17. Dal sabotaggio alla cooperazione. Breve storia della politica estera americana in Mozambico e nell’Africa Australe (1975-1985)

Details

Nella complessa trama della guerra fredda, potenze mondiali come gli Stati Uniti giocano la partita della loro egemonia insieme a stati, alleati o meno, di minore entità, ma decisi a far valere le proprie ragioni e i propri interessi. In questo saggio tale trama viene analizzata dal punto di vista soprattutto americano rispetto alle vicende dell’Africa Australe, con particolare riguardo al Mozambico, ma con riferimenti importanti all’Angola, allo Zimbabwe, al Sud Africa dell’apartheid e al regime minoritario della Rhodesia del Sud di Ian Smith. Il saggio tocca gli anni dell’illusione decolonizzatrice di Kennedy, che dovrà cedere all’arcigno dittatore portoghese Salazar, inflessibile rispetto alla tenuta delle colonie africane lusofone, protraendosi sino alla morte del presidente mozambicano Samora Machel, nel 1986. Privilegiando un punto di vista storico, il libro non rinuncia a presentare sfaccettature antropologiche, culturali, perfino psicologiche che hanno inciso sulle vicende di un’intera regione, quella dell’Africa Australe, le cui conseguenze sono visibili ancora oggi.

Luca Bussotti è Professore presso l’Università Tecnica del Mozambico. Esperto di Studi Africani, soprattutto di Africa Lusofona, è stato Marie-Curie Fellow presso il Centro Studi Internazionali di Lisbona, Professore Associato Visiting presso l’Università Federale di Pernambuco (Brasile), e Professore Visiting presso l’Università di Foggia, Macerata e Trieste. Ha scritto un centinaio di articoli in riviste scientifiche ad alto fattore di impatto e una ventina di libri. In Italia collabora da anni con la rivista “Nigrizia”.

Browse

Recent Submissions

Now showing 1 - 1 of 1
  • Publication
    Dal sabotaggio alla cooperazione Breve storia della politica estera americana in Mozambico e nell’Africa Australe (1975-1985)
    (2024)
    Bussotti, Luca
    Nella complessa trama della guerra fredda, potenze mondiali come gli Stati Uniti giocano la partita della loro egemonia insieme a stati, alleati o meno, di minore entità, ma decisi a far valere le proprie ragioni e i propri interessi. In questo saggio tale trama viene analizzata dal punto di vista soprattutto americano rispetto alle vicende dell’Africa Australe, con particolare riguardo al Mozambico, ma con riferimenti importanti all’Angola, allo Zimbabwe, al Sud Africa dell’apartheid e al regime minoritario della Rhodesia del Sud di Ian Smith. Il saggio tocca gli anni dell’illusione decolonizzatrice di Kennedy, che dovrà cedere all’arcigno dittatore portoghese Salazar, inflessibile rispetto alla tenuta delle colonie africane lusofone, protraendosi sino alla morte del presidente mozambicano Samora Machel, nel 1986. Privilegiando un punto di vista storico, il libro non rinuncia a presentare sfaccettature antropologiche, culturali, perfino psicologiche che hanno inciso sulle vicende di un’intera regione, quella dell’Africa Australe, le cui conseguenze sono visibili ancora oggi.
      82  4578