente lavoro riguarda l’analisi di due carte coeve dell’area deltizia del fiume Po, redatte alla fine del XVI secolo da Ottavio Fabri (forse inventore della squadra zoppa, strumento la cui costruzione ed il cui utilizzo sono descritti in un manuale tecnico redatto dal medesimo), che in uno dei due esemplari ha operato insieme al collega Gerolamo Pontara. Sulla base delle informazioni deducibili sia dal manuale del Fabri sia dalle carte analizzate, nonché da un ulteriore esemplare redatto dai medesimi autori, è possibile ipotizzare che il rilievo sia stato sviluppato per sub-aree, rilevate con differenti metodi e strumenti, e forse anche in tempi differenti. Ciò suggerisce la necessità di adottare modalità non convenzionali per l’analisi e la georeferenziazione degli originali cartografici, per un’affidabile utilizzazione del prodotto-derivato ai fini di ulteriori studi territoriali di tipo geo-ambientale o storico ed economico in senso stretto.
      942  1970
  • Publication
    Strumenti del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente per la gestione dei dati sul consumo di suolo
    (EUT - Edizioni Università di Trieste, 2014)
    Baiocco, Fabio
    ;
    Gazzea, Nicoletta
    ;
    Marinosci, Ines
    ;
    Scaramella, Antonio
    ;
    Munafò, Michele
    La rete nazionale di monitoraggio del consumo di suolo, sviluppata e gestita dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) in collaborazione con il Sistema delle Agenzie per la Protezione dell’Ambiente delle Regioni e delle Province Autonome (ARPA/APPA, che insieme a ISPRA costituiscono il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente), consente di valutare lo stato e l’andamento del fenomeno del consumo del suolo agricolo e naturale dovuto all’espansione urbana e all’impermeabilizzazione del territorio. ISPRA ha sviluppato un’applicazione specifica, in ambiente open source, che permette, ai diversi utenti responsabili delle diverse fasi del monitoraggio, di acquisire, di validare e di gestire i dati attraverso la lettura e la fotointerpretazione di cartografia e, quindi, di concorrere all’elaborazione automatica di indicatori sul consumo di suolo. Inoltre il sistema è in grado di realizzare dinamicamente grafici e statistiche, all’interno delle quali si possono trovare, sia la quantità di dati elaborati, sia il livello di completamento delle attività e il lavoro di ogni singolo utente, rendendo accessibili tali informazioni sul web ai diversi livelli di utenza. L’applicazione sviluppata consente di rendere più semplice la valutazione del consumo di suolo a livello nazionale, regionale e comunale, garantendo maggiore omogeneità nelle attività di acquisizione e di elaborazione dei dati da parte di ISPRA e delle Agenzie delle Regioni e delle Province Autonome per la Protezione dell’Ambiente.
      784  835
  • Publication
    L’Associazione Italiana di Cartografia e il suo Bollettino. Cinquanta anni di vita e di storia cartografica
    (EUT - Edizioni Università di Trieste, 2014)
    Scanu, Giuseppe
    In occasione del cinquantenario della fondazione dell’Associazione Italiana di Cartografia, viene fatto il punto sull’evoluzione della cartografia con i mutamenti, le innovazioni e le trasformazioni più significative dell’intera filiera che hanno visto la graduale affermazione del formato digitale a scapito di quello tradizionale. Viene segnalato il crescente interesse scientifico nei confronti del Bollettino dell’AIC, da sempre osservatore privilegiato dei processi legati alla produzione, alla diffusione e all’utilizzo della carta, fino alla recente affermazione di rivista qualificata per la ricerca scientifica italiana.
      590  1091
  • Publication
    Criteri per l’allestimento dei fogli CARG con geologia marina
    (EUT - Edizioni Università di Trieste, 2014)
    Tacchia, Domenico
    ;
    Falcetti, Silvana
    Una delle novità introdotte con la pubblicazione del Quaderno n. 12 del Servizio Geologico d’Italia – Dip. Difesa del Suolo dell’ISPRA, è la sistematizzazione ed il completamento delle simbologie da utilizzare nella descrizione delle informazioni geologiche nei numerosi fogli della Carta Geologica d’Italia alla scala 1:50.000 con presenza di aree marine. Elementi sperimentali di geologia marina sono già presenti fin dalle prime carte pubblicate nel Progetto CARG (n. 541 Jerzu; n. 549 Muravera del 2001 n. 240/241 Forlì-Cervia e 256 Rimini nel 2005) e nella Carta Geologica dei Mari Italiani alla scala 1:250.000. Il “Quaderno n. 12” sistematizza la rappresentazione delle informazioni geologiche sotto il livello del mare. Per la descrizione dei “depositi sommersi” sono inseriti 36 simboli, mentre 58 (punti, linee ed aree) da utilizzare nelle aree sommerse. Due questioni sono affrontate per l’allestimento delle carte: leggibilità della linea di costa e attenuazione dei timbri cromatici per la geologia sommersa. È presentata sinteticamente l’esperienza sul Foglio geologico n. 413 Borgo Grappa/Isole Ponziane.
      752  2330
  • Publication
    Tecniche di rilievo 3D in territori complessi con zone ad elevato rischio idrogeologico. Condivisione in rete di dataset ad alta risoluzione (derivati da dati LiDAR)
    (EUT - Edizioni Università di Trieste, 2014)
    Vassena, Giorgio Paolo Maria
    ;
    Chiamone, Tiziana
    ;
    Rizzo, Raffaela Gabriella
    ;
    Rizzo,Luca Simone
    ;
    Tizzani, Paolo
    Uno dei principali effetti indotti dai cambiamenti climatici osservabili nel territorio nazionale è la localizzazione di fenomeni meteorologici di eccezionale intensità in aree ristrette. Accade che disastri naturali (quali alluvioni e inondazioni) stiano assumendo in molte zone d’Italia – ma non solo – una periodicità assai più elevata rispetto al passato. Il contributo descrive una prima applicazione di condivisione in rete di dataset ad alta risoluzione (derivati da dati LiDAR) impiegata in aree di studio della Regione Veneto caratterizzate da un significativo rischio idrogeologico, nonché dai conseguenti dissesti territoriali. Nello specifico la ricerca propone una nuova modalità di gestione di dati 3D (nuvole di punti, mesh …), di trasmissione e di visualizzazione degli stessi via internet. Si ritiene che tale tecnologia possa essere considerata uno strumento di rapido supporto alle decisioni e al tempo stesso di archiviazione e consultazione ex post dei dati raccolti in fase critica. Il valore aggiunto desumibile dal primo caso test delle provincie di Verona e Vicenza (cfr. esondazioni dei Torrenti Tramigna, Alpone, Aldegà e Chiampo del 2010) risiede nella rapidità di integrazione tra il rilievo 3D dell’area oggetto dell’evento calamitoso e i diversi livelli informativi disponibili.
      763  1484