Sconfinamenti. Intercultura in area transfrontaliera tra protocolli e pratiche
Permanent URI
Details
Cosa significano identità e senso di appartenenza quando si vive in contesti
plurilinguistici con forte presenza di flussi migratori eterogenei che spesso
si mescolano alle minoranze linguistiche di un’area di confine?
Questa domanda ha guidato una pista di ricerca sull’interculturalità condotta
nel triennio 2011-14 fra giovani di età 8-14 nelle scuole e nei contesti informali di
aggregazione dell’area transfrontaliera di Trieste, Udine e Capodistria caratterizzati
da presenza di lingue minoritarie e/o alta percentuale di stranieri o migranti.
I risultati, ancora inediti, sono stati raccolti nell’ambito del progetto Interreg
Italia-Slovenia EDUKA - Educare alla diversità. Questo volume ne pubblica
la componente qualitativa, che ha indagato il livello di integrazione tra le nuove
generazioni in un territorio di confine condiviso da vecchie e nuove minoranze.
La ricerca è stata condotta con varie metodologie di indagine etnografica
(osservazione partecipante, questionari, interviste, photo-elicitation, social mapping,
profilo linguistico, ecc.), incrociando i framework teorici dell’antropologia
e della pedagogia. Se da un lato la legislazione sull’intercultura sembra applicare
norme e procedimenti di inclusione con categorizzazioni rigide, nella prassi e
nei contesti informali emergono nuovi modi di vivere e di integrarsi attraverso
sconfinamenti, tattiche di mescolamento e posizionamento, contribuendo
a un aumento del polilinguismo e dei processi identitari legati alla mobilità.
Il testo si rivolge a un pubblico di ricercatori, insegnanti, educatori e dirigenti
dei servizi socio-sanitari impegnati in ambienti multietnici ad alta eterogeneità,
e propone metodologie di intervento e di analisi utili per favorire il plurilinguismo
e i processi di interazione, partendo dalle visioni e funzioni transculturali del territorio
condiviso per apprendere un senso di partecipazione alla cittadinanza attiva.
Roberta Altin , ricercatrice, insegna Antropologia culturale e Antropologia dei
processi migratori all’Università degli Studi di Trieste, con un’attività scientifica
che si è concentrata sui flussi migratori e l’antropologia museale. Nelle ultime
ricerche ha analizzato il rapporto fra spazi e identità, per favorire l’educazione
alla cittadinanza e l’integrazione sociale negli spazi pubblici. Fra le ultime
pubblicazioni, Ordinarie migrazioni. Educazione alla cittadinanza tra ricerca e azione
(a cura di R. Altin e F. Virgilio), Kappavu, Udine, 2011; Coricama, lo specchio della
comunità, Lito Immagine, Maniago, 2012; Destini incrociati. Migrazioni tra località
mobilità: metodi e rappresentazioni (con A.Guaran e F. Virgilio), Forum, Udine 2013.
Flavia Virgilio, professore incaricato presso l’Università degli Studi di Udine.
Ha lavorato a molteplici progetti di ricerca nell’ambito dell’antropologia
dell’educazione. I suoi campi di interesse riguardano l’etnografia dell’educazione
in particolare nei contesti informali, l’educazione alla cittadinanza e i processi
migratori. Oltre ai lavori con Roberta Altin e Andrea Guaran, ha scritto Educare
cittadini globali, ETS, Pisa, 2012.